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la questione della nobiltà della lingua nel De Vulgari Eloquentia di

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incomunicabilità reciproca che caratterizza le <strong>di</strong>verse specie animali.<br />

L’importanza che Dante conferisce all’episo<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> torre <strong>di</strong> Babele<br />

<strong>di</strong>pende tutta dagli effetti <strong>di</strong> abbrutimento semiotico arrecati dal<strong>la</strong><br />

per<strong>di</strong>ta dell’i<strong>di</strong>oma edenico: <strong>nel</strong> momento in cui si accresce <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza<br />

tra Dio e uomo si incrementano, in misura corrispondente, <strong>la</strong> <strong>di</strong>visione<br />

e l'incomprensione tra i membri del genere umano. Babele rappresenta<br />

<strong>la</strong> più incresciosa delle tre vergogne in cui l’umanità è precipitata,<br />

perché l’inau<strong>di</strong>to peccato <strong>di</strong> superbia che ha ispirato l’e<strong>di</strong>ficazione<br />

del<strong>la</strong> torre ha determinato <strong>la</strong> degradazione dell’uomo verso <strong>la</strong><br />

bestialità.<br />

Vi è un altro aspetto del<strong>la</strong> riflessione su Babele, che ci <strong>di</strong>mostra<br />

quale forte valenza orientativa abbia <strong>nel</strong> pensiero dantesco lo schema<br />

tripartito che colloca il <strong>lingua</strong>ggio umano, e quin<strong>di</strong> anche <strong>la</strong> città<br />

dell'uomo, in una sorta <strong>di</strong> oscil<strong>la</strong>zione continua fra l'asintoto del<strong>la</strong><br />

Gerusalemme celeste e l'asintoto dello "stato <strong>di</strong> natura" bestiale.<br />

Infatti, tra <strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione propria dell'animale bruto e quel<strong>la</strong> che<br />

connota l’umanità postbabelica sussiste uno stretto isomorfismo.<br />

Dante aveva affermato che gli animali appartenenti al<strong>la</strong> stessa specie<br />

possono conoscersi reciprocamente in base ad atti e passioni propri,<br />

mentre tra esemp<strong>la</strong>ri <strong>di</strong> specie <strong>di</strong>verse non esiste alcun mezzo <strong>di</strong><br />

espressione comune, dato che tra loro non si dà alcun rapporto <strong>di</strong><br />

negoziazione amichevole. Ora, l’effetto del<strong>la</strong> confusione babelica fu <strong>la</strong><br />

nascita <strong>di</strong> tante comunità linguistiche, quante erano le categorie <strong>di</strong><br />

<strong>la</strong>voratori che <strong>nel</strong> cantiere <strong>di</strong> Babele col<strong>la</strong>boravano al<strong>la</strong> stessa opera.<br />

Tante erano le corporazioni dei <strong>la</strong>voratori, tante sarebbero state le<br />

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