Il Salvagente n° 11 - Modenacinquestelle.it

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Cinque cavalli feriti, uno morto. È
il tragico bilancio delle prove e delle
semifinali del Palio dei cavalli senza
fantino di Ronciglione (Viterbo).
Ma non si è trattato di uno dei tanti
palii italiani con incidenti. Qui abbiamo
assistito a una scientifica violazione
dell’Ordinanza del ministero
della Salute che regola la materia,
confermata da una avventata sentenza
del Tar, avvenuta di fronte alle
forze dell’ordine - compresi i carabinieri
Nas del ministero della Salute
- che hanno preferito annotare i risultati
che evitare la tragedia, annunciata,
bloccando una corsa avvenuta
per di più sotto la pioggia che rendeva
ancora più viscido il percorso di
ciottoli lisci.
Tutto è stato documentato con immagini
fotografiche e video (potete
vederli su www.lav.it). Fondamentali
sono stati quelli realizzati da
volontari animalisti che
ringrazio di cuore, depositati
alla Procura
della Repubblica
di Viterbo
affinché il
sindaco e il comitatoorganizzatore
con la Pro
Loco vengano perseguiti
ai sensi degli artico-
Animalieanimali.it
Un cavallo morto, cinque
feriti a Ronciglione
Licia Colò
li 544 bis e ter del codice penale. Anche
per aver disatteso i pareri tecnici che
avrebbero obbligato qualunque persona
responsabile ad adempiere
quantomeno alle minime regole
previste dalle normative.
Tiffany, il cavallo morto appartenente
alla scuderia Montecavallo, ha subìto
la recisione della giugulare cadendo,
è rimasto a terra agonizzante
per diversi minuti scosso dalle convulsioni,
prima di essere portato via.
Non ci sarà mai nulla in grado di restituirgli
la vita, finita per una
scommessa giocata proprio da chi
è il massimo responsabile della tutela
della salute, degli animali e dell’ordine
nel proprio territorio… Si è
davvero toccato il fondo in una città
che dichiara amore per i cavalli
e che ha voluto questo disgustoso
spettacolo come espressione di cultura
e tradizione. I responsabili devono
coprirsi di vergogna e pagare
penalmente per l’uccisione di quella
vittima innocente.
Ma ora c’è un’altra cosa da fare. Mi
rivolgo al Consiglio regionale del Lazio,
alla giunta e alla presidente Polverini:
tre consiglieri, Rodolfo Gigli (Udc),
Francesco Battistoni (Pdl) e Giuseppe
Parroncini (Pd) hanno avanzato la proposta
di legge per riconoscere questo
ed altri palii come patrimonio storico
e quindi, solo sulla carta, esentarli
dall’applicazione del codice penale.
Se questa proposta sarà approvata,
gli altri futuri morti e feriti avranno
ulteriori nomi e cognomi.
Il Salvagente 17-24 marzo 2011
CONDANNA A RAVENNA
L’allevatore-veterinario Giorgio Guberti, titolare
degli allevamenti “Pointer nel vento”è stato
condannato dal Tribunale di Ravenna per maltrattamento
di animali: un anno e sei mesi di
reclusione, confisca dei cani maltrattati e interdizione
dell’attività di allevamento per tre anni,
la pena comminata. Riconosciuto il danno
subito dalle associazioni animaliste costituitesi
parte civile, che avevano chiesto un risarcimento
simbolico di 1 euro. Il trattamento imposto
ai cani allevati, considerato normale nel
mondo venatorio, violava il codice penale. Va
sottolineata la decisione di operare il fondamentale
sequestro preventivo dei 176 cani avvenuto
nel dicembre 2008.
REGOLE BLOCCATE A TORINO
Il Consiglio comunale di Torino ha bocciato il
regolamento per la tutela degli animali. Il Pd
ha dichiarato di non voler approvare la delibera
a causa di un emendamento sui circhi, causando
quindi la bocciatura del provvedimento
per pochi voti. L’emendamento presentato
prevedeva - come già deciso da altri Comuni
grandi e piccoli - il divieto di attendamento per
i circhi con al seguito specie esotiche come elefanti,
grandi felini, ma anche orsi, giraffe, e altri
animali per cui la detenzione forzata e l’esibizione
di fronte a un pubblico, rappresenta grande
stress. L’emendamento era stato votato da
Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista,
Pdl, Lega Nord, Moderati.