Il Salvagente n° 11 - Modenacinquestelle.it
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<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 17-24 marzo 20<strong>11</strong><br />
Barbara Liverzani<br />
nucleare in Giappone<br />
non potrà non avere<br />
L’emergenza<br />
conseguenze sui piani energetici<br />
del governo <strong>it</strong>aliano e sui progetti<br />
di riaprire nel nostro paese<br />
le centrali, chiuse da almeno 20 anni.<br />
Ne è convinto Gianni Silvestrini,<br />
direttore scientifico del Kyoto<br />
club che sulla questione nucleare<br />
in Italia ha idee precise: “<strong>Il</strong> governo<br />
era già nelle sabbie mobili<br />
prima della tragedia giapponese,<br />
basti pensare che in due anni e mezzo<br />
non è riusc<strong>it</strong>o neanche a creare<br />
l’Agenzia per la sicurezza nucleare<br />
(solo a gennaio è stato completato<br />
l’organigramma dirigenziale,<br />
ndr). L’impressione è che gli avvenimenti<br />
nipponici faranno suonare<br />
defin<strong>it</strong>ivamente le campane a<br />
morto sui progetti del governo<br />
<strong>it</strong>aliano”.<br />
“<br />
In effetti nel 1987 a determinare<br />
l’es<strong>it</strong>o del referendum<br />
anti-nucleare contribuì non<br />
poco l’eco del disastro di Chernobyl,<br />
niente di più facile che l’allarme<br />
atomico in Giappone influenzi<br />
anche l’es<strong>it</strong>o della consultazione<br />
di giugno. Al punto che in queste<br />
ore il ministro Frattini ha tenuto<br />
a ribadire che quanto sta succedendo<br />
in Giappone “non giustifica<br />
una rimessa in discussione del<br />
piano <strong>it</strong>aliano” in quanto in quelle<br />
terre “il rischio sismico è elevatissimo<br />
e le centrali non sono dell’ultima<br />
generazione”. Ribatte Silvestrini:<br />
“Sicuramente le centrali di<br />
ultima generazione sono più sicure<br />
di quelle degli anni Settanta. Detto<br />
questo rilevo che le autor<strong>it</strong>à di<br />
vigilanza sull’energia nucleare di<br />
Francia, Gran Bretagna e Finlandia<br />
in una dichiarazione congiunta hanno<br />
cr<strong>it</strong>icato e chiesto di rivedere<br />
Attual<strong>it</strong>à Nucleare<br />
DOPO LA TRAGEDIA GIAPPONESE CRESCE IL FRONTE NO NUKE<br />
Gianni<br />
Silvestrini<br />
non ha<br />
dubbi:<br />
<strong>Il</strong> governo<br />
era già<br />
impantanato<br />
prima della<br />
tragedia<br />
nipponica.<br />
Ora bisogna<br />
puntare su<br />
un piano<br />
per le<br />
rinnovabili<br />
“<strong>Il</strong> r<strong>it</strong>orno all’atomo<br />
è rischioso e inutile”<br />
i sistemi di sicurezza dei reattori<br />
nucleari di terza generazione,<br />
quelli che dovrebbero essere costru<strong>it</strong>i<br />
anche in Italia. Dunque<br />
neanche quelli più moderni sono<br />
sicuri al 100% e tali da escludere<br />
incidenti gravi. Questa certezza si<br />
potrà avere, se si trova<br />
’’<br />
la tecnologia, solo coi<br />
reattori di quarta generazione<br />
per i quali si sta ancora lavorando<br />
e i cui prototipi si avranno<br />
solo nel 2030 (l’operativ<strong>it</strong>à si<br />
avrebbe nel 2040)”.<br />
Resta il fatto che l’Italia dipende per<br />
l’85% dall’estero quanto a rifornimento<br />
energetico, se non è il nucleare<br />
bisognerà escog<strong>it</strong>are comunque<br />
un piano alternativo. “Si dovrebbe<br />
- prosegue Silvestrini - prende-<br />
19<br />
re esempio dalla Germania che ha<br />
accelerato il piano di approvvigionamento<br />
dalle fonti rinnovabili e<br />
punta ad avere per il 2050 almeno<br />
l’80% di energia verde. Ciò significa<br />
che il nucleare, da sempre<br />
considerato una tecnologia di<br />
transizione, sarà completamente<br />
superato, probabilmente entro il<br />
2021, e il carbone drasticamente<br />
ridotto”. E l’Italia può puntare su<br />
obiettivi simili? “C’è un dato molto<br />
interessante da non sottovalutare:<br />
nel 2010 la potenza installata<br />
dalle rinnovabili, eolico, biomasse<br />
e fotovoltaico, ha prodotto<br />
energia potenziale per oltre 10 miliardi<br />
di kilowattora, ossia una<br />
quant<strong>it</strong>à analoga a quella che si produce<br />
in un reattore nucleare”.