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n. 3 settembre 2010 - Incomunione.It

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Lungo il percorso<br />

siamo stati<br />

a c c o m p a g n a t i<br />

dalle suggestioni<br />

di dolcissime<br />

musiche corali<br />

prepolifoniche e<br />

gregoriane, mentre<br />

dalle pareti<br />

spiccavano riproduzioni<br />

di opere<br />

rappresentanti la<br />

vicenda storica di Chiesa del Santo Volto di Manoppello (Abruzzo)<br />

Gesù, dalla nascita<br />

fino alla passione.<br />

Prima di entrare nel Duomo abbiamo sostato nel padiglione<br />

della Prelettura davanti ad un percorso con immagini e spiegazioni<br />

che preparano alla visione del Telo.<br />

L’emozione cresceva.<br />

ed eccoci varcare la soglia della Cattedrale: nella penombra<br />

del Suo interno una folla oceanica si dirige lentamente verso<br />

l’Altare Maggiore dove, al cospetto della Sindone, si può sostare<br />

una manciata di secondi, questo è il tempo accordato ai visitatori,<br />

che, però, diventa interminabile perché di fronte a questa<br />

Presenza, viene meno la dimensione spazio-temporale.<br />

In questi interminabili secondi si torna indietro di duemila<br />

anni, è un richiamo forte a Gerusalemme, davanti al Sepolcro<br />

vuoto “…ed entrò nel Sepolcro e vide le bende per terra e il<br />

Sudario che gli era stato posto sul capo non per terra con le<br />

bende ma piegato in un luogo a parte ... …… allora entrò anche<br />

l’altro Discepolo che era giunto per primo al Sepolcro, e vide e<br />

credette..” (Giovanni 20,6-9).<br />

Una voce femminile declama discreta la preghiera al Crocifisso<br />

formulata per l’evento dal Cardinale Poletto.<br />

Tutto intorno è silenzio e adorazione.<br />

Ognuno di noi si accosta al Mistero in maniera personale,<br />

diretta.<br />

Non ci sono più intermediari, non servono più.<br />

Il nostro cuore L’ha riconosciuto.<br />

Col beneplacito dell’arcivescovo e dell’assistente mons. De Toma,<br />

al fine di mantenere vivo in diocesi l’interesse per la Sacra Sindone<br />

e la diffusione del suo messaggio, che è la conoscenza e<br />

l’amore a Cristo, sono programmate giornate nella chiesa di San<br />

Domenico in Trani, dove sono in ostensione permanente le copie<br />

fotografiche autentiche della Sindone:<br />

- 27 novembre (viglia di Avvento) S. Messa presieduta da mons.<br />

Pichierri per chi ha partecipato al pellegrinaggio a Torino, con<br />

invito esteso ai devoti e simpatizzanti.<br />

- 11 dicembre: concerto della Orchestra provinciale di Bari ‘in<br />

onore della Sindone’.<br />

- Particolari celebrazioni in Quaresima.<br />

- 4 maggio (giorno successivo alla festa della Croce di Colonna),<br />

celebrazione della festa liturgica della Sindone, come fissata<br />

dal Papa Giulio II fin dal 1506.<br />

- Inoltre conferenze con proiezioni nell’ora di religione nelle scuole<br />

superiori.<br />

(per informazioni, dimonaco.g@libero.it - tel: 333.3351010)<br />

Per tutti noi credenti<br />

è l’immagine<br />

del nostro Dio, morto<br />

e risorto, messaggio<br />

di speranza.<br />

Benedetto XVI<br />

parlando della Sindone<br />

durante un suo<br />

intervento al meeting<br />

di Rimini del<br />

2002 (quando era<br />

ancora il Cardinale<br />

Ratzinger) ebbe<br />

ad esprimere così il<br />

suo pensiero: “Colui che<br />

è la Bellezza stessa si è<br />

lasciato colpire in volto<br />

e coronare di spine. La<br />

Sacra Sindone di Torino<br />

può farci immaginare<br />

tutto questo in maniera<br />

toccante. Ma proprio in<br />

questo volto così sfigurato<br />

appare l’autentica,<br />

estrema bellezza: la<br />

bellezza dell’amore che<br />

arriva “sino alla fine” e<br />

che, appunto in questo<br />

si rivela più forte della<br />

menzogna e della violenza.”.<br />

Nella suggestiva<br />

cornice della Reggia di<br />

Venaria, alle porte di Torino,<br />

si è concluso il nostro<br />

pellegrinaggio.<br />

“Gesù. Il Corpo. Il<br />

Volto nell’Arte”: questo<br />

il titolo della mostra<br />

ospitata nelle scuderie<br />

Iuvarriane, dove abbiamo<br />

potuto ammirare i<br />

circa 150 capolavori dei<br />

massimi maestri rinascimentali<br />

e non.<br />

VITA ECCLESIALE<br />

Nonostante tutto<br />

Debole<br />

è la parola<br />

al Tuo cospetto<br />

e ingiusta<br />

parla da Sola<br />

questa Immagine.<br />

E noi,<br />

attoniti<br />

davanti<br />

a tanto scempio.<br />

Senza respiro<br />

Senza pensieri.<br />

Smarriti.<br />

Tutta la disperazione<br />

del mondo<br />

è impressa<br />

in queste carni lacere.<br />

Oh, Immagine<br />

indifesa<br />

di un grande Amore:<br />

assegno in bianco<br />

che ci hai riscattati<br />

alle suggestioni del male<br />

strappandoci all’oscurità.<br />

Sgomenti.<br />

Non osiamo pensare<br />

come<br />

Tu abbia potuto<br />

ancora,<br />

prenderci per mano<br />

per conservarci<br />

nel tuo Amore.<br />

Nonostante<br />

tutto.<br />

Rosangela Borgia<br />

Una rassegna strettamente correlata all’Ostensione ed organizzata<br />

con l’intento di mostrare le varie raffigurazioni di Cristo<br />

nell’arte occidentale, dal paleocristiano al barocco, e sulla<br />

evidenza del legame tra le due identità, quella umana e quella<br />

divina, così come traspaiono dal Sacro Telo Sindonico.<br />

Sulla strada del ritorno, prima di rientrare nel rumore dei nostri<br />

quotidiani, è stata oltremodo gradita la sosta a Giulianova<br />

presso il Santuario della Madonna dello Splendore, dove abbiamo<br />

partecipato alla S. Messa.<br />

Una sosta che ha soddisfatto il desiderio diffuso di raccoglimento,<br />

di elaborazione delle emozioni provate durante questo<br />

pellegrinare verso il nostro interiore, dove ognuno di noi ha riposto<br />

i frutti dell’incontro con quel “segno” benedetto e con tutto<br />

ciò a cui esso ci rimanda: pensare alla Sindone porta a pensare<br />

al Cristo Gesù e al suo Mistero nel momento della Sua massima<br />

esperienza: la morte e la Sua Resurrezione.<br />

Rosangela Borgia<br />

SETTEMBRE <strong>2010</strong> 33

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