16.06.2013 Views

Scarica l'e-book - Dedicato a Mola

Scarica l'e-book - Dedicato a Mola

Scarica l'e-book - Dedicato a Mola

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

I manoscritti relativi alla famiglia Vitulli negli anni 1782-83 sono stati trovati nell’Archivio del<br />

Conte de Ildaris a Bari presso la biblioteca de Gemmis.<br />

Oggetto dello scambio di corrispondenze è la richiesta della famiglia Vitulli di “fondare una<br />

Commenda gentilizia di annui docati 330” a favore del Regio Ordine Costantiniano; la Commenda<br />

viene richiesta da Francesco Paolo Vitulli a favore del figlio Donato Antonio.<br />

La vicenda si conclude a Maggio del 1783 con la concessione della Commenda da parte del Re di<br />

Napoli, Gran Maestro dell’Ordine.<br />

MANOSCRITTO A<br />

Dai Cavalieri del S.M.O. Costantiniano di Napoli Francesco Blanco e Domenico Caparelli al<br />

Conte Ildaris - 10 Agosto 1782<br />

Dalla Deputazione dell’Ordine di Napoli si fa presente che i Fondatori di Commenda devono<br />

essere per lo meno Nobili “nuovi”. Si da quindi incarico al Conte Ildaris di condurre una indagine<br />

sulla famiglia Vitulli a <strong>Mola</strong>.<br />

Ildaris oltre che Conte è anche Cavaliere. L’ipotesi più probabile è che fosse il referente per<br />

l’Ordine quanto alla zona geografica denominata Terra di Bari.<br />

Edgardo Noya di Bitetto nel suo “Blasonario Generale di Terra di Bari” a pag 95 alla voce (de)<br />

Ildaris dice: “Nobile di Bitonto, originaria di Boemia”.<br />

I Cavalieri di Napoli sanno che la famiglia Vitulli “è del primo ceto di detta Città (<strong>Mola</strong>), da più<br />

di cento anni avere avuto sempre Dottori, sempre contratti nobili parentadi, …. sin dal 1612 hanno<br />

Cappella gentilizia”, e che dagli esami patrimoniali del 1773 risultano aver sempre vissuto<br />

nobilmente con a disposizione cospicue proprietà e rendite.<br />

Per i Cavalieri di Napoli c’è però un “MA” da chiarire: si sussurra che un loro avo sia stato<br />

Notaio, il che potrebbe pregiudicare la concessione della Commenda da parte del Re di Napoli.<br />

Ildaris nella sua indagine deve soprattutto chiarire questo punto. In quegli anni la Nobiltà non<br />

poteva ammettere che qualcuno della famiglia si dedicasse alla professione di Notaio: sic tempora<br />

sic mores!<br />

I Vitulli hanno problemi alla produzione di atti e documenti comprovanti il loro passato di Nobili<br />

Nuovi, come ad esempio il documento di concessione dello stemma. Si deve ricordare infatti che la<br />

casa “palazziata” dei Vitulli fu incendiata nel tumulto popolare del 1647, occasione nella quale fu<br />

ucciso il capofamiglia Giovanni Vitulli Seniore.<br />

MANOSCRITTO B<br />

Da Donato Antonio Vitulli al Conte Ildaris – 18 Agosto 1782<br />

Donato Antonio Vitulli, come viene a sapere dell’incarico dato al Conte Ildaris, scrive una lettera<br />

a quest’ultimo, nella quale si industria a dimostrare, date alla mano, che il Giovanni Vitulli Notaio<br />

non può essere confuso con i due Giovanni della famiglia, il Seniore e lo Juniore.<br />

MANOSCRITTO C<br />

Dal Conte Ildaris ai Cavalieri del S.M.O. Costantiniano di Napoli Francesco Blanco e<br />

Domenico Caparelli – 24 Agosto 1782<br />

Il Conte Ildaris si reca a <strong>Mola</strong>, parla con i notabili locali, acquisisce dalla Maggior Chiesa fedi di<br />

battesimo, di matrimonio e di morte, visita la Chiesa fuori dal borgo antico dove constata l’esistenza<br />

di una cappella dei Vitulli; alla fine di questo lavoro redige la sua relazione sulla famiglia Vitulli.<br />

Ildaris fa presente, date alla mano, che non ci sono Notai tra gli avi di questa famiglia Vitulli.<br />

Insomma fa una relazione positiva a Napoli.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!