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2009 - Anno III N.7 - Forno

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Gennaio <strong>2009</strong><br />

Anniversario: 150 anni per i Fratelli Cristiani<br />

MASSA - A Massa sono ormai<br />

un’istituzione. I Fratelli delle<br />

Scuole Cristiane celebrano nel<br />

<strong>2009</strong> il 150° anniversario dal loro<br />

arrivo in città. Tutto cominciò nel<br />

freddo dicembre del 1858, quando<br />

i religiosi vennero chiamati in città<br />

dal duca Francesco V d’Este per<br />

prendersi cura della gestione<br />

pedagogica e culturale di una<br />

scuola-oratorio che in realtà<br />

esisteva già dal 1843.<br />

Da quando, cioè, una nobildonna<br />

bergamasca, Teodolinda<br />

Quarenghi, discesa in terra apuana<br />

assieme all’allora monsignore<br />

Francesco Maria Zoppi, permise<br />

con una ingente donazione di<br />

erigere un’opera pia. Due classi<br />

maschili, con tre sacerdoti (tra cui<br />

il canonica Reschigna) a vegliare<br />

su un gruppo di giovanissimi.<br />

Ciò che spinse l’esigente duca<br />

Francesco ad affidare l’istituto ai<br />

Fratelli fu la bontà del loro sistema<br />

paideutico: li aveva visti all’opera<br />

a Parma, e ne aveva apprezzato il<br />

breve impegno in quel di Carrara.<br />

Il 14 febbraio 1959 si tenne a<br />

battesimo il primo anno scolastico:<br />

i quattro seguaci della regola di<br />

San Giovanni Battista de La Salle<br />

alloggiavano in Viale Stazione, la<br />

struttura non aveva ancora assunto<br />

le attuali dimensione.<br />

Bisognerà aspettare l’arrivo del<br />

conte Ernesto Lombardo, nel 1910,<br />

quando venne inaugurata la San<br />

Filippo Neri (un santo toscano,<br />

scelto non a caso). In mezzo, anni<br />

Teatro Guglielmi: critiche sulla nuova convenzione<br />

MASSA - L’ amministrazione comunale di<br />

Massa ha riorganizzato e posto in gara i servizi<br />

teatrali del Teatro Guglielmi puntando a un<br />

risparmio sui costi ed ad un miglioramento del<br />

servizio.<br />

“Da un’ analisi comparata del capitolato ora in<br />

vigore e il precedente – si legge in una nota del<br />

gruppo Pd - si evince che il presunto risparmio<br />

è ottenuto dimezzando le unità di personale a<br />

servizio del teatro, pagando di meno quelle<br />

utilizzate, addirittura privandole della divisa e<br />

sacrificando la sicurezza degli spettatori, senza<br />

garantire neppure una dignitosa accoglienza<br />

degli stessi. La precedente convenzione<br />

prevedeva che durante gli spettacoli ci fosse la<br />

presenza di 7 maschere e di 3 addetti alla<br />

sicurezza muniti di patentino ad alto rischio<br />

rilasciato dai Vigili del Fuoco”.<br />

“Con la nuova convenzione - va avanti il<br />

Gruppo Pd - le maschere sono diventate 5 e la<br />

figura specifica dell’ addetto alla sicurezza è<br />

sparita, sostituita dalla presenza di maschere<br />

che hanno partecipato al corso per l’alto rischio;<br />

i lavoratori sono inquadrati a livello inferiore.<br />

Chi conosce il funzionamento del Teatro e la<br />

sua logistica può facilmente dedurre che l’attuale<br />

organizzazione non è in grado di garantire la<br />

sicurezza della struttura - aggiunge -<br />

specialmente in occasioni particolari quali ad<br />

esempio il Teatro Ragazzi, durante tali spettacoli<br />

arrivano scolari talvolta della materna e delle<br />

elementari che devono essere sottoposti ad un<br />

attenta e professionale tutela”.<br />

difficili. Come quelli che seguirono<br />

all’Unità d’Italia, durante i quali i<br />

Fratelli si videro costretti ad<br />

abbandonare Massa, per farvi<br />

ritorno nel 1902.<br />

Il resto è storia recente: tantissimi<br />

alunni sono passati da quelle aule.<br />

Dapprima solo maschi. Nel 1999,<br />

poi, un cambiamento: porte aperte<br />

anche alle bambine. Oggi sono<br />

quattro i religiosi che operano in<br />

pianta stabile. Due, ovvero Fratel<br />

Giorgio Dicallisati (direttore) e<br />

Fratel Fernando Venè, sono anche<br />

insegnanti. Gli altri, Fratel<br />

Domenico Lajolo e Fratel Gian<br />

Piero Salvai, assolvono a mansioni<br />

di altro tipo. A loro si deve<br />

aggiungere Don Felice, che ormai<br />

lavora e vive fianco a fianco con<br />

la comunità. Tanti anche i laici che<br />

hanno abbracciato la regola<br />

lasalliana, fedele all’importanza<br />

dell’istruzione, ma anche allo<br />

spirito di fratellanza reciproca e<br />

dialogo con le famiglie. La maestra<br />

Giuliana Oresi è la responsabile<br />

didattica, mentre altri membri del<br />

corpo docenti sono Elena Bonanni,<br />

Sara Giannetti, Matilde Gianardi<br />

(inglese), Riccardo Locorotondo<br />

(musica), Aristide Bartolomei<br />

(educazione motoria) e Michele<br />

Culletta (informatica).<br />

Nel pomeriggio, inoltre, terminato<br />

il doposcuola, è prevista un’ora di<br />

ricreatorio e lo svolgimento di<br />

attività extracurriculari, quali<br />

pallacanestro ed approfondimenti<br />

di musica.<br />

foto Papucci<br />

Anche per i genitori il calendario<br />

di appuntamenti è ben nutrito:<br />

incontri apostolici e di preghiera,<br />

momenti di riflessione e lavoro<br />

comune. Nel <strong>2009</strong> si<br />

moltiplicheranno le iniziative per<br />

celebrare il 150 anniversario: a<br />

settembre è stata messa a punto<br />

una rievocazione storica recitata<br />

dai piccoli alunni, a dicembre la<br />

tradizionale raccolta dei pacchi.<br />

Entro i primi di gennaio è prevista<br />

l’arrivo del visitatore provinciale<br />

Fratel Donato Petti, il 20 febbraio<br />

alle 21 nell’auditorium di San<br />

Sebastiano Fratel Alvaro<br />

Rodriguez Echeverria parlerà di<br />

“Impegno educativo lasalliano<br />

come partecipazione nella<br />

missione evangelizzatrice della<br />

Chiesa”.<br />

Il giorno successivo si terrà<br />

l’inaugurazione della statua al<br />

santo fondatore, creata dallo<br />

sculture ex allievo soldani, e<br />

saranno conferite le stelle al merito<br />

a Giulia Bertocchi, da 40 anni<br />

custode della Misericordia, ed all<br />

maestra Oresi. Il futuro? Il decano<br />

del gruppo, Fratel Gian Piero, parla<br />

con chiarezza: “Ci auguriamo che<br />

resti vivo il proposito originario:<br />

promuovere un polo educativo<br />

imperniato sui valori umani e<br />

spirituali.<br />

Dove tanti laici si sentano parte di<br />

una famiglia”.<br />

Alessio Orsingher<br />

un momento della celebrazione<br />

Affidata la gestione del teatro Guglielmi<br />

MASSA - Dopo i servizi teatrali, l'amministrazione comunale completa l'affidamento del<br />

Guglielmi con l'attribuzione del bar, a seguito di apposito e regolare bando di gara, a<br />

partire dal 12 dicembre e fino al 30 giugno <strong>2009</strong>, all'impresa individuale P.T., risultata<br />

vincitrice. Negli anni scorsi tutti i servizi teatrali, bar compreso, erano stati assegnati<br />

mediante affidamento diretto a Massa Servizi. Da quest'anno invece la nuova amministrazione<br />

ha deciso di avviare due procedimenti di gara distinti: uno per l'affidamento dei servizi<br />

teatrali e l'altro del bar.<br />

La Parola al Cittadino11<br />

LA STORIA DEL MESE<br />

Nozze d’ oro per la<br />

Falegnameria Bertonelli<br />

E’ una piccola storia iniziata<br />

cinquant’anni fa. Racconti di gente votata<br />

al sacrificio, con un pizzico di ardore e<br />

tanto coraggio. Era il 1959 quando<br />

Francesco Bertonelli, all’epoca 21 anni,<br />

pose la prima pietra di quella che sarebbe<br />

diventata l’impresa della sua vita: una<br />

stanza 4x4, ricavata sotto casa, in via<br />

Cedri, ammassi di legno, il sogno di<br />

diventare un bravo falegname. La<br />

creatura, col passare del tempo, è<br />

cresciuta. Adesso la “Fratelli Bertonelli”<br />

ha sede in Via dello Sport. Vi si stabilì<br />

nel 1982, dopo un ventennio di duro<br />

lavoro e l’ingresso progressivo dei<br />

quattro figli del signor Francesco nella<br />

ditta. “Ognuno con mansioni diverse,<br />

per essere più produttivi possibile”, ci<br />

spiega Giuseppe, uno dei titolari. Ha<br />

ereditato dal padre una dedizione totale<br />

per la falegnameria: per lui i clienti<br />

“entrano sconosciuti ed escono da<br />

amici”. Una filosofia vincente, che ha<br />

permesso all’impresa di festeggiare le<br />

nozze d’oro nel <strong>2009</strong>. Come?<br />

“Adattandosi alle esigenze del mercato,<br />

proponendo una varietà di offerte<br />

qualitativamente elevate, contando molto<br />

sul passaparola degli acquirenti”. Molti<br />

dei quali arrivano da fuori massa: tanti<br />

contatti con privati, da La Spezia alla<br />

Versilia. In mezzo, qualche<br />

collaborazione prestigiosa a Milano.<br />

“Non sempre è stato facile. I costi da<br />

fronteggiare aumentano, le leggi<br />

cambiano e l’economia gira senza facili<br />

previsioni”, prosegue Giuseppe. La<br />

chiave del successo, secondo lui, sta tutta<br />

in un ingrediente: “Siamo falegnami<br />

vecchio stampo, con noi il prodotto è<br />

originale e ben studiato”. Un modus<br />

operandi tramandato con generosità<br />

anche alle maestranze: giovani<br />

apprendisti massesi, da anni alle<br />

dipendenze dei Bertonelli. “In passato<br />

venivano più ragazzi a cercare un<br />

impiego. La nostra, si sa, non è una<br />

provincia facile. E’ sufficiente guardarsi<br />

intorno per capirlo. Il 2008? La crisi si<br />

è fatta sentire, ma siamo riusciti a<br />

mantenerci a galla proprio grazie alle<br />

caratteristiche dell’azienda”. , magari,<br />

con un po’ di esperienza. Cinquant’anni<br />

di attività portano in dote momenti bui<br />

e strade in salite. Percorse di gran<br />

carriera, con numeri importanti, anche<br />

quando le delusioni sembravano dietro<br />

l’angolo. “Ci attende un anno<br />

impegnativo In questi frangenti<br />

occorrono buona volontà e voglia di<br />

investire. Vogliamo farlo e lo faremo”,<br />

afferma Giuseppe. Non è un caso se, per<br />

festeggiare adeguatamente la ricorrenza,<br />

è stato coniato il motto “Work with love”,<br />

ovvero “Lavorare con amore”. La lezione<br />

più alta che arriva dalla storia del signor<br />

Francesco: ancora oggi, con le sue 71<br />

primavere sulle spalle, si interessa delle<br />

sorti del gruppo, non abbandona il<br />

timone. “E’ la sua vita”, conclude il<br />

figlio con un sorriso. E l’amarcord si<br />

fonde con i sapori di una sfida. Una sfida<br />

vinta.<br />

Alessio Orsingher

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