Il Salvagente n° 11 - Modenacinquestelle.it

Il Salvagente 17-24 marzo 2011
maggiore del debito stesso. Noi chiediamo che l’amministratore
debba sì intervenire, ma entro 4 mesi dall’approvazione
del bilancio annuale”.
Altro punto controverso, la polizza assicurativa a garanzia
dei beni gestiti. “Il principio è giusto, la formula
sbagliata”, continua Membri. “Il costo della polizza rischia
di essere insopportabile per molti amministratori, per
questo noi proponiamo la creazione di un fondo di solidarietà
associativo, che le associazioni di categoria definiscono
per i propri associati. Una soluzione meno onerosa
e più fattibile per tutti”.
È sul registro degli amministratori che le posizioni
dell’Anaci si distanziano di più da quelle dei proprietari.
Gli uni a favore di una maggiore professionalizzazione della
categoria, gli altri contrari. Cosi Membri: “In parte siamo
soddisfatti perché il registro dà una prima regolamentazione
alla professione, peccato che ancora nel 2011 non
si preveda una minima competenza iniziale per potersi iscrivere.
Chiunque può farlo, basta che sia in possesso dei diritti
civili. Non arriviamo a chiedere un albo (lo avevamo
DIRITTI SU PARTI
COMUNI O DI PROPRIETÀ
Il condomino può rinunciare all’utilizzo
dell’impianto centralizzato
di riscaldamento se dal suo distacco
non derivano aggravi di spesa per
gli altri condomini. In tal caso resta
tenuto a concorrere alle sole spese
di manutenzione straordinaria dell’impianto
e per la sua conservazione
e messa a norma. Nell’immobile
sono vietate opere e modifiche o variazioni
della destinazione d’uso, benché
consentite dalle norme di edilizia,
se ne derivi danno alle parti comuni
o individuali o notevole diminuzione
di valore, o pregiudizio alla
stabilità, alla sicurezza o al decoro
architettonico dell’edificio.
DirittiCondominio
chiesto tanti anni
fa), però vorremmo
che chi si appresta
a fare una professione
così complessa
che richiede tante
competenze diverse, contabili, giuridiche, tecniche, abbia
almeno l’obbligo di frequentare un corso di formazione,
una sorta di praticantato. Lo diciamo a tutela della professione
e anche degli amministrati”.
ESECUZIONE
DELLE DELIBERE
È compito dell’amministratore
rendere operative le delibere
approvate dall’assemblea. Se
questo non accade ciascun
condomino ha il diritto di diffidarlo.
A questo punto, dopo
30 giorni dalla diffida, se la delibera
resta ancora inapplicata,
ciascun condomino può
sostituirsi all’amministratore e
applicarla. Entro il termine dei
30 giorni, comunque, l’amministratore
può opporsi per
iscritto, ma, contro questa opposizione,
il condomino potrà
rivolgersi al tribunale, che
provvederà in via d’urgenza, dopo
aver sentito le parti.
SICUREZZA
DEGLI ALLOGGI
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Nelle parti comuni e negli alloggi
privati non possono essere realizzati
o mantenuti impianti che non
rispettano la normativa sulla sicurezza
degli edifici. L’amministratore,
nel caso sussista il fondato sospetto
che difettino le condizioni
di sicurezza, può chiedere l’accesso
agli impianti: non solo nelle parti
comuni del condominio ma anche
all’interno delle singole abitazioni.
Il sopralluogo va fatto alla presenza
dell’inquilino, del condomino
o di una persona di loro fiducia.
Se viene negato l’amministratore
può chiedere l’intervento di un giudice.
Se i sospetti si rivelano infondati,
chi ha chiesto le verifiche paga
le spese.