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Assemblea Internazionale 2011 DISCORSI - Rotary International

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all’esigenza di crescere non solo per una questione di numeri, ma perché si possa formare<br />

una leadership giovane, globale e forte, capace di continuare a promuovere i successi della<br />

nostra organizzazione e di promulgarne nel mondo i principi di pace.<br />

Io sono la fondatrice e l’attuale presidente del <strong>Rotary</strong> Club South Metro Minneapolis Evenings.<br />

Il nostro club ha contribuito a introdurre nel nostro distretto e nella nostra zona una<br />

struttura decisamente non tradizionale. Altri <strong>Rotary</strong> club in altri Paesi hanno scelto di rivolgersi<br />

a un effettivo più giovane, impostando in questa direzione le proprie iniziative di servizio<br />

e di raccolta fondi. Io posso solo parlarvi delle esperienze e dei successi del mio club.<br />

Nella mia città c’era chiaramente il bisogno di un club che si riunisse la sera. A questo punto<br />

della mia vita professionale, quando i superiori e i colleghi si aspettano da me un impegno<br />

pressoché totale, non potrei frequentare ogni settimana un club che si riunisce durante<br />

il giorno o a colazione. Anche se posso dire di aver imparato a gestire il mio tempo, le riunioni<br />

serali del nostro club rendono più facile la frequenza regolare dei soci. Un altro aspetto<br />

tipico del nostro club è che le riunioni non comportano un pasto: una prassi, questa, che<br />

può sorprendere perché le riunioni conviviali sono uno degli aspetti più piacevoli della vita<br />

associativa, ma che ci esenta da una spesa che potrebbe scoraggiare alcuni soci.<br />

Come per tutti i <strong>Rotary</strong> club, il reclutamento e la conservazione dei soci sono elementi fondamentali<br />

anche per noi; anzi, un effettivo formato in prevalenza da giovani vuole dire una<br />

mobilità più elevata, dovuta ai frequenti trasferimenti e cambiamenti di lavoro. Anche in<br />

questo caso, non possiamo lasciarci bloccare dal timore di accogliere soci che un giorno<br />

potrebbero lasciarci. La mobilità è un fenomeno naturale molto comune nella mia generazione,<br />

che ha un bisogno costante di cambiamento. Nel nostro club abbiamo scoperto<br />

che l’elemento competitivo può servire da incentivo. Proprio in questo periodo è in corso<br />

la seconda gara di tesseramento: i soci possono vincere punti se invitano qualcuno a una<br />

riunione e se in seguito l’ospite diventa socio del club. Si tratta di un’iniziativa semplice ma<br />

molto efficace. Il piano di reclutamento del nostro club promuove la sostenibilità; per questo<br />

abbiamo lanciato un programma di formazione chiamato RITE (Rotarians-In-Training<br />

Experience), in base al quale si invitano dei neolaureati a trascorrere un periodo di prova<br />

presso il nostro club. Il Rotaract è un programma fantastico – lo so perché io stessa ne ho<br />

fatto parte per molti anni – ma molti Rotaractiani ritengono di non essere pronti a passare<br />

al <strong>Rotary</strong> perché si credono troppo giovani o non abbastanza affermati professionalmente.<br />

Il nostro programma si prefigge di risolvere questo problema introducendo i giovani professionisti<br />

al <strong>Rotary</strong> e invitandoli a frequentare le riunioni, a lavorare come volontari nei<br />

nostri progetti, e a prendere parte alle nostre commissioni; se un giorno decideranno di<br />

diventare Rotariani saranno pronti a inserirsi immediatamente nel club indipendentemente<br />

dal reddito, dalla posizione professionale e dall’età.<br />

La tecnologia è ormai un elemento essenziale, che va ben oltre i siti web, Facebook e Twitter.<br />

Il nostro club sta sperimentando l’uso di Skype per consentire ai soci e ai relatori di<br />

partecipare alle riunioni alle quali non possono essere presenti fisicamente. Se la tecnologia<br />

preoccupa molti club tradizionali, in quanto talvolta inaffidabile e a volte noiosa, il suo<br />

utilizzo facilita la partecipazione dei soci che devono viaggiare spesso per lavoro. Mi è capitato<br />

di recente di usare Skype per parlare a un <strong>Rotary</strong> club, con dei risultati molto positivi<br />

dal punto di vista dell’interazione.<br />

Infine, il nostro club ha abolito le riunioni settimanali ma riesce ugualmente a riunirsi<br />

quattro volte al mese. Per far fronte al bisogno della mia generazione di ottenere un appagamento<br />

immediato, ecco che cerchiamo di far leva sugli interessi dei soci. La seconda<br />

riunione del mese si incentra su un programma culturale; la terza è conviviale e si tiene<br />

ogni volta in luogo diverso della città, e la quarta comporta un’attività di volontariato. Se i<br />

nostri soci non sono ancora in grado di donare somme ingenti alla Fondazione <strong>Rotary</strong> o di<br />

32 Discorsi <strong>Assemblea</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>2011</strong>

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