16.06.2013 Views

Scarica l'e-book - Dedicato a Mola

Scarica l'e-book - Dedicato a Mola

Scarica l'e-book - Dedicato a Mola

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

VINCENZA DI VENERE<br />

Mio padre teneva una bella barba rossiccia divisa. Aveva 29 anni. La prima moglie, Vincenza Di<br />

Venere, era vissuta per 4 anni dopo il matrimonio. Vincenza l’aveva sposato per avere una persona<br />

che curasse le sue proprietà, che erano tante.<br />

Ma lui non ci sapeva fare. I ducati sparivano. Le donne di servizio dicevano che giù in una<br />

camera c’era una cassapanca tutta piena di sacchetti contenenti ducati d’oro. Venivano i nipoti<br />

della Di Venere da Casamassima e la zia elargiva.<br />

Questa Di Venere era molto vecchia, era analfabeta, non sapeva né leggere né scrivere, non<br />

conosceva l’orologio.<br />

La sera diceva alle donne di servizio: è tardi, come mai don Ciccillo non viene? Le donne<br />

dicevano: signora, don Ciccillo è giovane, si deve pure divertire.<br />

La vecchia morì lasciando un grande armadio pieno di vestiti, che poi io mi dovetti sopportare,<br />

perché venivano scuciti e rifatti su di me.<br />

Io odiavo quei vestiti della vecchia donna Vincenza, che non avevo nemmeno conosciuto.<br />

Era piena di soldi: palazzo a <strong>Mola</strong>, Pozzovivo, il lascito per l’ospedale di Carbonara.<br />

ANGELA VITULLI SI SPOSA CON FRANCESCO INTRONA<br />

Mia madre accettò di sposarsi e mio padre cominciò ad andare sopra (ovvero visitava la casa<br />

della fidanzata).<br />

Lui fece rinnovare tutto il suo palazzo; tutta la roba vecchia fu buttata via.<br />

La camera da letto, che era una meraviglia, era con le iniziali A F dappertutto; c’era il<br />

baldacchino con grande cornice dorata, dentro c’erano i merletti. Io sono stata in quel letto un<br />

anno e mezzo e ho avuto Onofrio.<br />

La stanza da pranzo era tutta in legno scolpito con le iniziali F I dappertutto.<br />

Tutto il salone fu rifatto, ci teneva a tutto.<br />

Era gelosissimo di sua moglie<br />

Diceva mia madre che quando si sposarono lui la porto nel suo palazzo. Vi furono otto giorni di<br />

pranzi, che duravano ore e ore ciascuno.<br />

Mia madre doveva ricevere le visite con un vestito fatto venire da Torino; ci pensava la cugina<br />

Maria Richard che aveva sposato un francese e aveva la taglia di mia madre.<br />

Mio padre ordinava gli abiti a Torino; aveva fatto fare a mia madre una vestaglia bellissima,<br />

celeste, di raso pesante, tutta bordata di ermellino, con la coda.<br />

Lei doveva ricevere le visite indossando questo abito e tutti i gioielli.<br />

Mio padre faceva una vita dispendiosa: cameriere, cuoca, cocchiere, cavalli e carrozze.<br />

Lui passò un guaio per i due fratelli: Michele, che lui aveva fatto studiare a sue spese a Firenze,<br />

venne ucciso. Per sostenere le spese della causa dovette vendere 100 opere di terra (il Portone di<br />

Ruggeri).<br />

Per salvare l’altro fratello Lorenzo dalla bancarotta mio padre mise i soldi e Lorenzo si rimise in<br />

sesto; mio padre gli chiese allora i soldi indietro ma il fratello glieli negò; mio padre ruppe i ponti<br />

con la famiglia; seppe poi che il fratello si stava per sposare con una ragazza giovanissima e<br />

bellissima, ma di famiglia umile. La ragazza era rimasta in cinta per prendersi i suoi soldi. Mio<br />

padre gli scrisse una letteraccia: fai molto male perché sei vecchio, quella è giovane e bella, va<br />

governata da mattino a sera, ma tu non ce la fai perché sei vecchio. Mio padre non mandò regali e<br />

non intervenne al matrimonio.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!