Volume dello Studio - Provincia di Venezia
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alle zone <strong>di</strong> più recente se<strong>di</strong>mentazione<br />
(zone con terreni senza orizzonti “k” - con<br />
abbondanti concrezioni calcaree - e non<br />
decarbonatati, come derivate dalla carta<br />
della <strong>di</strong>stribuzione areale del carbonato <strong>di</strong><br />
calcio in allegato 4)<br />
- le zone prevalentemente argillose e limose<br />
<strong>di</strong> origine palustre e lagunare come dedotte<br />
dalla carta dei “sistemi litologici”<br />
- le zone <strong>di</strong> riporto dei fanghi derivanti dagli<br />
scavi lagunari come dedotte dalla carta dei<br />
“Sistemi litologici”<br />
- le zone <strong>di</strong> riporto <strong>di</strong> materiale eterogeneo<br />
e <strong>di</strong> spessore variabile come dedotte dalla<br />
carta dei “Sistemi litologici”<br />
• ai terreni con caratteristiche geomeccaniche<br />
PESSIME<br />
- i terreni torbosi<br />
- le cave (senili, <strong>di</strong>smesse e non recuperate e<br />
l’unica cava attiva)<br />
- le <strong>di</strong>scariche<br />
Per quanto riguarda i siti <strong>di</strong> bonifica, essi sono<br />
stati tenuti <strong>di</strong>stinti senza essere attribuiti ad alcuna<br />
classe in quanto non sono note le modalità<br />
dell’intervento <strong>di</strong> bonifica che dal punto <strong>di</strong> vista<br />
geomeccanico potrebbero essere migliorative o<br />
peggiorative.<br />
Ciò è stato ritenuto in<strong>di</strong>spensabile, altrimenti<br />
tali informazioni sarebbero andate perse per la<br />
mancanza <strong>di</strong> dati penetrometrici in queste aree.<br />
Nelle restanti zone è stata utilizzata l’interpolazione<br />
automatica delle interpretazioni puntuali<br />
delle prove penetrometriche come sopra descritte.<br />
L’interpolazione è stata effettuata con il G.I.S.<br />
“IDRISI” sulla base <strong>di</strong> un algoritmo matematico<br />
(metodo <strong>di</strong> Krigging).<br />
Si è così ottenuta una carta in cui sono in<strong>di</strong>viduate<br />
e perimetrate le aree appartenenti alle<br />
<strong>di</strong>verse classi geologico - tecniche (non compare<br />
quella con caratteristiche ottime), in or<strong>di</strong>ne alle<br />
caratteristiche geomeccaniche dei terreni nei primi<br />
4 - 6 m <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà.<br />
In relazione a dette caratteristiche vengono<br />
normalmente date le seguenti in<strong>di</strong>cazioni:<br />
• Caratteristiche BUONE: necessità <strong>di</strong> indagini<br />
geologiche e geotecniche solo per e<strong>di</strong>fici<br />
particolari per entità e/o <strong>di</strong>stribuzione dei<br />
carichi.<br />
92<br />
• Caratteristiche DISCRETE: indagini geologiche<br />
e geotecniche specifiche consigliate<br />
tranne che per costruzioni <strong>di</strong> modesto rilievo<br />
in rapporto alla stabilità globale dell’insieme<br />
opera – terreno.<br />
• Caratteristiche MEDIOCRI: indagini geologiche<br />
e geotecniche specifiche <strong>di</strong> norma<br />
necessarie tranne che per costruzioni <strong>di</strong> modesto<br />
rilievo in rapporto alla stabilità globale<br />
dell’insieme opera – terreno.<br />
• Caratteristiche SCADENTI: indagini geologiche<br />
e geotecniche specifiche sempre<br />
in<strong>di</strong>spensabili tranne che, forse, per costruzioni<br />
<strong>di</strong> rilievo molto modesto in rapporto<br />
alla stabilità globale dell’insieme opera<br />
– terreno.<br />
• Caratteristiche PESSIME: indagini geologiche<br />
e geotecniche specifiche sempre in<strong>di</strong>spensabili,<br />
anche per costruzioni <strong>di</strong> rilievo<br />
molto modesto in rapporto alla stabilità<br />
globale dell’insieme opera – terreno.<br />
13.2.2 Considerazioni conclusive<br />
Scopi principali della carta della “Zonazione<br />
geologico-tecnica preliminare del sottosuolo” sono<br />
essenzialmente i seguenti:<br />
- fornire un quadro generale che consenta più<br />
facilmente la comprensione della situazione<br />
geotecnica locale ai geologi o geotecnici<br />
chiamati a re<strong>di</strong>gere la carta delle penalità ai<br />
fini e<strong>di</strong>ficatori richiesta dalla L.R. 61/85 per<br />
i nuovi PRG e la sensibilizzazione dei tecnici<br />
ed amministratori preposti ai pareri ed alle<br />
decisioni sulle modalità <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità <strong>di</strong><br />
manufatti pubblici e/o privati nell’ambito<br />
delle commissioni e<strong>di</strong>lizie comunali;<br />
- dare un primo tentativo <strong>di</strong> delimitazione<br />
delle aree nelle quali, in base all’art. A.2 del<br />
D.M. 11.3.1988, “nel caso <strong>di</strong> costruzioni<br />
<strong>di</strong> modesto rilievo in rapporto alla stabilità<br />
globale dell’insieme opera-terreno, che<br />
ricadono in zone già note, la caratterizzazione<br />
geotecnica del sottosuolo può essere<br />
ottenuta per mezzo della raccolta <strong>di</strong> notizie e<br />
dati sui quali possa responsabilmente essere<br />
basata la progettazione”.