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SETTEMBRE <strong>2010</strong><br />
LETTERE A “IN COMUNIONE”<br />
E invece se andate a visitare la tomba (cimitero Monumentale,<br />
Matteo Caprioli) in cui è sepolta la contessa<br />
Lucia Caprioli troverete solo tante ragnatele. Il cancelletto<br />
con cui si accede al loculo è stato divelto, tutto è polvere<br />
e calcinacci. Di più: sono state rubare pure due anfore di<br />
creta e l’immagine della Madonna. La Nobil donna muore<br />
per una seconda volta nell’incuria e nell’abbandono.<br />
Questo non dovrebbe mai accadere. Dimenticare e non<br />
avere rispetto degli avi è uno dei principali segni di imbarbarimento<br />
civile.<br />
L’Istituto delle suore di San Vincenzo de’ Paoli sarebbe<br />
lieto di raccogliere delle libere offerte per provvedere<br />
alla sistemazione del sepolcro della contessa. Suor Luisa,<br />
storica religiosa che sa farsi prossima a chi, incarcerato,<br />
“ultimo”, è emarginato, non solo dal consorzio umano, ma<br />
condannato ad una solitudine inconcepibile, ha dichiarato:<br />
“Mimì servono 5000,00 euro per restaurare, ridare dignità,<br />
all'ultima dimora terrena della contessa”. Per coloro<br />
che volessero contribuire e partecipare alla causa, si rivolgano<br />
a Suor Luisa (e soltanto a lei!) presso l’Istituto San<br />
Vincenzo de’ Paoli 68, in via A. De Gasperi-Bisceglie.<br />
Mimì Capurso e Silvia La Franceschina - Bisceglie (Bt)*<br />
* All’appello hanno aderito:<br />
- Caritas cittadina di Bisceglie nella persona della coordinatrice,<br />
Rufina Di Modugno<br />
- Coordinamento cittadino dell’Azione Cattolica nella persona<br />
di Franco Mastrogiacomo<br />
- In Comunione<br />
Villa Bonelli: ieri, oggi, domani.<br />
Due Vescovi nella sua storia<br />
Scoprire “Villa Bonelli” a chi non è nato nella città della<br />
Disfida, non è facile. A margine della “Illustrissima Via<br />
Canosa” oggi, ma ieri, una diramazione della via Trapana.<br />
Una strada ricca di Storia e anche di tanta metafisica<br />
artistico-letteraria anni fa, con “esperti” della Sovrintendenza<br />
di Bari, abbiamo avuto modo di ammirare questa<br />
lunga e storica Via; dalle “Spalle del Sepolcro” incrocio<br />
Via Cavour, “Piazzetta - Campanile della Cattedrale”. Poi<br />
la costruzione di un “anomalo Ponte viario” ne ha diminuita<br />
la Bellezza”, diciamo di Via Canosa.<br />
Lungo i suoi margini, è piantata da tre secoli, (?) Villa<br />
Bonelli; da noi “mai scoperta” perché o chiusa o inaccessibile<br />
per una fontana e un distributore di carburante che<br />
assembravano tanta gente, da nascondere “il Cancello di<br />
ingresso”.<br />
La scoperta qualche anno fa per la ricerca di quiete,<br />
aria limpida e tanto “cigolio” di volatili. È stata una scoperta;<br />
vista e rivista nella flora e nella fauna, nei mille<br />
colori dei fiori e nella sua ricchezza architettonica, inclusi<br />
vasi, statue “non meglio identificati tracciati”. Storia e<br />
immagini, perciò di quanto personalmente non conosce-<br />
vamo. È venuta la pubblicazione edita dall’Istituto professionale<br />
di Stato “Nicola Garrone” con gruppi di alunni<br />
e insegnanti alla presenza del dirigente scolastico Prof.<br />
Antonio Diviccaro. Il tutto in cento pagine con illustrazioni,<br />
grafica e colori della Rotas di Barletta. Che dire?<br />
Tutto bene.<br />
Benissimo. A noi solo il compito e l’augurio che il volumetto<br />
sia da tutti conosciuto e attentamente letto. Con<br />
un auspicio: che il patrimonio e la ricchezza della biologia<br />
vegetale ancora esistente venga studiata e qualificata<br />
nella sua onomastica “volgare” e “scientifica”, perché, mi<br />
permetto di ricordare, flora e fauna degli insediamenti<br />
nobiliari erano di grande interesse e prestigio per la vita<br />
degli stessi abitanti. A noi, due note su personaggi Vescovi<br />
i cui nomi restano legati a Villa Bonelli.<br />
“I Palica”: Vescovi, zio e nipote, della famiglia aristocratica<br />
di Barletta la cui linea maschile si estende in Saverio<br />
e Salvatore, rispettivamente vescovi di Andria e di<br />
Bisceglie (cfr. Villa Bonelli p. c. + Pinto-Vitrani, Vescovi<br />
ed Arc. Barlettani); la “Cronotassi” iconografica – Regione<br />
Puglia 1984 ne porta notizie et iconografia a pagg. 90-<br />
95; p. 115.<br />
I due Vescovi, con formazione monacale nei Celestini;<br />
sia Saverio che Salvatore con grande responsabilità<br />
“formativa” nella vita di monastero; furono elevati alla<br />
dignità vescovile il primo, come Vescovo di Andria e il<br />
secondo come vescovo di Bisceglie. Vale la pena approfondire<br />
le loro gesta e le loro virtù di “sacrificio” e di<br />
“cultura”, proprie del tempo. In ogni caso sotto l’aspetto<br />
estremamente culturale e araldico; leggerei l’annotazione<br />
che Pinto e Vitrani ne fanno a pag. 239 o. c. nella nota<br />
239: Questa famiglia Palica possedeva un vasto appezzamento<br />
terriero denominato “Torre di Palica”, in seguito<br />
rilevato dalla Famiglia Bonelli...; il seguito? Per i nostri<br />
lettori un consiglio: studiate lo stemma araldico dei due<br />
vescovi, tra colori rosso, verde, oro e quant’altro; cercate<br />
di interpretare secondo la cultura araldica ancora presente<br />
nella “Napoletanità” di oggi, la Torre, la Stella, le Croci,<br />
i Fiori, “gli otto raggi della stella”, una serpe attorcigliata<br />
alla Croce in una tecnica dimensionale; scoprirete il Tutto<br />
di una famiglia e di una Discendenza, nel suo contesto<br />
storico. Vi pare poco?<br />
Cosimo Lanzo<br />
Il nostro grazie… per il prezioso sostegno<br />
a “IN COMUNIONE”<br />
Colombaro ins. Carlo (Trani)<br />
Consiglio sig. Antonio (Bisceglie)<br />
Dabrescia Padre Mimmo (Matera)<br />
Di Lernia sigg. Paolo e Franca (Trani)<br />
Dibenedetto sig. Nunzia (Barletta)<br />
Lovecchio prof. Felice (San Ferdinando di Puglia)<br />
Musciolà sig.ra Franca Letizia (Trinitapoli)<br />
Rossi sig.ra Francesca (Milano)<br />
Tandoi sig. Vito (Trani)