Il Salvagente n° 11 - Modenacinquestelle.it

Il Salvagente 17-24 marzo 2011
80 dipinti,
30 disegni,
50 foto.
E poi opere
di artisti a
lei vicini e 2
film di cui è
protagonista.
Così
Roma rende
omaggio alla
pittrice
polacca
uno sfondo di paesaggi in cui si innalzano
grattacieli e riluce l’acciaio, simboli
di progresso; i colori sono metallizzati,
i tratti freddi, ma armoniosi.
Donne e scandali
Tele che riproducono la trasgressione
e la vita sfrenata di cui fu protagonista:
diva come Marlene Dietrich
e Greta Garbo, alla continua ricerca del
lusso e della modernità.
Emblema del suo modus vivendi e
pensandi è il suo essere donna virile,
emancipata, “mai femmina”, nel senso
dispregiativo del termine: amante
di corpi femminili voluttuosi e sensuali,
come quello della bella Raphaela,
suo amore saffico, protagonista di
5 delle tele di grande tensione erotica
esposte al Vittoriano; eccentrica ed
ScelteMostre
esotica nel suo ingresso a Hollywood
nel 1939, quando già al secondo
matrimonio con il barone ebreo
Raoul Kuffner, mette in atto una strategia
di comunicazione per autopromuoversi,
praticata allora solo
dai divi del cinema. In pochi mesi
diventa protagonista della vita mondana
di Beverly Hills e il suo nome
compare sui giornali Usa accanto
a Einstein, Mann, Chagall, in quanto
intellettuale sfuggita al nazismo,
ma anche accanto alle stelle dello
star system, come “baronessa del
pennello”ingioiellata, ricca e dalla
vita sontuosa.
L’umanità fragile
protagonista
Oltre a una vita glamour e
mondana, la Lempicka ha
però un intenso lato
spirituale, una religiosità
e un’attenzione agli
umili che si esprime in
Da sinistra “La bella
Raphaela” e “La
ragazza coi guanti”.
Come sfondo alla
pagina “Primavera”.
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opere realizzate contemporaneamente
a quelle considerate più
intriganti, fin dai primi anni 20.
I grandi e dolorosi eventi della
storia mondiale, come la crisi del
’29 o i lutti della grande guerra
e le persecuzioni dei totalitarismi
europei influenzano la sua pittura,
facendole dimenticare le accattivanti
e spigolose donne degli
anni parigini, a favore di soggetti
più umili: santi, madonne e
suore, donne di campagna, mendicanti
e vecchi.
Un’umanità fragile che racconta
il lato meno noto della pittrice,
che prima di essere una delle
artiste più pagate di Parigi, fu una
profuga di guerra, che durante
gli anni del successo espose anche
per raccogliere fondi per la Croce
Rossa e lo stesso fece per sostenere
la Polonia invasa. E dispose
che dopo la sua morte parte cospicua
dell’eredità andasse a orfanotrofi
e bisognosi.
TAMARA DE LEMPICKA. LA REGINA DEL MODERNO.
DOVE: Complesso del Vittoriano, via San Pietro in Carcere, Roma
QUANDO: dall’11 marzo al 3 luglio 2011
COSTO DEL BIGLIETTO: intero 12 euro; ridotto 8,50 euro
ORARI: dal lunedì al giovedì, dalle 9,30 alle 19,30, venerdì e sabato,
dalle 9,30 alle 23,30
Domenica, dalle 9,30 alle 20,30
La biglietteria chiude un’ora prima
INFORMAZIONI: 06/6780664