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Le famiglie miste - Integrazione Migranti

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coltà viene fatta da loro risalire al modo differente di affrontare questo periodo,<br />

che è considerato più medicalizzato dal servizio consultoriale, mentre è considerato<br />

più fisiologico dalle donne provenienti da Paesi diversi.<br />

Gli operatori concordano nel rilevare una difficoltà, comune a tutti i settori: la<br />

comunicazione. Questo problema si riverbera tanto sul Servizio, quanto sulla<br />

rete sociale; viene avvertita una difficoltà nella comprensione dei messaggi,<br />

sia verbali che gestuali, degli stranieri. La difficoltà linguistica è avvertita come<br />

più grave tra le donne di area islamica e pakistana, che vivono in nuclei familiari<br />

chiusi. La difficoltà di espressione e comprensione tra utente e operatore<br />

è aggravata dalla mediazione di figli piccoli, o del marito, la cui presenza crea<br />

delle difficoltà nell’approccio a temi delicati e personali.<br />

Rispetto alle coppie straniere, gli operatori ravvisano una maggior apertura<br />

alle iniziative dei Servizi, da parte delle coppie <strong>miste</strong>. Ad esempio, alcune<br />

donne straniere in coppia mista hanno partecipato ai corsi di preparazione<br />

alla nascita, mentre non vi hanno mai preso parte donne in coppia straniera.<br />

Dall’osservatorio da cui ognuno dei partecipanti proviene, è emerso che<br />

l’aspetto con cui si sono dovuti misurare, nella maggior parte dei casi di<br />

coppie <strong>miste</strong>, è stato quello di una forte conflittualità interna.<br />

Alla questura, dove anche i privati possono fare segnalazioni, sono stati più<br />

numerosi gli uomini italiani che hanno segnalato difficoltà con la moglie straniera<br />

e, in particolare, si è trattato di uomini che hanno sposato donne del Magreb.<br />

Non viene trascurato l’aspetto che si tratta di dichiarazioni rilasciate dal diretto<br />

interessato e si riconosce difficilmente che, nella stessa situazione, una segnalazione<br />

venga fatta dalla controparte. In altri servizi, invece, le problematiche<br />

concernono uomini di area islamica e pakistana, sposati a donne italiane.<br />

La caratteristica, che contraddistingue le coppie che appaiono più fragili,<br />

non è stata ricondotta ad una provenienza nazionale o culturale, bensì alle<br />

motivazioni che hanno portato al matrimonio. Fra tali motivazioni, sono state<br />

elencate: la passione che può essere passeggera, il desiderio di mettersi in<br />

regola con la burocrazia italiana, la ricerca di un marito o di una moglie con<br />

ruolo di compagnia e di accudimento quando è stata raggiunta una certa<br />

età, o altre esperienze matrimoniali non sono andate a buon fine. Sono state<br />

richiamate, inoltre, alcune cause, che potrebbero soggiacere a queste scelte,<br />

quali le difficoltà relazionali e di mediazione che, poi, portate all’interno di in<br />

una coppia mista, possono determinare l’insuccesso della relazione.<br />

In generale, le criticità, riportate in merito a coppie <strong>miste</strong> in difficoltà, vanno<br />

dal generale disagio, al ruolo di coppia, alla gestione dei rapporti con i<br />

parenti, alla scelta dell’educazione per i figli. Il confronto fra gli operatori si<br />

è soffermato molto sulla scelta educativa nei confronti dei figli, perché, dalle<br />

loro esperienze, è risultato essere un aspetto cruciale. I motivi di questa<br />

valutazione sono collegabili al fatto che, in alcune coppie in cui c’era un buon<br />

equilibrio, la nascita dei figli ha costituito un elemento destabilizzante, nelle<br />

altre sfere, in particolare nei rapporti tra i partner e nei rapporti fra essi, con i<br />

suoceri e con le istituzioni.<br />

infosociale 13<br />

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