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n. 3 settembre 2010 - Incomunione.It

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58<br />

SETTEMBRE <strong>2010</strong><br />

LETTERE A “IN COMUNIONE”<br />

E invece se andate a visitare la tomba (cimitero Monumentale,<br />

Matteo Caprioli) in cui è sepolta la contessa<br />

Lucia Caprioli troverete solo tante ragnatele. Il cancelletto<br />

con cui si accede al loculo è stato divelto, tutto è polvere<br />

e calcinacci. Di più: sono state rubare pure due anfore di<br />

creta e l’immagine della Madonna. La Nobil donna muore<br />

per una seconda volta nell’incuria e nell’abbandono.<br />

Questo non dovrebbe mai accadere. Dimenticare e non<br />

avere rispetto degli avi è uno dei principali segni di imbarbarimento<br />

civile.<br />

L’Istituto delle suore di San Vincenzo de’ Paoli sarebbe<br />

lieto di raccogliere delle libere offerte per provvedere<br />

alla sistemazione del sepolcro della contessa. Suor Luisa,<br />

storica religiosa che sa farsi prossima a chi, incarcerato,<br />

“ultimo”, è emarginato, non solo dal consorzio umano, ma<br />

condannato ad una solitudine inconcepibile, ha dichiarato:<br />

“Mimì servono 5000,00 euro per restaurare, ridare dignità,<br />

all'ultima dimora terrena della contessa”. Per coloro<br />

che volessero contribuire e partecipare alla causa, si rivolgano<br />

a Suor Luisa (e soltanto a lei!) presso l’Istituto San<br />

Vincenzo de’ Paoli 68, in via A. De Gasperi-Bisceglie.<br />

Mimì Capurso e Silvia La Franceschina - Bisceglie (Bt)*<br />

* All’appello hanno aderito:<br />

- Caritas cittadina di Bisceglie nella persona della coordinatrice,<br />

Rufina Di Modugno<br />

- Coordinamento cittadino dell’Azione Cattolica nella persona<br />

di Franco Mastrogiacomo<br />

- In Comunione<br />

Villa Bonelli: ieri, oggi, domani.<br />

Due Vescovi nella sua storia<br />

Scoprire “Villa Bonelli” a chi non è nato nella città della<br />

Disfida, non è facile. A margine della “Illustrissima Via<br />

Canosa” oggi, ma ieri, una diramazione della via Trapana.<br />

Una strada ricca di Storia e anche di tanta metafisica<br />

artistico-letteraria anni fa, con “esperti” della Sovrintendenza<br />

di Bari, abbiamo avuto modo di ammirare questa<br />

lunga e storica Via; dalle “Spalle del Sepolcro” incrocio<br />

Via Cavour, “Piazzetta - Campanile della Cattedrale”. Poi<br />

la costruzione di un “anomalo Ponte viario” ne ha diminuita<br />

la Bellezza”, diciamo di Via Canosa.<br />

Lungo i suoi margini, è piantata da tre secoli, (?) Villa<br />

Bonelli; da noi “mai scoperta” perché o chiusa o inaccessibile<br />

per una fontana e un distributore di carburante che<br />

assembravano tanta gente, da nascondere “il Cancello di<br />

ingresso”.<br />

La scoperta qualche anno fa per la ricerca di quiete,<br />

aria limpida e tanto “cigolio” di volatili. È stata una scoperta;<br />

vista e rivista nella flora e nella fauna, nei mille<br />

colori dei fiori e nella sua ricchezza architettonica, inclusi<br />

vasi, statue “non meglio identificati tracciati”. Storia e<br />

immagini, perciò di quanto personalmente non conosce-<br />

vamo. È venuta la pubblicazione edita dall’Istituto professionale<br />

di Stato “Nicola Garrone” con gruppi di alunni<br />

e insegnanti alla presenza del dirigente scolastico Prof.<br />

Antonio Diviccaro. Il tutto in cento pagine con illustrazioni,<br />

grafica e colori della Rotas di Barletta. Che dire?<br />

Tutto bene.<br />

Benissimo. A noi solo il compito e l’augurio che il volumetto<br />

sia da tutti conosciuto e attentamente letto. Con<br />

un auspicio: che il patrimonio e la ricchezza della biologia<br />

vegetale ancora esistente venga studiata e qualificata<br />

nella sua onomastica “volgare” e “scientifica”, perché, mi<br />

permetto di ricordare, flora e fauna degli insediamenti<br />

nobiliari erano di grande interesse e prestigio per la vita<br />

degli stessi abitanti. A noi, due note su personaggi Vescovi<br />

i cui nomi restano legati a Villa Bonelli.<br />

“I Palica”: Vescovi, zio e nipote, della famiglia aristocratica<br />

di Barletta la cui linea maschile si estende in Saverio<br />

e Salvatore, rispettivamente vescovi di Andria e di<br />

Bisceglie (cfr. Villa Bonelli p. c. + Pinto-Vitrani, Vescovi<br />

ed Arc. Barlettani); la “Cronotassi” iconografica – Regione<br />

Puglia 1984 ne porta notizie et iconografia a pagg. 90-<br />

95; p. 115.<br />

I due Vescovi, con formazione monacale nei Celestini;<br />

sia Saverio che Salvatore con grande responsabilità<br />

“formativa” nella vita di monastero; furono elevati alla<br />

dignità vescovile il primo, come Vescovo di Andria e il<br />

secondo come vescovo di Bisceglie. Vale la pena approfondire<br />

le loro gesta e le loro virtù di “sacrificio” e di<br />

“cultura”, proprie del tempo. In ogni caso sotto l’aspetto<br />

estremamente culturale e araldico; leggerei l’annotazione<br />

che Pinto e Vitrani ne fanno a pag. 239 o. c. nella nota<br />

239: Questa famiglia Palica possedeva un vasto appezzamento<br />

terriero denominato “Torre di Palica”, in seguito<br />

rilevato dalla Famiglia Bonelli...; il seguito? Per i nostri<br />

lettori un consiglio: studiate lo stemma araldico dei due<br />

vescovi, tra colori rosso, verde, oro e quant’altro; cercate<br />

di interpretare secondo la cultura araldica ancora presente<br />

nella “Napoletanità” di oggi, la Torre, la Stella, le Croci,<br />

i Fiori, “gli otto raggi della stella”, una serpe attorcigliata<br />

alla Croce in una tecnica dimensionale; scoprirete il Tutto<br />

di una famiglia e di una Discendenza, nel suo contesto<br />

storico. Vi pare poco?<br />

Cosimo Lanzo<br />

Il nostro grazie… per il prezioso sostegno<br />

a “IN COMUNIONE”<br />

Colombaro ins. Carlo (Trani)<br />

Consiglio sig. Antonio (Bisceglie)<br />

Dabrescia Padre Mimmo (Matera)<br />

Di Lernia sigg. Paolo e Franca (Trani)<br />

Dibenedetto sig. Nunzia (Barletta)<br />

Lovecchio prof. Felice (San Ferdinando di Puglia)<br />

Musciolà sig.ra Franca Letizia (Trinitapoli)<br />

Rossi sig.ra Francesca (Milano)<br />

Tandoi sig. Vito (Trani)

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