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pag. 73<br />
[1] 3PECCATI VENIALI<br />
[2] 1Io vi dico subito prima di cominciare una cosa: intendo parlarvi delle<br />
[3] cose piccole: e ogni volta che ho sentita questa predica ho sempre visto che il suo frutto<br />
[4] era nullo o poco meno.Eppure se uno riuscisse a custodire le cose piccole egli<br />
[5] farebbe grandi cose: se non custodisce le piccole farà o niente o male. |*Sono<br />
[6] *| |*quelle che useremo meditare in questi giorni*| Se avessimo riguardo a queste<br />
[7] cose quella luce che avevano i santi: quei santi che arrivavano persino<br />
[8] a troncare a metà una parola per far prontamente l'obbedienza: quei<br />
[9] santi che avevano le più delicate attenzioni nel vestirsi e nello sventirsi, negli<br />
[10] occhi! Preghiamo il Signore che ci dia questa scienza dei santi: Da<br />
[11] mihi intellectum et scrutatur legem tuam<br />
[12] Mediteremo questi tre punti: dobbiamo dare importanza alle piccole<br />
[13] cose e anche ai piccoli peccati deliberati per quel che suppongono per la loro importanza<br />
[14] intrinseca e per |*le lo*| ciò che causano.<br />
[15] 2Per quel che suppongono<br />
[16] Uno tra i più famosi filosofi greci fu Protagora.Non era che un povero<br />
[17] contadino e lavorava a tagliare legna.Un giorno fatto un fascio se l'era caricato<br />
[<strong>18</strong>] sulle spalle e lo portava a casa.Si imbattè nel sofista Democrito<br />
[19] il quale si fermò a guardare quel fascio così ben aggiustato: un ramo non<br />
[20] passava l'altro.Sei tu, gli disse, che hai fatto questo fascio? Si, rispose il ragazzo.<br />
[21] Provati un poco a disfarlo e ricomporlo, soggiunse Democrito.Protagora<br />
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