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SOMMaRiO<br />
CRiSi E SPERanZa<br />
Due o tre consigli per non...<br />
4<br />
EDitORiaLE<br />
CrIsI ECoNomICA<br />
INquIETuDINE<br />
E sPErANzA<br />
<strong>Libertà</strong> - 25 Gennaio 2009<br />
i conti non tornano: spazio al... 6<br />
La speranza del profeta e della gente 8<br />
Coerenti, competenti, rigorosi... 12<br />
La Chiesa di fronte alla crisi 14<br />
Leonarda tola<br />
l 2008 è stato l’anno in cui la crisi globale dell’economia si è manife-<br />
istata con un forte impatto sulla vita delle persone; negli stati uniti<br />
si è assistito al crollo improvviso di banche e imprese e nello scenario<br />
mondiale ormai non c’è paese che con la realtà della recessione non si<br />
appresti a fare i conti.<br />
La PaROLa DEL PaPa 15 La sardegna conosce la crisi e ne è forse uno dei punti nevralgici per<br />
<strong>il</strong> realismo cristiano<br />
l’instab<strong>il</strong>ità del settore industriale in cui si teme la chiusura della chimica,<br />
per la presenza di un alto numero di disoccupati e di un diffuso<br />
precariato nella pubblica amministrazione, ma anche nel commercio e<br />
La PaROLa DEL vESCOvO16<br />
una catena di solidarietà<br />
nelle imprese. L’incertezza del futuro nelle famiglie si mastica col pane<br />
quotidiano. verso quale futuro siamo incamminati noi che veniamo da<br />
cinquant’anni di euforia in cui sembravano inarrestab<strong>il</strong>i l’innalzamento<br />
del benessere e l’ascesa dei consumi?<br />
intorno alla crisi economica si sv<strong>il</strong>uppano le analisi degli economi-<br />
nOtiZiE fLaSh<br />
17 sti e le proposte dei politici, talvolta contrastanti, così che nel vorticoso<br />
fiume ci si può smarrire. i punti fermi però ci sono: nel discorso di<br />
fine d’anno <strong>il</strong> Presidente della repubblica indica la via d’uscita nella<br />
SPECiaLE nataLE 18 coesione sociale che impone a ciascuno, anche ai singoli cittadini, di<br />
La carne viva del natale<br />
è venuto ad abitare in mezzo a noi 20<br />
fare la propria parte; evitando gli opportunismi corporativi, i particolarismi<br />
localistici e di partito. voci significative sono quelle di uomini<br />
della chiesa, ma soprattutto del Papa che ha detto:“Cogliere l’opportunità<br />
della crisi e della grave recessione per ripensare l’attuale modello<br />
economico” chiedendosi se “siamo davvero disposti a fare insieme una<br />
vita DiOCESana 24 revisione profonda del modello di sv<strong>il</strong>uppo dominante, per correggerlo<br />
vivere è un diritto o un dovere?<br />
ittiri non dimentica <strong>il</strong> suo parroco 26<br />
in modo concertato e lungimirante. Lo esigono, in realtà, più ancora<br />
che le difficoltà finanziarie immediate, lo stato di salute ecologica del<br />
pianeta e soprattutto la crisi culturale e morale, i cui sintomi da tempo<br />
sono evidenti in ogni parte del mondo”. non sembrino le parole<br />
MOnDOCaRitaS 27<br />
del pontefice un dire astratto che vola alto sulle questioni ignorando<br />
le condizioni concrete in cui la gente fa fatica e soffre. Benedetto Xvi<br />
Partire dai poveri, costruire la pace ha anche esclamato: “i soldi non sono niente”, scandalizzando coloro<br />
che, non comprendendo, si sono fermati al boato mediatico di una così<br />
provocatoria affermazione. eppure le sue riflessioni per <strong>il</strong> Te Deum,<br />
MOnDOMiSSiOni 28<br />
Qui i problemi non mancano, ma...<br />
Lettere dalle Missioni 28<br />
ignorate per altro dai media, racchiudono una risposta definitiva all’inquietudine<br />
per noi stessi e per <strong>il</strong> mondo. Ciò che ci può portare alla<br />
rovina è infatti l’esito perverso della convinzione uguale e contraria<br />
che invece non scandalizza nessuno ed è sentire comune: “i soldi sono<br />
L’annuncio è la nostra festa 28<br />
tutto”. solo se, nel cielo di ogni esistenza e nel più vasto firmamento<br />
della società, siamo in grado di rapportare <strong>il</strong> desiderio dei beni da possedere<br />
ai bisogni che devono essere soddisfatti nella misura di giustizia<br />
StORiE aLtRE<br />
un insolito angelo custode<br />
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perché ogni creatura abbia dignità e felicità (cibo, salute, istruzione,<br />
relazione), possiamo superare la crisi e ripristinare l’equ<strong>il</strong>ibrio economico.<br />
L’economia reale, investimenti e occupazione, banche e profitto,<br />
concorrenza e mercato, per le sue stesse leggi, non può prescindere da<br />
principi etici che ne regolino i processi in funzione dello sv<strong>il</strong>uppo nella<br />
L’annO Di San PaOLO 31 giustizia. ogni sperequazione che fa traboccare da un parte la b<strong>il</strong>ancia<br />
un solo corpo<br />
dei priv<strong>il</strong>egi è squ<strong>il</strong>ibrio di cui muore <strong>il</strong> pianeta. La crisi economica<br />
per la sua profondità è un’occasione perché ognuno, in profondità, si<br />
interroghi: e non ci sono risposte fac<strong>il</strong>i.<br />
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