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FORLIMPOPOLI Catturato Cosimo Damiano Serra, responsab<strong>il</strong>e dell’omicidio di Salvatore Andricciola<br />
<strong>il</strong> barista freddato a colpi di pistola da un sicario dietro al bancone del bar in via Saffi <strong>il</strong> 27 ottobre del 1991<br />
Arrestato ventidue anni dopo l’esecuzione<br />
Dopo 22 anni è stato<br />
catturato uno dei responsab<strong>il</strong>idell’omicidio<br />
di Salvatore Andricciola,<br />
<strong>il</strong> barista di Forlimpopoli<br />
freddato a colpi di pistola da<br />
un sicario dietro al bancone del<br />
bar in via Saffi <strong>il</strong> 27 ottobre del<br />
1991. Cosimo Damiano Serra,<br />
che all’epoca aveva 22 anni, ora<br />
è stato arrestato. L’uomo, originario<br />
della Puglia, ma al servizio<br />
delle cosche calabresi, fin dai<br />
primi del 2000 era riparato in<br />
Lussemburgo, dove si era sposato,<br />
aveva avuto due figlie e lavorava<br />
saltuariamente come muratore.<br />
Ed è qui che è stato raggiunto,<br />
lo scorso 13 marzo, da un<br />
mandato di arresto internazionale<br />
richiesto dalla Dda della<br />
Procura di Bologna: lunedì è arrivato<br />
a Roma e per lui si sono aperte<br />
immediatamente le porte<br />
di Rebibbia. Ora dovrà rispondere<br />
dell’uccisione del barista Salvatore<br />
Andricciola, 35 anni, originario<br />
di Lamezia Terme. Questi<br />
era arrivato a Forlimpopoli per<br />
sfuggire alle faide che coinvolgevano<br />
la sua famiglia. Inut<strong>il</strong>mente,<br />
però: <strong>il</strong> 27 ottobre del 1991 un<br />
k<strong>il</strong>ler, Stefano Speciale, entrò nel<br />
locale e lo trucidò con cinque<br />
colpi di pistola. Oltre a questo<br />
delitto, Serra è coinvolto in un<br />
altra esecuzione che risale al 4<br />
gennaio 1992, quando a Lamezia<br />
Terme, vennero uccisi <strong>il</strong> sovrintendente<br />
della Polizia Salvatore<br />
Aversa, ormai prossimo alla<br />
pensione (aveva all’epoca 61 an-<br />
MERCOLEDÌ<br />
1. MAGGIO 2013<br />
Arrestato Cosimo Damiano Serra è stato catturato dalla polizia<br />
ni) e la moglie. Quest’ultima, in<br />
particolare, Lucia Precenzano, in<br />
un primo momento riuscì a<br />
scappare, ma fu inseguita e uccisa<br />
a colpi d’arma da fuoco. Anche<br />
in questo caso tra gli esecutori<br />
materiali c’era Speciale. Do-<br />
po anni Speciale e Chirico si sono<br />
pentiti, diventando collaboratori<br />
di giustizia, e hanno confessato<br />
gli omicidi di Andricciola<br />
e Aversa. Subito hanno fatto anche<br />
<strong>il</strong> nome di Serra, ma la Dda<br />
ha dovuto svolgere lunghe inda-<br />
gini per trovare i riscontri necessari<br />
ai racconti dei due pentiti.<br />
Serra, d’altronde, era già stato<br />
arrestato per l’uccisione del sovrintendente<br />
della Polizia e condannato<br />
a 18 anni in primo grado,<br />
ma fu assolto in appello. In<br />
entrambi i casi non fu Serra a<br />
premere materialmente <strong>il</strong> gr<strong>il</strong>letto,<br />
ma era pienamente coinvolto.<br />
Fu lui, per esempio, a effettuare<br />
numerosi sopralluoghi a Forlimpopoli<br />
con Speciale nei pressi<br />
del bar di Andricciola e accompagnò<br />
in auto <strong>il</strong> k<strong>il</strong>ler <strong>il</strong> giorno<br />
Muratore<br />
in Lussemburgo<br />
padre di due figlie<br />
dell’omicidio, aspettandolo fuori<br />
per agevolare la fuga. Per <strong>il</strong> delitto<br />
di Forlimpopoli, Speciale e’<br />
gia’ stato condannato a 13 anni<br />
(una pena solo in apparenza tenue,<br />
visto che comunque ha goduto<br />
delle attenuanti previste<br />
per i collaboratori di giustizia).<br />
Condannati anche i mandanti: a<br />
cominciare da Francesco<br />
Giampà, detto “O professore”, a<br />
capo di una delle ‘ndrine più potenti<br />
di Lamezia Terme, che con<br />
<strong>il</strong> rito abbreviato ha avuto 30 anni.<br />
Ora Serra dovrà rispondere di<br />
omicidio pluriaggravato e premeditazione:<br />
al momento dell’arresto,<br />
raccontano i testimoni,<br />
si e’ mostrato assolutamente imperturbab<strong>il</strong>e.<br />
FORLì - PROVINCIA 19<br />
MELDOLA<br />
Irst Irccs Il Prefetto in visita<br />
all’IstitutoTumori della Romagna<br />
Si è tenuta ieri mattina la prima visita ufficiale all’Istituto<br />
Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori –<br />
Irst Irccs Di Meldola, del Prefetto Erminia Rosa Cesari. Non<br />
poteva mancare una visita nell’unico Istituto di Ricovero e<br />
Cura a Carattere Scientifico riconosciuto in Romagna, <strong>il</strong> secondo<br />
in regione in campo oncologico. Invitata dal presidente<br />
dell’Irst, Roberto Pinza, <strong>il</strong> Prefetto Cesari ha incontrato<br />
<strong>il</strong> direttore generale Irst, Mario Tubertini, professionisti e<br />
ricercatori e conoscere direttamente le varie attività. C’era<br />
anche <strong>il</strong> sindaco di Meldola Gian Luca Zattini. Sono stati <strong>il</strong>lustrati<br />
<strong>il</strong> valore delle ricerche traslazionali – ovvero rapidamente<br />
trasferib<strong>il</strong>i a beneficio dei pazienti – contro i tumori<br />
svolte in Irst, e le innovative terapie. Il Prefetto ha espresso<br />
<strong>il</strong> proprio apprezzamento per le attività scientifiche e di ricerca<br />
che si svolgono all’interno dell’Istituto e che fanno<br />
certamente di Meldola un punto di eccellenza anche nei<br />
rapporti internazionali che l’Istituto stesso intrattiene.<br />
Il Prefetto con <strong>il</strong> presidente dell’Irst Roberto Pinza