Volume dello Studio - Provincia di Venezia
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Argille limose ed argille prevalenti nelle isole lagunari attuali ed in zone <strong>di</strong> transizione all’ambiente<br />
litorale.<br />
Classe granulometrica U.S.D.A. prevalente: AFI<br />
22<br />
Classe tessiturale U.S.D.A. prevalente: FL - FLA - FA - AL - A<br />
Aree palustri 29<br />
DEPOSITI LITORALI<br />
Sabbie litorali sciolte da me<strong>di</strong>o fini a fini.<br />
Classe granulometrica U.S.D.A. prevalente: SAB<br />
Classe tessiturale U.S.D.A prevalente: S<br />
Sabbie limose e limi sabbiosi, talora con alternanze <strong>di</strong> argille organiche molli e torbe, e sabbie limosoargillose<br />
<strong>di</strong> fondo lagunare a debole profon<strong>di</strong>tà (transizione, per lo più sature, tra fascia litorale e laguna).<br />
Spesso sono rimescolate con il substrato ed arricchite in sostanza organica a causa delle lavorazioni<br />
orticole.<br />
Classe granulometrica U.S.D.A. prevalente: SAB, FGR<br />
Classe tessiturale U.S.D.A prevalente: S – SF – localmente FS<br />
DEPOSITI DI ORIGINE ANTROPICA<br />
Aree bonificate me<strong>di</strong>ante riporto <strong>di</strong> materiali a composizione e spessore variabile. 24<br />
Terreni <strong>di</strong> riporto prevalentemente sabbiosi, con resti conchigliari, provenienti dallo scavo dei fondali<br />
lagunari.<br />
Classe granulometrica U.S.D.A. prevalente: SAB, FGR<br />
26<br />
Classe tessiturale U.S.D.A prevalente: S – SF – localmente F<br />
Terreni <strong>di</strong> riporto prevalentemente limoso-argillosi, con resti conchigliari, provenienti dallo scavo dei<br />
fondali lagunari.<br />
Classe granulometrica U.S.D.A. prevalente: AFI<br />
25<br />
Classe tessiturale U.S.D.A. prevalente: FL - FLA - FA - AL - A<br />
Casse <strong>di</strong> colmata<br />
Aree intensamente urbanizzate<br />
6.4 DESCRIZIONE DELLA CARTA DEI SI-<br />
STEMI LITOLOGICI<br />
In linea generale, l’entroterra è stato oggetto <strong>di</strong><br />
depositi prevalentemente alluvionali.<br />
Le aree lagunare, perilagunare e litorale rappresentano<br />
l’apparato deltizio dei principali corsi<br />
d’acqua dove gli ambienti deposizionali variano<br />
<strong>di</strong> posizione nel tempo e si interfacciano non<br />
sempre in maniera netta.<br />
In queste aree <strong>di</strong> transizione tra l’ambiente ma-<br />
33<br />
rino e quello continentale, la principale fonte <strong>di</strong><br />
se<strong>di</strong>mentazione è data dai fiumi. Nel caso specifico<br />
si tratta <strong>di</strong> un’area <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione interdeltizia<br />
il cui mo<strong>dello</strong> è quello “spiaggia-barriera-laguna”<br />
(RICCI, LUCCHI, 1980), la cui tendenza può<br />
essere regressiva (avanzamento della terraferma),<br />
trasgressiva (arretramento della linea <strong>di</strong> costa) o<br />
stazionaria, in relazione al bilancio se<strong>di</strong>mentario.<br />
È noto che la laguna è stato il bacino recettore<br />
dei se<strong>di</strong>menti principalmente del Brenta, il quale<br />
è stato estromesso a forza proprio per preservare<br />
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