Tutte le ricette del Libro di Alessandro Circiello - INformaCIBO
Tutte le ricette del Libro di Alessandro Circiello - INformaCIBO
Tutte le ricette del Libro di Alessandro Circiello - INformaCIBO
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
40 | Tutti a tavola, la salute è servita<br />
tando, sullo stesso lato, il secondo fi<strong>le</strong>tto. A questo punto si rivolta il pesce<br />
sul lato <strong>del</strong>la pel<strong>le</strong> liscia e si ricavano gli altri due fi<strong>le</strong>tti procedendo<br />
esattamente come per i precedenti. Per spellarli si farà scorrere un coltello<br />
a lama f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong> adatto per sfi<strong>le</strong>ttare tra la pel<strong>le</strong> e la polpa sino a<br />
separar<strong>le</strong> comp<strong>le</strong>tamente.<br />
La spigola (il branzino)<br />
Da adulto, abbandona i branchi per <strong>di</strong>venire vorace predatore solitario.<br />
Solo allora impara a battere <strong>le</strong> foci dei fiumi, a caccia <strong>del</strong><strong>le</strong> picco<strong>le</strong><br />
anguil<strong>le</strong> <strong>di</strong> cui è ghiottissimo, e a perlustrare i moli alla ricerca <strong>di</strong> seppioline<br />
e gamberetti: è il “lupo dei mari” – così è conosciuto in Sicilia,<br />
in Francia e nei Paesi <strong>del</strong> Nord –, branzino o spigola che <strong>di</strong>r si voglia è il<br />
pesce più pregiato, più caro e pre<strong>di</strong><strong>le</strong>tto dai buongustai. Non si sa bene<br />
perché, oggi va <strong>di</strong> moda <strong>di</strong> taglia ridotta. Eppure, è come confrontare la<br />
carne <strong>di</strong> vitello con quella <strong>di</strong> manzo: quanto la prima è tenera e <strong>del</strong>icata,<br />
tanto l’altra è ricca <strong>di</strong> nerbo e <strong>di</strong> sapore. Così una bella spigola da un<br />
chilo in su ha carni sicuramente più sode, sviluppate e nel pieno vigore<br />
<strong>del</strong> gusto <strong>di</strong> quel<strong>le</strong> <strong>di</strong> una spigola in erba <strong>di</strong> cinque o sei etti. In effetti,<br />
eccezion fatta per il periodo <strong>di</strong> muta (tra apri<strong>le</strong> e maggio) in cui perde<br />
consistenza, proprio il tessuto compatto e muscoloso <strong>del</strong><strong>le</strong> carni rappresenta<br />
– accanto all’ineguagliabi<strong>le</strong> finezza <strong>del</strong> gusto – uno dei suoi<br />
pregi esclusivi. I due aspetti sono invero inscin<strong>di</strong>bili: se, per <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong><br />
freschezza o per imperizia <strong>del</strong> cuoco, la polpa cotta <strong>del</strong> branzino risulta<br />
mol<strong>le</strong> e si sfalda sotto la pressione <strong>del</strong>la forchetta, allora bisogna<br />
rassegnarsi a <strong>di</strong>re ad<strong>di</strong>o anche all’attrattiva <strong>del</strong> gusto. È dunque d’importanza<br />
capita<strong>le</strong>, oltre che sincerarsi <strong>del</strong>la freschezza <strong>del</strong>l’esemplare,<br />
aver cura <strong>di</strong> cuocerlo a puntino: al pari d’una carne tenera e pregiata,<br />
affinché non ceda i suoi succhi e umori, la polpa non va cotta un minuto<br />
più <strong>del</strong> necessario.<br />
Per quanto riguarda <strong>le</strong> possibili tecniche <strong>di</strong> preparazione, va detto intanto<br />
che da aristocratico sovrano dei mari, il branzino preferisce non<br />
essere mescolato ad altri pesci. In effetti, confonderlo con scorfani, tracine<br />
o triglie in una rustica zuppa o in una poco raccomandabi<strong>le</strong> grigliata<br />
mista equivarrebbe a <strong>di</strong>sconoscerne i quarti <strong>di</strong> nobiltà. Il nostro lupo solitario<br />
pretende invece <strong>di</strong> essere trattato con il riguardo che gli è dovuto:<br />
alla <strong>del</strong>icatezza <strong>del</strong><strong>le</strong> carni quin<strong>di</strong> dovrà sempre corrispondere quella<br />
degli ingre<strong>di</strong>enti e <strong>del</strong><strong>le</strong> salse che l’accompagnano. Con<strong>di</strong>menti troppo<br />
grassi o aggressivi finiscono con il mascherarne il gusto (evitate scrupolosamente<br />
<strong>di</strong> seppellirlo nella maionese). Si sposa invece meravigliosamente<br />
con i profumi campestri e gentili, come il finocchio selvatico (potrete<br />
arrostirlo o cuocerlo in umido sopra un <strong>le</strong>tto <strong>di</strong> barba <strong>di</strong> finocchio<br />
KOW_CIRCIELLO_imp_PRINT.indd 40 19/07/11 15.30