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2009 - Anno III N.7 - Forno

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Gennaio <strong>2009</strong><br />

Porto di Carrara: fiore all'occhiello<br />

per l'economia provinciale<br />

Sono confortanti i dati dell'indagine<br />

dell'amministrazione provinciale<br />

CARRARA - “Porto di Marina: l'ancora<br />

di salvezza per l'economia locale”. Sono<br />

dati più che confortanti quelli emersi<br />

dall'impatto economico del Porto di Marina<br />

di Carrara, un'indagine, coordinata<br />

dall’Istituto di Studi e di Ricerche e<br />

dall’Amministrazione provinciale di<br />

Massa-Carrara,finanziata dalla Fondazione<br />

Cassa di Risparmio di Carrara. La stima<br />

ha riguardato sia la massa del valore<br />

aggiunto che quella occupazionale attivate<br />

dal Porto.<br />

L’indagine - dicevamo- ha riguardato e<br />

coinvolto tutti gli operatori interni alla<br />

struttura portuale (Capitaneria, Autorità<br />

portuale, gestione operativa, piloti ed<br />

ormeggiatori, servizi di movimentazione<br />

e pulizia, dogana e istituzioni di sicurezza<br />

e controllo, cantiere navale, concessionari,<br />

ecc.), completandosi poi con interviste ad<br />

un campione assai ampio (3/4 circa degli<br />

occupati totali nelle attività specifiche)<br />

degli spedizionieri ed agenzie marittime.<br />

Si stimano attivati direttamente dal Porto<br />

- si legge nel report - circa 1800 posti di<br />

lavoro, di cui il 42% nei “Nuovi Cantieri<br />

Apuania spa.” (diretti, terzisti e<br />

subappalto).<br />

Di questi, 1056 interessano il sistema locale<br />

di Massa e Carrara e vi sono compresi i<br />

281 attivati dagli acquisti diretti.<br />

L’aggregato di questi ultimi ha attivato,<br />

nel 2006, masse finanziarie per 188 milioni<br />

di Euro (quasi per intero rivolti al settore<br />

metalmeccanico ed al trasporto e<br />

magazzinaggio), di cui circa 53 sul<br />

tessuto locale.<br />

La massa retributiva globale ammonta a<br />

circa 42 milioni di Euro lordi, dei quali<br />

18,6 impattano direttamente sulla zona,<br />

traducendosi in circa altre 170 unità di<br />

lavoro (circa 2/3 nel commercio e<br />

riparazioni). Molto consistenti sono anche<br />

i gettiti per le istituzioni pubbliche: 13<br />

milioni di Euro riscossi dalla Dogana e<br />

incassati dallo Stato, al quale vanno altri<br />

5,7 da altre fonti specifiche; seguono, in<br />

migliaia di Euro, 185 al Comune di<br />

localizzazione, 193 alla Provincia, nonché<br />

circa 50 di donazioni ad enti ed<br />

associazioni varie. Sul fronte vendita, la<br />

cifra complessiva stimata ammonta invece<br />

a 235 milioni di Euro, di cui circa 60 locali.<br />

L’impatto indiretto - si legge ancora sul<br />

report - è stato valutato in ulteriori 111<br />

milioni di Euro circa e 2000 occupati, che<br />

verrebbero a mancare in caso di assenza<br />

del Porto. Di questi, 1170 circa fanno capo<br />

al settore metalmeccanico, rispetto al quale<br />

qualche importante componente appare<br />

indissolubilmente legata alla presenza della<br />

struttura logistica portuale. Circa 200 sono<br />

valutabili per la cantieristica nautica, ed<br />

altri 630 per il lapideo.<br />

Infine, l’impatto indotto (che riguarda<br />

l’intera branca dei trasporti, magazzinaggio<br />

e comunicazioni cui il Porto appartiene)<br />

è stato stimato, localmente, in circa il 9%<br />

del valore aggiunto complessivo prodotto<br />

dall’economia della zona, e in poco più di<br />

altre 1100 unità di lavoro. L'indagine è<br />

stata presentata nella sede dell’Autorità<br />

Portuale a Marina, alla presenza<br />

dell’assessore al territorio della Regione<br />

Toscana, Riccardo Conti.<br />

I lavori del convegno, coordinati da<br />

Giorgio De Filippi Direttore tecnico<br />

dell’Istituto di Studi e di Ricerche, sono<br />

stati aperti dai saluti del Presidente<br />

dell’Autorità Portuale, Luigi Guccinelli e<br />

del Presidente della Fondazione Cassa di<br />

Risparmio di Carrara, Alberto Pincione.<br />

Erano presenti anche i sindaci di Massa,<br />

Carrara e Montignoso.<br />

Il tema è stato introdotto dall'Assessore<br />

provinciale allo Sviluppo economico, Paolo<br />

Baldini, che ha esposto le finalità ed il<br />

significato della ricerca.<br />

“La metodologia utilizzata – ha dichiarato<br />

l’assessore provinciale allo sviluppo<br />

economico, Paolo Baldini, è stata<br />

complessa, ma ha consentito di avere un<br />

quadro puntuale dell’influenza<br />

dell’economia portuale su altri settori.<br />

Questa è un’operazione – ha proseguito<br />

l’assessore - che vorrei definire anche<br />

culturale, di conoscenza perché c’è stata<br />

storicamente una certa flebilità da questo<br />

punto di vista.<br />

La presenza del porto non ha fatto parte<br />

del DNA culturale della nostra provincia<br />

e si è anche scontato un non adeguato<br />

apprezzamento sociale.<br />

I dati del report – ha precisato Baldini -<br />

ci confermano quello che pensavamo: tra<br />

diretto ed indotto possiamo parlare di 500<br />

milioni di euro, pari ad un ottavo del Pil<br />

provinciale, e 4000 unità lavorative. Quale<br />

altro asset locale raggiunge queste cifre?<br />

Possiamo quindi concludere che il porto<br />

commerciale costituisce un fattore di<br />

attrattività ed uno strumento di marketing<br />

eccezionale.<br />

Occorre adesso arrivare in tempi brevi a<br />

quelle risposte che ci si attende rispetto<br />

all’ampliamento del porto, alle esigenze<br />

legate alla diportistica e a quelle dei Nuovi<br />

Cantieri Apuania”.<br />

Eleonora Prayer<br />

foto Papucci<br />

La Parola al Cittadino 15<br />

I nuovi totem<br />

della politica:<br />

dal Ponte sullo<br />

Stretto di Messina<br />

al Porto Turistico<br />

di Massa Carrara<br />

MASSA CARRARA - Ogni governo, a<br />

qualunque livello territoriale, elegge a<br />

simbolo della propria capacità e dei propri<br />

risultati la realizzazione di opere, tanto più<br />

rimarchevoli quanto più imponenti e<br />

invasive.<br />

Opere “feticcio”, potremmo definirle, totem<br />

inneggianti al progresso e allo sviluppo.<br />

Nella rincorsa spasmodica ai simboli della<br />

politica del fare, tuttavia, spesso si<br />

dimentica di meditare su convenienza,<br />

opportunità e priorità; criteri di giudizio<br />

imprescindibili in un’epoca nella quale sarà<br />

sempre più difficile, per gli amministratori<br />

della cosa pubblica, assicurare anche i<br />

servizi minimi.<br />

Naturalmente, ogni tipo di governo ha il<br />

suo, di totem: quello centrale lo identifica<br />

col Ponte sullo Stretto; quello locale<br />

massese col Porticciolo Turistico (e non<br />

solo con quello), che porticciolo proprio<br />

non è visto il numero dei posti barca che<br />

dovrebbe garantire.<br />

Poichè non siamo aprioristicamente contrari<br />

all’idea del Porto Turistico, riteniamo<br />

indispensabile riflettere sulla sua<br />

“indispensabilità” e quindi, senza alcun<br />

intento malizioso, porre all’opinione<br />

pubblica e alle forze politiche che<br />

dovrebbero rappresentarla, alcune domande,<br />

alle quali saremo ben lieti di ricevere<br />

risposte convincenti, frutto di analisi<br />

approfondite e serene.<br />

1) Chi lo vuole e perché?<br />

A questa domanda sarà necessario<br />

rispondere in proprio e non per conto terzi.<br />

2) A cosa e a chi serve?<br />

3) Qual è la sua compatibilità ambientale?<br />

Non solo rispetto all’erosione, ma anche<br />

alla balneabilità delle acque,<br />

all’inquinamento acustico ed al carico<br />

urbanistico. I sostenitori dell’opera sono<br />

convinti di essere più competenti dei<br />

dirigenti del Ministero per l’Ambiente?<br />

Forse si considerano anche loro “unti dal<br />

Signore”? E hanno mai riflettuto sui posti<br />

macchina che dovranno garantire per il<br />

parcheggio di servizio?<br />

4) Quali comprovate opportunità o<br />

rispondenze di marketing<br />

turistico/territoriale verranno attivate? La<br />

presunzione è tale da fregarsene<br />

dell’opinione contraria di parti consistenti<br />

dell’economia turistica e del commercio?<br />

5) Quanto costerà realizzarlo e a carico di<br />

quali risorse?<br />

Ovviamente, l’Italia dei Valori di Massa ha<br />

maturato alcuni convincimenti in merito,<br />

il primo dei quali è che il denaro pubblico<br />

va speso per bene e nell’interesse della<br />

comunità.<br />

Italia dei Valori<br />

di Massa Carrara<br />

Coordinamento Comunale

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