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da parte delle forze politiche deve essere maggiore,<br />

con interventi drastici e coraggiosi (non<br />

bloccando gli interventi in nome del debito<br />

pubblico!); con una forte manovra sugli ammortizzatori<br />

sociali, per dare delle risposte alla<br />

dura realtà della recessione, per creare delle<br />

premesse per <strong>il</strong> futuro ed occasioni di rinascita;<br />

perché si produca un’inversione di tendenza e<br />

si possa riavere speranza. “I politici devono essere<br />

degli onesti servitori del bene comune –afferma<br />

<strong>il</strong> papa– la famiglia, i giovani, gli anziani<br />

hanno bisogno di risposte concrete”. i cittadini<br />

dovrebbero avere degli aiuti diretti, anche con<br />

detassazioni e detrazioni fiscali, soprattutto per<br />

i redditi medio bassi, perché è la cittadinanza<br />

che mette in circolazione i soldi, in tutti i settori,<br />

a cominciare dall’ed<strong>il</strong>izia fino ai negozi<br />

alimentari, dall’abbigliamento ai settori ad esso<br />

concatenati. si auspicano per le famiglie più<br />

servizi, che creano anche occupazione; lavoro<br />

dirigenziale e potere nella politica alle donne,<br />

competenti e capaci dal punto di vista organizzativo.<br />

sarebbe bene creare alternative di lavoro,<br />

“avviando iniziative di reindustrializzazione”;<br />

investire e scommettere soprattutto sul valore<br />

dell’istruzione perché “la povertà e la disoccupazione<br />

si aggrappano dove <strong>il</strong> livello di scolarizzazione<br />

è scarso...”(r. soru).<br />

La crisi 2008/09 può rappresentare quindi<br />

un’opportunità, per cambiare; e fa bene a tutti:<br />

per ridurre le disparità, riprendere fiato e ricominciare<br />

sul serio.<br />

“Ciascuno faccia la propria parte” anche in<br />

famiglia, attraverso <strong>il</strong> risparmio, comprando<br />

<strong>il</strong> necessario, facendo sacrifici, eliminando<br />

gli sprechi e cercando di bandire <strong>il</strong> consumismo<br />

esasperato: tanti vestiti, tante scarpe,<br />

cibi strani e fuori stagione, tanto di tutto, per<br />

non parlare di ciò che si butta (qualcuno diceva<br />

che al tempo dei nonni un giocattolo<br />

era sufficiente e veniva apprezzato, al tempo<br />

dei genitori i giocattoli erano due o tre, oggi<br />

sono venti o trenta e non vengono apprezzati).<br />

è tempo di rigore, di valori , di etica nelle<br />

famiglie, di regole: i furbi non arrivano lontano,<br />

danneggiano se stessi e gli altri.<br />

Gli italiani possono cercare di recuperare la<br />

loro creatività, quella che hanno saputo usare<br />

nel dopoguerra, a doppie mani. in sardegna,<br />

qualcuno si è inventato un lavoro redditizio,<br />

ut<strong>il</strong>izzando la bistrattata lana di pecora, quale<br />

isolante termico per i tetti; in ingh<strong>il</strong>terra, se<br />

non erro, un ragazzo è diventato ricco vendendo<br />

marmellate, con la ricetta della nonna. e allora?<br />

è una scommessa che possiamo vincere.<br />

La speranza e <strong>il</strong> desiderio di un cambiamento<br />

di rotta sembrano gli elementi che accomunano,<br />

in europa, i diversi capi di stato.<br />

Ma anche negli stati uniti. obama annuncia<br />

cambiamenti con una serie di iniziative ed un<br />

massiccio taglio alle tasse. intanto a Detroit,<br />

si incomincia ad affrontare la crisi proponendo<br />

macchine più piccole, a minor consumo,<br />

con energie alternative ed elettriche. a Las<br />

vegas, una grande fiera presenta computer<br />

piccolini e meno costosi, cellulari in plastica<br />

riciclata, batterie ecologiche, p<strong>il</strong>e “verdi”. è<br />

necessario aguzzare <strong>il</strong> cervello, la volontà, la<br />

caparbietà; con maggiore coraggio e serietà<br />

potremo farcela.<br />

<strong>Libertà</strong> - 25 Gennaio 2009<br />

Quali cambiamenti consentiranno<br />

alla globalizzazione<br />

di mantenere le sue<br />

promesse? È necessario<br />

un ripensamento degli<br />

accordi commerciali, delle<br />

politiche economiche<br />

imposte ai paesi in via<br />

di sv<strong>il</strong>uppo, degli aiuti internazionali,<br />

del sistema<br />

finanziario globale nel rispetto<br />

della giustizia...<br />

J. StiGlitz, La globalizzazione<br />

che funziona, Einaudi Editore,<br />

Torino 2007, pp. 336.<br />

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