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litico: sembrerebbe dunque<br />
radicata anche nei laici più<br />
sensibili la convinzione che<br />
la formazione della fede possa<br />
prescindere da problematiche<br />
socio-politiche.<br />
Nella seconda parte della<br />
sua relazione, la Pacucci riflette<br />
sulla qualità delle comunità<br />
ecclesiali e sulla loro capacità<br />
di stimolare la formazione e la<br />
partecipazione di laici responsabili.<br />
Dai dati ricavati dal questionario<br />
emergono valutazioni<br />
sostanzialmente positive da<br />
parte degli intervistati circa le proposte<br />
formative delle parrocchie e l’operato<br />
del consiglio pastorale laddove è presente.<br />
Tuttavia, non mancano voci critiche<br />
circa il protagonismo di alcuni laici o di<br />
alcuni esponenti del clero all’interno delle<br />
parrocchie, i rapporti non sempre di collaborazione<br />
fra i gruppi e le aggregazioni<br />
laicali presenti, nonché la presenza di<br />
forme di campanilismo fra le varie realtà<br />
ecclesiali della diocesi, la difficoltà di<br />
sentirsi coinvolti e valorizzati.<br />
La discontinuità fra pubblico e privato<br />
è, però, il dato più rilevante nella reli-<br />
giosità pugliese.<br />
Infatti, sono molti fra gli intervistati<br />
a ritenere che i laici impegnati in ambito<br />
socio-politico nella propria città non<br />
siano onesti e coerenti e non sappiano<br />
testimoniare i valori cristiani; è chiaro,<br />
perciò, che si va affermando in questo<br />
particolare momento storico nelle nostre<br />
realtà la tendenza a separare l’essere credente<br />
dall’essere cittadino in un’ottica<br />
di privatizzazione della fede, segno della<br />
persistenza di un modo di pensare ed<br />
agire tipico del Sud.<br />
Note a margine del Convegno diocesano<br />
sulla ‘Cittadinanza’: criticità e proposte<br />
l Convegno diocesano sulla<br />
I Cittadinanza, che si è tenuto a<br />
Corato giovedì 17 e venerdì 18 giugno<br />
u.s., è stato oggetto di approfondita<br />
verifica in due appositi e distinti<br />
incontri tenuti rispettivamente: il 13<br />
luglio dal Comitato diocesano per<br />
le attività di preparazione al Convegno<br />
Regionale sul laicato; in data 8<br />
luglio dalla Consulta diocesana del<br />
laicato e dalla Commissione diocesana<br />
laicato.<br />
In entrambi gli incontri sono<br />
state positivamente valutate le tematiche<br />
prescelte, le relazioni della<br />
d.ssa Marianna Pacucci e del prof.<br />
Giuseppe Savagnone (già da tempo<br />
pubblicate integralmente sul sito<br />
dell’Arcidiocesi), le riflessioni pro-<br />
dotte dai laboratori di gruppo, l’organizzazione<br />
complessiva del Convegno<br />
e la proposta di tenere esercizi<br />
spirituali per il laicato diocesano.<br />
Tuttavia, sono stati evidenziati anche<br />
quattro nodi critici sui quali è necessario<br />
soffermarsi in questa sede, al<br />
fine di cercare di riempire quella parte<br />
tuttora ancora ‘vuota’ del bicchiere.<br />
In primo luogo si è constatato che<br />
i partecipanti ai Convegni diocesani<br />
sono pressoché sempre gli stessi;<br />
infatti, si registrano poche presenze<br />
‘nuove’ e comunque in generale si<br />
fa fatica a coinvolgere persone e ambienti<br />
diversi da quelli che solitamente<br />
affluiscono al consueto appuntamento<br />
annuale.<br />
Eppure, il tema della ‘Cittadinan-<br />
sPECIALE CONVEGNO DIOCESANO<br />
È diffusa la convinzione<br />
che un impegno diretto<br />
della Chiesa nella realtà<br />
ambientale possa inquinare<br />
la sua missione, che<br />
la comunità ecclesiale non<br />
possa contribuire direttamente<br />
alla soluzione dei<br />
problemi sociali e politici<br />
del proprio territorio senza<br />
limitare la libertà spirituale<br />
dei credenti. eppure<br />
questo deficit nella lettura<br />
della realtà è stato in alcuni<br />
casi intercettato dalle<br />
parrocchie (una su quattro)<br />
attraverso iniziative volte a favorire<br />
nel laicato una presa di coscienza o<br />
comunque a sensibilizzare i fedeli sulle<br />
problematiche della città o del quartiere.<br />
In conclusione le informazioni ricavate<br />
da questi dati, pur non essendo certo<br />
esaustive, possono rappresentare un punto<br />
di partenza per sviluppare il dialogo<br />
fra comunità ecclesiale e territorio, per<br />
ricostruire un’identità laicale più matura<br />
e costruire un senso rinnovato della cittadinanza.<br />
Maria Bisceglie<br />
Componente Commissione laicato<br />
za’ è troppo ghiotto e ‘intrigante’, per<br />
poter coinvolgere anche quelle persone<br />
scarsamente interessate alle ‘cose<br />
di chiesa’ e farle sedere al tavolo di<br />
una comune riflessione su come progettare<br />
e costruire nella solidarietà la<br />
città dell’uomo a misura d’uomo.<br />
In secondo luogo si è dato atto che<br />
uno scarsissimo numero di sacerdoti<br />
diocesano ha partecipato ai lavori e<br />
che addirittura in qualche caso si è<br />
convocato il consiglio pastorale proprio<br />
durante i giorni di Convegno;<br />
inoltre, si è rilevato che qualche aggregazione<br />
laicale ha deciso di svolgere<br />
attività associativa in coincidenza proprio<br />
con l’appuntamento diocesano e<br />
che i laici di diverse parrocchie non<br />
erano a conoscenza del Convegno.<br />
SETTEMBRE <strong>2010</strong> 25