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n. 3 settembre 2010 - Incomunione.It

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Il prof. Giuseppe Savagnone<br />

tore, perché questo spetta al sacerdote.<br />

Talvolta i laici entrano in concorrenza con i sacerdoti; è il<br />

caso di alcuni laici molto clericalizzati che finiscono per fare<br />

guerra ai preti e per comandare nella parrocchia e nella chiesa.<br />

Ad esempio, in una parrocchia può esserci un gruppo di signorine<br />

che tiene in ostaggio il parroco e cerca di controllarlo: la<br />

prima conseguenza è che in quella parrocchia mancherà tutta<br />

quella ricchezza derivante dalla discussione di esperienze, che<br />

proprio i laici devono portare. Infatti, la parrocchia è il luogo in<br />

cui i laici portano i loro problemi, esperienze, contrasti; invece,<br />

oggi nelle parrocchie tutto tace ed è calato un grande silenzio,<br />

perché non si parla più di nulla per paura, forse, di discutere e<br />

di far venire fuori idee sbagliate. Il risultato è che si è clericali<br />

dentro e laicisti fuori.<br />

L’unità della vita cristiana non c’è più, perché i laici sono<br />

malati di schizofrenia; perciò, bisogna formare i laici all’unità<br />

interiore e ad essere educatori. L’ideale sarebbe imparare nuovamente<br />

ad essere educatori nelle nostre comunità, recuperando<br />

l’unità tra l’essere cristiano e l’essere laico. Infatti, il laico<br />

che si lascia alle spalle il sacro non è un laico cristiano, ma è un<br />

laicista; il cristiano, che sta dentro senza essere capace di stare<br />

fuori, non è un laico cristiano, ma un clericale.<br />

I laici non hanno più la loro identità. La C.e.I. giustamente<br />

ha dedicato il prossimo decennio all’educazione; se vogliamo<br />

costruire una città degna dell’uomo, è necessario educarci a<br />

vicenda, leggendo libri, facendo formazione tesa ad acquisire<br />

la capacità di educare i nostri figli, i nostri alunni, i ragazzi<br />

del catechismo. Attualmente la vera educatrice è la televisione:<br />

questa è la vera tragedia.<br />

È necessario ripristinare nelle nostre comunità luoghi di<br />

formazione per i cristiani laici, recuperando quella unità per<br />

cui essi dentro sono quello che sono fuori e fuori quello che<br />

sono dentro.<br />

L’Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth ha<br />

avuto la saggezza di prolungare il convegno di Verona: è un<br />

caso quasi unico. Il convegno di Verona sembra passato senza<br />

lasciare traccia; questa è una della poche diocesi, in cui ancora<br />

se ne parla. I convegni purtroppo passano e i libri sono soltanto<br />

strumenti; ma soltanto la vostra riflessione è importante.<br />

Quindi, questo incontro è un punto di partenza e non un<br />

punto di arrivo.<br />

Mario Valente<br />

Componente Commissione laicato<br />

sPECIALE CONVEGNO DIOCESANO<br />

Cronaca della<br />

seconda giornata<br />

Presso l’Oasi di Nazaret a Corato si è svolto il 17<br />

e 18 giugno il Convegno Pastorale Diocesano <strong>2010</strong><br />

dell’Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth<br />

dal titolo “per un Paese Solidale - Educare alla cittadinanza”.<br />

Nel secondo giorno dei lavori è stata tenuta dal prof.<br />

Giuseppe Savagnone, Direttore dell’Ufficio pastorale<br />

per la cultura dell’Arcidiocesi di Palermo, la relazione<br />

dal titolo “Il laico oggi: costruire la città dell’uomo a<br />

misura dell’uomo” nella quale il relatore in maniera<br />

brillante ed efficace si è soffermato su cosa vuol dire<br />

essere laico e sul significato della cittadinanza, tenendo<br />

letteralmente incollata alle sedie l’intera assemblea.<br />

La registrazione dell’intervento del prof. Savagnone<br />

è disponibile in internet all’indirizzo www.trani.<br />

chiesacattolica.it nella sezione dedicata al Convegno<br />

Pastorale <strong>2010</strong>.<br />

Dopo la relazione i partecipanti al convegno sono<br />

stati suddivisi in più gruppi di studio per discutere a<br />

mo’ di laboratorio dei seguenti quattro temi:<br />

- laicità e politica: quando lo stato può dirsi laico?<br />

quando l’impegno politico di un cristiano può dirsi<br />

laico? quale deve essere il ruolo della gerarchia ecclesiastica<br />

in politica?<br />

- laicità nella Chiesa: nelle nostre comunità, in parrocchia,<br />

in diocesi, nei gruppi e nelle associazioni<br />

l’identità laicale è rispettata? riscontri manifestazioni<br />

di clericalismo a livello laicale e nazionale? c’è nelle<br />

nostre comunità di appartenenza un’educazione<br />

politica nella prospettiva della Dottrina Sociale della<br />

Chiesa?;<br />

- vivere il territorio: quali sono i problemi più gravi del<br />

nostro territorio? nel nostro laicato riscontri un’adeguata<br />

attenzione e cura per i problemi del territorio?<br />

con quali strumenti i laici cristiani, in quanto cittadini,<br />

possono intervenire su di essi almeno per dare il<br />

proprio contributo teso a risolverli?<br />

- dottrina sociale della Chiesa e politica: è possibile,<br />

pur nella diversità delle scelte partitiche, un comune<br />

orizzonte politico di cristiani a livello di principi?<br />

in caso affermativo, lo sperimentiamo oggi di fatto<br />

a livello locale o nazionale? quali sono i punti più<br />

attuali della dottrina sociale della Chiesa nel nostro<br />

Paese? sono soltanto quelli relativi alle questioni di<br />

bioetica/biopolitica o ce ne sono altri? la politica italiana<br />

si ispira a questi principi?<br />

Le relazioni sui risultati di ogni laboratorio di studio<br />

sono state consegnate alle Commissioni organizzatrici<br />

del Convegno, perché vengano sistemate e fuse<br />

in un’unica relazione.<br />

Mario Valente<br />

Componente Commissione laicato<br />

SETTEMBRE <strong>2010</strong> 23

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