11.06.2013 Views

Capitolo 2 - Piani di Bacino - Provincia di Imperia

Capitolo 2 - Piani di Bacino - Provincia di Imperia

Capitolo 2 - Piani di Bacino - Provincia di Imperia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> dell’Ambito n° 1 “ROIA”<br />

Su questo zoccolo cristallino, si instaura fino al Permiano una se<strong>di</strong>mentazione influenzata da una<br />

complessa articolazione in horst e graben, probabilmente legati all’inizio della fase <strong>di</strong> rifting che porterà<br />

alla nascita del mare della Tetide.<br />

Al <strong>di</strong> sopra del basamento è presente una copertura post ercinica con successioni detritiche a flore<br />

stefaniane seguite da terreni detritici continentali permiani, da terreni prima detritici con arenarie fini e<br />

poi carbonatici con calcari <strong>di</strong> piattaforma del Trias. Nel Giurassico e nel Cretaceo inferiore il settore sud<br />

orientale è caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> un’area emersa a SE e <strong>di</strong> un bacino allungato in <strong>di</strong>rezione NE-<br />

SW. Al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> tale bacino (subsidente) si stabilisce, durante il Lias, una tettonica ad horst e graben con<br />

conseguenti lacune nelle sequenze stratigrafiche.<br />

Nel Dogger inferiore si nota un aumento dei depositi terrigeni e una <strong>di</strong>minuzione della profon<strong>di</strong>tà<br />

<strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione, si hanno serie ridotte con micriti a cefalopo<strong>di</strong> a S e calcari e marne ad ammoniti a N.<br />

In tutta l’area <strong>di</strong> affioramento il Cretaceo è rappresentato da se<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> mare aperto, costituiti alla base<br />

da calcari stratificati in banchi, passanti a calcari marnosi e marne calcaree non stratificate. Il Cretaceo<br />

superiore è caratterizzato oltre che da facies <strong>di</strong> scogliera (poco <strong>di</strong>ffuse) da calcari e marne (emipelagiti a<br />

Foraminiferi, Cefalopo<strong>di</strong> e Inocerami).<br />

L’unica <strong>di</strong>fferenza riscontrabile in campagna è data dal fatto che i calcari del Turoniano hanno la<br />

tendenza a riorganizzarsi in pieghe a chevron e/o isoclinali sovrapposte, mentre le marne senoniane, più<br />

incompetenti, si limitano ad una trasposizione generalizzata della superficie S0, corrispondente alla stratificazione<br />

originaria, lungo i piani prodotti dalle scistosità S1 e S2.<br />

Con la fine del Cretaceo superiore il Dominio Delfinese-Provenzale è interessato da una emersione<br />

generalizzata che si protrae fino all’Eocene me<strong>di</strong>o, con conseguente se<strong>di</strong>mentazione continentale o<br />

comunque non francamente marina. Essa da luogo alla successione <strong>di</strong> facies note in letteratura come Serie<br />

<strong>di</strong> Trucco.<br />

Al <strong>di</strong> sopra dei calcari marnosi del Cretaceo superiore si trovano, in <strong>di</strong>scordanza, dei conglomerati<br />

con frammenti degli stessi calcari cretacici e <strong>di</strong> marne nodulari a chiazze rosate e giallastre con Microco<strong>di</strong>um<br />

(Conglomerati a Microco<strong>di</strong>um) e bioturbazioni dovute a ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> pante: è questo il livello che documenta<br />

la rapida regressione dall’ambiente marino <strong>di</strong> probabile altofondo pelagico dei calcari sottostanti a<br />

quello continentale della facies Microco<strong>di</strong>um. Segue verso l’alto il cosiddetto Luteziano continentale, rappresentato<br />

dalle marne arenacee bluastre. Nella parte superiore della formazione alle marne si intercala-<br />

6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!