14.06.2013 Views

Tutte le ricette del Libro di Alessandro Circiello - INformaCIBO

Tutte le ricette del Libro di Alessandro Circiello - INformaCIBO

Tutte le ricette del Libro di Alessandro Circiello - INformaCIBO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

48 | Tutti a tavola, la salute è servita<br />

mente omogenea. Per ottenere questo risultato occorre dar loro il tempo<br />

<strong>di</strong> raggiungere la giusta consistenza senza forzare mai il calore (perché ciò<br />

<strong>le</strong> farebbe “impazzire”); per maggior sicurezza si possono anche cuocere a<br />

bagnomaria, seguendo <strong>le</strong> medesime precauzioni. A consistenza ottenuta,<br />

si allontana la casseruola dal fuoco, incorporandovi un po’ <strong>di</strong> panna liquida<br />

o latte fresco: si arresta così la cottura e la preparazione guadagna<br />

morbidezza. Unire il sa<strong>le</strong> sempre a fine cottura.<br />

L’ome<strong>le</strong>tte<br />

Come si prepara un’ome<strong>le</strong>tte degna <strong>di</strong> questo nome? Rompere <strong>le</strong> uova,<br />

sbatter<strong>le</strong> o, meglio ancora, mescolar<strong>le</strong> quel tanto che basta perché tuorlo<br />

e albume risultino amalgamati (oltre questa soglia si sfibrano e non gonfiano<br />

a dovere durante la cottura). Quin<strong>di</strong>, unire <strong>del</strong> sa<strong>le</strong>; dose approssimativa<br />

su cui regolarsi: una presa <strong>di</strong> sa<strong>le</strong> per uovo. Vo<strong>le</strong>ndo, si possono<br />

aggiungere anche erbe aromatiche; la più classica <strong>del</strong><strong>le</strong> composizioni, <strong>le</strong><br />

cosiddette “erbe fini”, prevede dragoncello, cerfoglio, prezzemolo ed erba<br />

cipollina tritati finemente.<br />

Versare <strong>le</strong> uova (tre, come minimo) in pa<strong>del</strong>la con poco olio (ma che<br />

sia un’autentica pa<strong>del</strong>la, con tanto <strong>di</strong> manico e <strong>di</strong> bordo bombato: si tratta<br />

– come vedremo – <strong>di</strong> particolari essenziali), e proseguire la cottura a<br />

fuoco vivace, mescolar<strong>le</strong> continuamente con una forchetta mentre con<br />

l’altra mano, impugnando il manico, si imprime alla pa<strong>del</strong>la un movimento<br />

regolare in avanti e in<strong>di</strong>etro, in modo da ottenere una cottura<br />

omogenea. Quando l’ome<strong>le</strong>tte ha raggiunto la consistenza desiderata,<br />

farla scivolare fin sul bordo bombato (ecco a cosa serve) mentre con la<br />

forchetta alzare il <strong>le</strong>mbo rimasto al centro e ripiegarlo su se stesso. L’arrotolamento<br />

<strong>del</strong>l’ome<strong>le</strong>tte avviene rovesciandola sul piatto. Non è <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong>,<br />

basta farci la mano.<br />

Un’ome<strong>le</strong>tte ben riuscita si riconosce anche dal colore: deve risultare<br />

bionda, non imbrunita né tanto meno bruciacchiata qua e là. Il grado <strong>di</strong><br />

cottura <strong>del</strong>la parte interna va lasciato all’inclinazione persona<strong>le</strong> <strong>del</strong> gusto;<br />

c’è chi la gra<strong>di</strong>sce ben cotta, chi la preferisce più cremosa. Vo<strong>le</strong>ndola<br />

farcita, si aggiungerà la guarnizione prima d’avvoltolarla su se stessa.<br />

Per alcune guarnizioni (come gamberi, funghi, punte d’asparagi) è<br />

tuttavia consigliabi<strong>le</strong> un metodo <strong>di</strong>fferente. Si prepara l’ome<strong>le</strong>tte nel<br />

modo consueto, arrotolandola alla fine: dopo averla <strong>di</strong>sposta sul piatto,<br />

si pratica un’incisione nel senso <strong>del</strong>la lunghezza, ricavando in tal<br />

modo un solco dove poter collocare (“in bella vista”, come si <strong>di</strong>ceva in<br />

gergo) la guarnizione prescelta.<br />

Fin qui l’ome<strong>le</strong>tte arrotolata. Ma che <strong>di</strong>re <strong>del</strong>l’umi<strong>le</strong>, onesta frittatina<br />

piatta? Premesso che in francese si chiama sempre ome<strong>le</strong>tte, la<br />

KOW_CIRCIELLO_imp_PRINT.indd 48 19/07/11 15.30

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!