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Il Salvagente n° 11 - Modenacinquestelle.it

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8 L’ opinione<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 17-24 marzo 20<strong>11</strong><br />

Pa rliamone<br />

Forse il principe Klemens von<br />

Metternich sta godendo il suo<br />

postumo trionfo e se la ride<br />

nell’aldilà con il conte Dietrichstein,<br />

al quale mandò nel 1847<br />

la lettera con la famosa e controversa<br />

frase “L’Italia è un’espressione<br />

geografica”.<br />

A 150 anni dall’un<strong>it</strong>à, il nostro paese<br />

si presenta al mondo e alla storia<br />

più diviso che mai, in profonda<br />

crisi ist<strong>it</strong>uzionale, senza un ruolo<br />

internazionale, con il volto volgarmente<br />

imbellettato del suo primo<br />

ministro, immortalato dai t<strong>it</strong>oli<br />

della stampa mondiale per le<br />

sue prodezze erotiche. Eppure<br />

ogni giorno decine di milioni di<br />

<strong>it</strong>aliani vanno a lavorare in fabbrica,<br />

nelle univers<strong>it</strong>à, nel commercio,<br />

nelle arti, con risultati che<br />

vengono riconosciuti e celebrati.<br />

Ci siamo risollevati da un confl<strong>it</strong>to<br />

mondiale che ci aveva visti sconf<strong>it</strong>ti<br />

e con le c<strong>it</strong>tà distrutte, trasformando<br />

un paese agricolo nella sesta<br />

potenza industriale.<br />

Questo paese si è un<strong>it</strong>o davanti a<br />

un terrorismo rosso e nero di inaud<strong>it</strong>a<br />

violenza, con centinaia di<br />

morti tra magistrati, forze dell’ordine,<br />

giornalisti e gente comune,<br />

e lo ha sconf<strong>it</strong>to senza cadere nell’autor<strong>it</strong>arismo.<br />

Siamo riusc<strong>it</strong>i ad<br />

agganciare la moneta unica e a superare<br />

più volte disastrose crisi fi-<br />

nanziarie internazionali meglio di<br />

altri più celebrati sistemi economici.<br />

Abbiamo eccellenze in ogni<br />

settore, dalle Ferrari che nei decenni<br />

hanno fatto mangiare polvere<br />

alle potenti auto inglesi, tedesche<br />

e giapponesi, agli<br />

“<br />

edifici eleganti e ard<strong>it</strong>i<br />

di Renzo Piano che arricchiscono<br />

New York, Berlino, Parigi;<br />

dai laboratori sulle nanotecnologie<br />

dell’Univers<strong>it</strong>à di Lecce<br />

ai vini straordinari di Montalcino;<br />

dal dominio della moda internazionale<br />

alla straordinaria forza del<br />

volontariato sociale. In ampi terr<strong>it</strong>ori<br />

del paese si gode un tenore<br />

di v<strong>it</strong>a tra i più alti del mondo e<br />

tra i più vivibili, tant’è che star del<br />

cinema, ricchi e potenti di tutto<br />

il mondo vengono a vivere, a spo-<br />

Offriamo al<br />

mondo<br />

divisioni e<br />

scandali.<br />

Dilaga la<br />

mafia e la<br />

corruzione.<br />

Eppure il<br />

nostro paese<br />

è pieno di<br />

eccellenze e<br />

modelli da<br />

esportare.<br />

Tocca agli<br />

<strong>it</strong>aliani<br />

riprendersi il<br />

futuro<br />

Antonio Longo<br />

Presidente Movimento difesa del c<strong>it</strong>tadino<br />

Possiamo tornare a gridare<br />

“L’Italia s’è desta!”<br />

sarsi, a fare le vacanze da noi.<br />

Poi abbiamo gli scandali di Pompei<br />

che crolla, di una burocrazia sorda<br />

e complicata, di una criminal<strong>it</strong>à<br />

organizzata che taglieggia intere<br />

aree dello Stivale (non più del solo<br />

Sud, come giustamente aveva denunciato<br />

Saviano e con buona pace<br />

di Maroni e dei leghisti), di fameliche<br />

cricche e consorterie che si spartiscono<br />

gli appalti e gli appartamenti<br />

pubblici.<br />

Ma il futuro è nelle nostre mani. Orson<br />

Welles diceva: “L’Italia conta<br />

50 milioni di attori. I peggiori stanno<br />

sul palcoscenico”. Forse profeticamente<br />

pensava all’Italia di oggi.<br />

Cambiamo questi attori che oggi<br />

dominano la scena e<br />

’’<br />

potremo tornare a gridare<br />

“L’Italia s’è desta!”.

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