Il Salvagente n° 11 - Modenacinquestelle.it

Il Salvagente 17-24 marzo 2011
Giulio Meneghello
di spugna agli incentivi
per il fotovoltaico che
Uncolpo
lascia un futuro incerto.
È quello dato dal decreto che recepisce
la direttiva europea 28 del
2009, approvato il 3 marzo. Avrebbe
dovuto, secondo la direttiva, delineare
gli strumenti per raggiungere
l’obiettivo nazionale per le rinnovabili
al 2020. Ma lo scopo del
suo autore principale, il ministro dello
Sviluppo economico Paolo
Romani, è stato espressamente diverso:
diminuire il peso degli incentivi
sulla bolletta “eliminando l’effetto
delle speculazioni finanziare
che hanno approfittato del settore”.
Insomma non tanto spronare lo sviluppo
delle energie pulite, quanto
imbrigliarlo e frenarlo.
ConsumiEnergia
Brutta aria sul
FOTOVOLTAICO
Incentivi a rischio
Se ne sono accorti gli imprenditori
di fonti come l’eolico e le biomasse,
che si sono visti ridurre retroattivamente
gli incentivi, tramite un
taglio del 22% del prezzo di ritiro
dei certificati verdi, e che dal 2013
vedranno ridisegnati i meccanismi
incentivanti in maniera non ancora
ben specificata.
Ma il colpo più duro è andato al
fotovoltaico. Il decreto segna infatti
la morte prematura del terzo conto
energia, l’incentivo rinnovato solo
lo scorso agosto con un decreto
dello stesso ministero in cui si specificava
che sarebbe restato in vigore
per 3 anni. Dall’1 giugno finirà
e ci saranno nuovi incentivi di cui
ancora non si sa nulla, tranne che
saranno ridotti e decisi entro fine
Dopo
la riduzione
degli aiuti
decisa a sorpresa
dal
governo,
tutto il settore
nergia
rinnovabile
precipita
nell’incertezza
31
aprile. Verrà inoltre stabilito un tetto
annuale alle installazioni incentivabili
e solo chi riuscirà a farsi autorizzare
e connettere l’impianto prima
che venga raggiunto il tetto di
megawatt (non ancora fissato) nel
paese avrà diritto al premio.
Da inizio marzo dunque nessuna
banca finanzia più l’investimento dei
pannelli fotovoltaici, visto che non si
sa ancora l’entità dei futuri incentivi
ne le modalità per accedervi. Se ne
riparlerà a maggio e allora si vedrà
se conviene ancora. Si dovrà poi capire
come essere sicuri di non restare
tagliati fuori dal tetto di potenza
incentivabile, facendo anche i conti
con i tempi lunghi della procedura
burocratica. E chi ha già iniziato i lavori
e la trafila per l’impianto?
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