Assemblea Internazionale 2011 DISCORSI - Rotary International
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La mia esperienza con la polio<br />
Jenny Horton<br />
Rotariana<br />
Secondo la lingua indiana, potrei considerarmi una Rotariana wallah della polio – socia<br />
orgogliosa del <strong>Rotary</strong> Club di Kenmore, Australia, dedicata all’eradicazione della polio.<br />
Sono entrata in contatto per la prima volta col <strong>Rotary</strong> come studente di Scambio giovani<br />
in Oklahoma, USA, ragazza di campagna entrata in un ambiente completamente nuovo. In<br />
seguito, dopo la morte di mio marito che era Rotariano, decisi di diventare anch’io Rotariana,<br />
diventando poco dopo presidente del mio club. Con la mia esperienza con lo Scambio<br />
giovani mi ero indebitata col <strong>Rotary</strong>, cosa che sento tuttora.<br />
Negli ultimi undici anni, ho sviluppato una vera passione per la lotta alla polio. A detta di<br />
molti miei amici, da fin troppo tempo sono impegnata nel programma, e da sette anni mi<br />
occupo a tempo pieno di questa causa, come volontaria. Il mio impegno mi ha permesso<br />
di fare un’esperienza diretta con l’eradicazione della polio, in molti Paesi. Oggi vorrei parlarvi<br />
delle mie esperienze, che dimostrano la dedizione continua delle persone coinvolte<br />
nell’eradicazione, persone che vorrei farvi conoscere.<br />
Nel 2000 ho fatto il mio primo viaggio in India per partecipare alla campagna contro la polio<br />
insieme ad altri Rotariani. Mentre somministravo le gocce di vaccino ai bambini, vedevo<br />
anche i risultati devastanti della malattia su coloro che non erano stati vaccinati. Non avevo<br />
mai visto tante persone deturpate. Ho visto bambini che strisciavano su tre arti, con gambe<br />
che non funzionavano e che venivano maltrattati, non potevano frequentare la scuola ed<br />
erano costretti a chiedere l’elemosina per sopravvivere. Vedere quei bambini e sapere che<br />
tutto sarebbe stato prevenibile mi ha davvero spezzato il cuore. Dentro di me nasceva il<br />
desiderio di giocare un ruolo più attivo nell’eradicazione di questa orribile malattia. Grazie<br />
all’incoraggiamento del Past governatore distrettuale P.V. Purushothaman, che ha capito<br />
quanto ero stata colpita dalla situazione, sono riuscita a partecipare con maggiore coinvolgimento<br />
alla campagna. In seguito, ho lavorato presso un campo per persone affette da<br />
polio, dove ho incontrato una bambina che, a causa della polio, non poteva portare scarpe,<br />
e doveva bloccare le ginocchia con le mani per camminare.Dopo averle consegnato delle<br />
scarpe speciali, le ho chiesto cos’era cambiato, e lei mi ha risposto “Signora, adesso posso<br />
portare i libri in mano, da sola, quando vado a scuola”. Come si fa a non commuoversi? Ho<br />
incontrato un padre pieno di rimorsi per aver impedito a suo figlio Kamran di essere vaccinato.<br />
E adesso il figlio è poliomelitico, paralizzato a vita, e deve usare sempre la sedia a<br />
rotelle. Forse non era colpa sua, non era stato ben informato, ma questo non gli ha ridotto<br />
il dolore. Kamran, che adesso ha 14 anni, mi ha detto che voleva fare il pilota, e che piange<br />
di notte per non far soffrire i genitori. Quando sono andata per la prima volta in giro per<br />
le inoculazioni, tornavo sempre in lacrime, non si può immaginare quanto soffrono questi<br />
bambini, per una malattia facilmente prevenibile. Ero consumata dal desiderio di abbandonare<br />
la mia vita comoda in Australia e dedicarmi sul fronte della lotta per l’eradicazione<br />
della polio.<br />
In Nigeria, ho visto gente colpita dalla polio, che chiedeva l’elemosina per strada, e questo<br />
mi ricordava continuamente perché stavo perseguendo questo obiettivo. Ricordo in particolare<br />
una famiglia che mi ha raccontato di come la polio ha paralizzato tre dei loro figli,<br />
ma erano molto grati che i figli più piccoli avevano ricevuto le gocce di vaccino ed erano<br />
stati risparmiati. Ho lavorato con una volontaria che portava il figlio poliomelitico sulla<br />
schiena mentre andava a portare il vaccino di porta in porta. Lei mostrava alle altre madri<br />
18 Discorsi <strong>Assemblea</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>2011</strong>