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Assemblea Internazionale 2011 DISCORSI - Rotary International

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Condividere il miracolo del linguaggio visivo<br />

Glen W. Kinross<br />

Presidente emerito del RI<br />

Uno dei miracoli della civiltà è la creazione del linguaggio visivo. La scrittura è una forma<br />

di linguaggio visivo; la lettura è la capacità di decifrare questo linguaggio; e nel loro insieme<br />

questi due elementi rappresentano un vero e proprio miracolo.<br />

Il linguaggio visivo è nato storicamente in quattro diverse aree geografiche: nel Medioriente,<br />

in Egitto, in Cina e nella cosiddetta Mesoamerica, ovvero la terra dei Maya e degli Atzechi<br />

che oggi si estende fra Guatemala, Belize, Honduras, El Salvador e il Messico meridionale.<br />

È stato il linguaggio visivo che ha permesso alle società preistoriche di entrare nella<br />

civilizzazione.<br />

Migliaia di anni fa gli scribi di queste quattro civiltà – molto probabilmente giovani spinti<br />

da una curiosità naturale e dal desiderio di imparare – hanno ricevuto l’incarico di trasformare<br />

le parole in scrittura per poterle in seguito leggere. La civiltà è nata con la capacità di<br />

leggere e scrivere.<br />

Oggi l’alfabetizzazione è un diritto umano purtroppo negato ancora a troppe persone. La<br />

correlazione tra l’alfabetizzazione e l’analfabetismo è chiara: all’una è legata la prosperità,<br />

all’altro la miseria. Ma che ci siano persone povere e analfabete nell’anno <strong>2011</strong> è<br />

inaccettabile.<br />

L’analfabetismo è la maggiore sfida sociale per il mondo contemporaneo. La speranza di<br />

poter migliorare il mondo dipende dalla nostra capacità di liberare chi è ancora prigioniero<br />

dell’analfabetismo e consentirgli di partecipare in pieno nella vita sociale.<br />

L’analfabetismo è un flagello millenario. Nel 1958 l’UNESCO ha adottato le seguenti<br />

definizioni:<br />

(a) una persona è alfabetizzata quando sa leggere e scrivere, capendolo, un brano<br />

semplice in rapporto con la sua vita giornaliera;<br />

(b) è analfabeta quando non ha queste capacità.<br />

Il 1990 fu dichiarato dall’ONU Anno internazionale dell’alfabetizzazione. Oggi, vent’anni più<br />

tardi, la lotta contro l’analfabetismo continua. Un vastissimo numero di bambini, per la<br />

maggior parte bambine, non ha ancora accesso all’istruzione di base.<br />

Sebbene nel mondo siano rimasti in sei i Paesi che ancora non hanno istituito la scuola<br />

dell’obbligo, in ben 92 Paesi l’istruzione gratuita non è ancora per tutti: solo i bambini più<br />

agiati vanno a scuola mentre i figli dei poveri rimangono a casa. Nella maggior parte dei<br />

casi si tratta di bambine.<br />

Le cifre che riguardano l’analfabetismo sono scioccanti. Gli analfabeti nel mondo sono due<br />

miliardi. Ancora più indicativo dell’enormità del problema è il numero di analfabeti divisi<br />

per gruppo sociale:<br />

• Circa 678 milioni di ragazzi al di sotto dei 15 anni non sa leggere o scrivere.<br />

• 103 milioni di persone di età compresa fra i 15 e i 24 anni non sa scrivere.<br />

• Gli analfabeti tra i 25 e i 64 anni sono 445 milioni.<br />

• Gli analfabeti al di sopra dei 65 anni sono 130 milioni.<br />

E’ un dato di fatto che le madri che sanno leggere e scrivere a loro volta fanno di tutto per<br />

dare un’istruzione ai propri figli, maschi e femmine. La parità tra i sessi e la giustizia sociale<br />

sono elementi essenziali per ridurre l’analfabetismo. Dell’enorme numero di bambini che<br />

36 Discorsi <strong>Assemblea</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>2011</strong>

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