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Il prof. Giuseppe Savagnone<br />
tore, perché questo spetta al sacerdote.<br />
Talvolta i laici entrano in concorrenza con i sacerdoti; è il<br />
caso di alcuni laici molto clericalizzati che finiscono per fare<br />
guerra ai preti e per comandare nella parrocchia e nella chiesa.<br />
Ad esempio, in una parrocchia può esserci un gruppo di signorine<br />
che tiene in ostaggio il parroco e cerca di controllarlo: la<br />
prima conseguenza è che in quella parrocchia mancherà tutta<br />
quella ricchezza derivante dalla discussione di esperienze, che<br />
proprio i laici devono portare. Infatti, la parrocchia è il luogo in<br />
cui i laici portano i loro problemi, esperienze, contrasti; invece,<br />
oggi nelle parrocchie tutto tace ed è calato un grande silenzio,<br />
perché non si parla più di nulla per paura, forse, di discutere e<br />
di far venire fuori idee sbagliate. Il risultato è che si è clericali<br />
dentro e laicisti fuori.<br />
L’unità della vita cristiana non c’è più, perché i laici sono<br />
malati di schizofrenia; perciò, bisogna formare i laici all’unità<br />
interiore e ad essere educatori. L’ideale sarebbe imparare nuovamente<br />
ad essere educatori nelle nostre comunità, recuperando<br />
l’unità tra l’essere cristiano e l’essere laico. Infatti, il laico<br />
che si lascia alle spalle il sacro non è un laico cristiano, ma è un<br />
laicista; il cristiano, che sta dentro senza essere capace di stare<br />
fuori, non è un laico cristiano, ma un clericale.<br />
I laici non hanno più la loro identità. La C.e.I. giustamente<br />
ha dedicato il prossimo decennio all’educazione; se vogliamo<br />
costruire una città degna dell’uomo, è necessario educarci a<br />
vicenda, leggendo libri, facendo formazione tesa ad acquisire<br />
la capacità di educare i nostri figli, i nostri alunni, i ragazzi<br />
del catechismo. Attualmente la vera educatrice è la televisione:<br />
questa è la vera tragedia.<br />
È necessario ripristinare nelle nostre comunità luoghi di<br />
formazione per i cristiani laici, recuperando quella unità per<br />
cui essi dentro sono quello che sono fuori e fuori quello che<br />
sono dentro.<br />
L’Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth ha<br />
avuto la saggezza di prolungare il convegno di Verona: è un<br />
caso quasi unico. Il convegno di Verona sembra passato senza<br />
lasciare traccia; questa è una della poche diocesi, in cui ancora<br />
se ne parla. I convegni purtroppo passano e i libri sono soltanto<br />
strumenti; ma soltanto la vostra riflessione è importante.<br />
Quindi, questo incontro è un punto di partenza e non un<br />
punto di arrivo.<br />
Mario Valente<br />
Componente Commissione laicato<br />
sPECIALE CONVEGNO DIOCESANO<br />
Cronaca della<br />
seconda giornata<br />
Presso l’Oasi di Nazaret a Corato si è svolto il 17<br />
e 18 giugno il Convegno Pastorale Diocesano <strong>2010</strong><br />
dell’Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth<br />
dal titolo “per un Paese Solidale - Educare alla cittadinanza”.<br />
Nel secondo giorno dei lavori è stata tenuta dal prof.<br />
Giuseppe Savagnone, Direttore dell’Ufficio pastorale<br />
per la cultura dell’Arcidiocesi di Palermo, la relazione<br />
dal titolo “Il laico oggi: costruire la città dell’uomo a<br />
misura dell’uomo” nella quale il relatore in maniera<br />
brillante ed efficace si è soffermato su cosa vuol dire<br />
essere laico e sul significato della cittadinanza, tenendo<br />
letteralmente incollata alle sedie l’intera assemblea.<br />
La registrazione dell’intervento del prof. Savagnone<br />
è disponibile in internet all’indirizzo www.trani.<br />
chiesacattolica.it nella sezione dedicata al Convegno<br />
Pastorale <strong>2010</strong>.<br />
Dopo la relazione i partecipanti al convegno sono<br />
stati suddivisi in più gruppi di studio per discutere a<br />
mo’ di laboratorio dei seguenti quattro temi:<br />
- laicità e politica: quando lo stato può dirsi laico?<br />
quando l’impegno politico di un cristiano può dirsi<br />
laico? quale deve essere il ruolo della gerarchia ecclesiastica<br />
in politica?<br />
- laicità nella Chiesa: nelle nostre comunità, in parrocchia,<br />
in diocesi, nei gruppi e nelle associazioni<br />
l’identità laicale è rispettata? riscontri manifestazioni<br />
di clericalismo a livello laicale e nazionale? c’è nelle<br />
nostre comunità di appartenenza un’educazione<br />
politica nella prospettiva della Dottrina Sociale della<br />
Chiesa?;<br />
- vivere il territorio: quali sono i problemi più gravi del<br />
nostro territorio? nel nostro laicato riscontri un’adeguata<br />
attenzione e cura per i problemi del territorio?<br />
con quali strumenti i laici cristiani, in quanto cittadini,<br />
possono intervenire su di essi almeno per dare il<br />
proprio contributo teso a risolverli?<br />
- dottrina sociale della Chiesa e politica: è possibile,<br />
pur nella diversità delle scelte partitiche, un comune<br />
orizzonte politico di cristiani a livello di principi?<br />
in caso affermativo, lo sperimentiamo oggi di fatto<br />
a livello locale o nazionale? quali sono i punti più<br />
attuali della dottrina sociale della Chiesa nel nostro<br />
Paese? sono soltanto quelli relativi alle questioni di<br />
bioetica/biopolitica o ce ne sono altri? la politica italiana<br />
si ispira a questi principi?<br />
Le relazioni sui risultati di ogni laboratorio di studio<br />
sono state consegnate alle Commissioni organizzatrici<br />
del Convegno, perché vengano sistemate e fuse<br />
in un’unica relazione.<br />
Mario Valente<br />
Componente Commissione laicato<br />
SETTEMBRE <strong>2010</strong> 23