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Piano Provinciale Valutazione di Incidenza Ambientale per la Gestione dei Rifiuti Urbani 2010-2019 reflui. Le tipologie impiantistiche sono diverse e vanno dalle più semplici aie pavimentate, dotate o meno di insufflazione forzata, alle trincee, ai tunnel o alle biocelle. I principali potenziali impatti connessi con la presenza di un impianto di compostaggio, ad esclusione di impianti per la sola frazione verde, possono essere i seguenti: - emissioni odorose; - emissioni di polveri; - traffico; - rumore, connesso con la presenza di attrezzature quali trituratori, mulini, vagli; - infiltrazione di acque di dilavamento nel suolo; - contaminazione di corpi idrici superficiali; - formazioni di esalazioni contenenti microrganismi potenzialmente patogeni; - alterazione del paesaggio. Tra tutti questi impatti, il principale è quello olfattivo, che è determinato sia dalla emissione di composti maleodoranti (in genere composti organici e inorganici dello zolfo, composti aromatici, terpeni, acetone, fenoli e toluene) provenienti dai materiali che vengono avviati al trattamento che dalla formazione di tali composti nel corso del processo. La formazione di tali sostanze è connessa principalmente al crearsi di condizioni di anaerobiosi nel materiale posto in trattamento; tali condizioni dovrebbero tuttavia essere anomale in un processo di compostaggio correttamente condotto. La minimizzazione dell’impatto olfattivo viene raggiunta attraverso la realizzazione di impianti chiusi, dotati di sistemi di aspirazione delle arie e di sistemi di abbattimento degli odori (biofiltro o scrubber). Per quanto riguarda gli altri tipi di impatti, i presidi utilizzati riguardano principalmente la realizzazione di pavimentazioni dotate di impianti di raccolta e depurazione delle acque di dilavamento. Amministrazione Provinciale di Padova - pag. 31 -
Piano Provinciale Valutazione di Incidenza Ambientale per la Gestione dei Rifiuti Urbani 2010-2019 4.3.1.2 Impianti di digestione anaerobica La digestione anaerobica è un sistema di trattamento della sostanza organica effettuata in assenza di ossigeno, finalizzato alla produzione di biogas e di una frazione organica parzialmente stabilizzata (digestato) che deve poi essere stabilizzata in ambiente aerobico (compostaggio). Si tratta di un processo biologico di stabilizzazione di matrici organiche putrescibili condotto, all’interno di reattori controllati in assenza di ossigeno, in tre fasi distinte: - una prima fase di idrolisi dei substrati complessi accompagnata da acidificazione con formazione di acidi grassi volatili, chetoni ed alcoli; - una seconda fase acetogenica, in cui, a partire dagli acidi grassi, si ha la formazione di acido acetico, acido formico, biossido di carbonio ed idrogeno molecolare; - una terza fase in cui, a partire dai prodotti della fase precedente, si osserva la metanizzazione, cioè la formazione di metano a partire dall’acido acetico o attraverso la riduzione del biossido di carbonio utilizzando l’idrogeno come co-substrato. Lo scopo del processo è quello di ottenere una stabilizzazione del rifiuto con conseguente riduzione del rapporto C/N e contemporaneamente un recupero energetico del biogas (formato essenzialmente da CO2 e CH4 e in misura minore da H2S) prodottosi a seguito della degradazione biologica della sostanza organica in condizione di anaerobiosi. I processi di digestione anaerobica possono richiedere dei pre-trattamenti e dei posttrattamenti. I principali pretrattamenti sono la concentrazione/diluizione, la grigliatura, la desabbiatura, la disoleazione, l’omogenizzazione, la correzione del pH, la termostazione, l’additivazione. Oltre al biogas si ottiene poi un effluente, che può essere distinto in un effluente idrico e in un fango, che possono subire dei post-trattamenti: l’effluente idrico può richiedere processi quali chiari-flocculazione, aerazione, disinfezione, degasazione, accumulo, mentre il fango può richiedere operazioni di ispessimento, lisciviazione, disidratazione, disinfezione, accumulo e confezionamento. I principali potenziali impatti connessi con il processo di digestione anaerobica sono i seguenti: Amministrazione Provinciale di Padova - pag. 32 -
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