Le famiglie miste - Integrazione Migranti
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2.5. L’esperienza delle coppie <strong>miste</strong><br />
2.5.1. I focus con i partner in coppia mista<br />
di Mara Tognetti Bordogna<br />
Gli incontri con i membri di coppia mista sono stati estremamente interessanti<br />
e produttivi per comprendere come tali coppie siano viste e accolte nel contesto<br />
trentino e come si articolino nella vita quotidiana.<br />
Innanzitutto, è emerso come gli operatori e le strutture pubbliche siano scarsamente<br />
preparati ad accogliere queste coppie e come mal si destreggino di<br />
fronte all’unione mista.<br />
Anche per gli operatori, così come per il contesto locale, la percezione di<br />
essere di fronte ad un fenomeno nuovo, che non si sa come fronteggiare,<br />
spiazzante, è apparso visibilmente chiaro.<br />
O, comunque, la situazione di inadeguatezza e/o di disagio da parte dell’operatore<br />
è percepita immediatamente dai componenti delle coppie <strong>miste</strong>.<br />
“….Sono poco competenti ad affrontare la coppia mista…”<br />
Un secondo aspetto emerso nel corso degli incontri, per noi molto importante<br />
e significativo del fatto che siamo di fronte ad un fenomeno nuovo, anche<br />
se in forte crescita, è rappresentato dalla percezione, da parte della coppia<br />
mista, di essere portatrice di una differenza (somatica, culturale, di stili di<br />
vita), nel momento in cui interagisce con gli altri e con i servizi. Essi, gli sposi,<br />
si ritengono una coppia come tante, ma sono gli altri che rimandano loro un<br />
sentimento di diversità, di differenza. Sembrano essere i servizi a farli sentire<br />
fuori dalla normalità.<br />
“….Non vediamo la differenza , per noi è normale, è così,…neanche le differenze<br />
somatiche. Sono gli altri che fanno rilevare la differenza…”<br />
Nel momento in cui appaiono sulla scena pubblica, sembra venga richiesto<br />
loro di comportarsi da coppia mista, o di comportarsi secondo un’idea<br />
di coppia mista di senso comune. La coppia è, così, spinta ad interagire, in<br />
funzione di attese di comportamenti stereotipati ed è costretta a muoversi,<br />
avendo sempre presente la differenza, la diversità.<br />
“….Sono gli altri che fanno notare, rilevano la differenza e, quindi, tu sei<br />
costretto a riorganizzarti rispetto a questo marcare la differenza…”<br />
In questa direttrice, in cui la differenza viene da fuori, si possono collocare<br />
anche gli atteggiamenti e i comportamenti degli amici e dei familiari di chi<br />
sposa uno straniero. La diffidenza, mista a curiosità e, a volte, a vera e propria<br />
ostilità, segna la relazione con la nuova coppia, fino a raggiungere la<br />
rottura dei rapporti.<br />
In altri casi, l’ostilità iniziale lascia spazio ad un rapporto franco: il partner<br />
straniero entra a far parte della famiglia a tutti gli effetti.<br />
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infosociale 13