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Volume dello Studio - Provincia di Venezia

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12. ATTIVITÀ ESTRATTIVA<br />

L’attività estrattiva, com’è noto, riveste una<br />

notevole importanza perché, oltre a fornire materiale<br />

in<strong>di</strong>spensabile a vari tipi <strong>di</strong> attività umane<br />

(in particolare all’industria e<strong>di</strong>lizia), presenta<br />

rilevanti riflessi occupazionali, sia <strong>di</strong>retti sia, soprattutto,<br />

in<strong>di</strong>retti; essa inoltre è accompagnata<br />

da una vasta e importante problematica <strong>di</strong> tipo<br />

ambientale e paesaggistico.<br />

Nel Veneto l’attività estrattiva è particolarmente<br />

intensa e molto sentiti sono quin<strong>di</strong> i vari aspetti<br />

sopra descritti; nell’ambito del territorio provinciale<br />

tali problemi, pur ugualmente fonte <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>battiti, impegni, ecc., sono nel complesso meno<br />

sentiti rispetto alle altre province (soprattutto<br />

rispetto a quelle <strong>di</strong> Treviso, Vicenza e Verona)<br />

in quanto l’unico materiale presente con caratteristiche<br />

qualiquantitative tali da renderlo industrialmente<br />

interessante è l’argilla per laterizi; la<br />

sua estrazione era finora consentita solo in pochi<br />

comuni della provincia <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> (Marcon, Martellago,<br />

Noale, Salzano); <strong>di</strong> recente è stata resa<br />

possibile in tutto il territorio 16 .<br />

Il territorio indagato è stato oggetto, nel passato,<br />

<strong>di</strong> intensa attività estrattiva: ne sono testimoni<br />

le numerose cave a fossa ancora esistenti, per lo<br />

più recuperate come <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> rifiuti, laghetti<br />

da pesca e sportivi, o per uso agricolo. È presente<br />

attualmente una sola cava attiva, denominata<br />

“Cava Cavalli”, in comune <strong>di</strong> Marcon.<br />

Scopo della carta è principalmente quello <strong>di</strong><br />

fornire alcune delle in<strong>di</strong>cazioni preliminari che<br />

contribuiranno alla stesura del Piano <strong>Provincia</strong>le<br />

per l’Attività <strong>di</strong> Cava (P.p.a.c.), previsto dalla<br />

L.R. 44/82, e, contemporaneamente, quello <strong>di</strong><br />

mostrare dove sono situate le cave abbandonate<br />

esistenti per favorirne un eventuale recupero so-<br />

16 Con L.R. 5/2000, inserendo le argille per laterizi nei materiali<br />

<strong>di</strong> gruppo “B” anziché “A”, viene in<strong>di</strong>rettamente previsto che<br />

le cave <strong>di</strong> tali materiali siano autorizzabili in tutto il territorio,<br />

come verrà meglio spiegato nel paragrafo 12.3.1.<br />

81<br />

cio-produttivo e/o ambientale.<br />

12.1 Cenni legislativi<br />

In materia <strong>di</strong> attività estrattiva vige, a livello<br />

nazionale, il R.D. 29.7.1927, n° 1443 “Norme<br />

<strong>di</strong> carattere legislativo per <strong>di</strong>sciplinare la ricerca e<br />

la coltivazione delle miniere del Regno” (in parte<br />

mo<strong>di</strong>ficato dalla L. 7.11.1941, n° 1360), cui si fa<br />

tuttora riferimento per certi aspetti, tra i quali<br />

la definizione dei materiali <strong>di</strong> prima e seconda<br />

categoria, classificazione importante in quanto ai<br />

primi si riferiscono le miniere, ai secon<strong>di</strong> le cave<br />

e torbiere.<br />

Le argille, le sabbie e le torbe, presenti in<br />

provincia <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, appartengono ai materiali<br />

<strong>di</strong> seconda categoria, per l’estrazione dei quali<br />

si svolge attività <strong>di</strong> cava o <strong>di</strong> torbiera, la cui <strong>di</strong>sciplina,<br />

a norma degli articoli 117 e 118 della<br />

Costituzione e secondo i D.P.R. 15.1.1972, n° 7<br />

- 8 e 24.7.1977, n° 616, rientra nella competenza<br />

legislativa regionale.<br />

Nel Veneto l’attività estrattiva è particolarmente<br />

intensa e l’importanza che essa riveste è<br />

testimoniata, tra l’altro, dal fatto che sono state<br />

promulgate numerose leggi regionali <strong>di</strong> cui la più<br />

importante, e tuttora ancora in vigore, è la L.R.<br />

7.9.1982, n° 44 “Norme per la <strong>di</strong>sciplina dell’attività<br />

<strong>di</strong> cava” (e successive mo<strong>di</strong>fiche).<br />

Essa prevede espressamente deleghe e subdeleghe<br />

alle Province in questa materia; in particolare<br />

compete alle Province:<br />

- esprimere osservazioni al Piano regionale<br />

per l’attività <strong>di</strong> estrattiva (Prae);<br />

- realizzare il Piano provinciale per l’attività<br />

<strong>di</strong> cava (Ppac) ed i Programmi provinciali <strong>di</strong><br />

escavazione (Ppe) <strong>di</strong> durata triennale;<br />

- rilasciare, mo<strong>di</strong>ficare, sospendere, <strong>di</strong>chiarare<br />

decaduti, revocare l’autorizzazione o la concessione<br />

o il permesso <strong>di</strong> ricerca per aprire<br />

nuove cave o ampliare quelle esistenti;

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