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Più zampe Come evitare problemi al cane con l’arrivo delle alte temperature Dotto.ssa Emma Caputo 82 Sono molti i fattori necessari perché si verifichi un colpo di calore o che possano contribuire ad esso. Un requisito essenziale è l’alta temperatura ambientale o l’attività fisica prolungata nelle ore più calde della giornata o, ancora, rimanere chiusi in ambienti caldi e poco arieggiati come auto o ceste da trasporto. La sindrome può verificarsi anche in cani tenuti a catena all’aperto, in questi casi l’eccitazione e il movimento possono contribuire al colpo di calore. Un altro fattore è l’umidità elevata poiché l’evaporazione di acqua dalla cavità orale e nasale è ridotta. Ricordiamo, inoltre, la mancanza di acqua fresca; la razza: alcune sono predisposte per la conformazione del muso (brachicefali) vedi boxer, bull dog inglesi, pechinesi, carlini, ecc.; l’obesità: il grasso è un buon isolante; patologie cardiache o respiratorie e, non meno importante, ridotta tolleranza al calore dovuta all’età giovane o avanzata. Noi tutti sappiamo che la traspirazione o sudorazione permette di effettuare scambi di temperatura corporea con l’esterno impedendo che essa aumenti troppo rapidamente o eccessivamente, d’altra parte gli ambienti areati impedi- scono gli innalzamenti repentini. Il cane, con la bocca, oltre che respirare, traspira. In condizione di caldo e umidità eccessiva il cane comincerà ad ansimare sempre più velocemente per potersi raffreddare, ma se non c’è un adeguato ricambio d’aria (come succede in auto o in una cesta da trasporto) arriverà a respirare aria già respirata e quindi ricca di anidride carbonica e povera di ossigeno. Temperatura alta più alcalosi respiratoria sono il risultato di questa situazione e il cane rischia la sincope. I sintomi sono: sguardo ebete, arti allargati, respiro rapido, spesso tremori e addirittura convulsioni. La temperatura arriva anche a 42° C, il soggetto vomita ed entra in uno stato di shock che può essere irreversibile. Bisogna agire rapidamente cercando di abbassare la temperatura con bagni in acqua che verrà progressivamente raffreddata e tenendo il soggetto in un luogo ventilato e, naturalmente, portare l’animale, più rapidamente possibile, dal veterinario. Attenzione ai colpi di calore
Più zampe Come comunicare correttamente con il proprio cane di Chiara Pennisi 84 Cosa si intende per Leadership? “Il mio cane non mi ascolta” è forse la frase più sentita da un educatore cinofilo al primo incontro con un nuovo cliente. Bisognerebbe rispondere con un’altra domanda: sai comunicare con lui, sei capace di comprenderlo davvero? Avere l’abilità di comunicare con il cane non è cosa scontata, soprattutto riuscire a farlo con rapidità, tempismo e sensibilità. Conoscere e rispettare la gerarchia dei bisogni del cane; educarlo in modo che la sua mente sia sempre più elastica e libera; proporgli attività per lui interessanti: questa in pillole è la ricetta capace di creare una vera leadership. Tutto questo sicuramente può migliorare la qualità della vita che si fa insieme. Come deve comportarsi un leader? Si dovrebbero innanzitutto abbandonare falsi concetti che in cinofilia hanno per troppo tempo avuto credito. Per essere leader non c’è bisogno di urla, prepotenze, strattonate e via dicendo. Chi vorrebbe un capo autoritario, egoista, punitivo e con cui non si riesce “a parlare”? In natura gli animali sociali hanno la tendenza a seguire gli individui at- Lo stage sul buon leader Il 16 luglio da Tutti Pazzi per Fido “Un buon leader non aggredisce mai i membri della sua famiglia; stabilisce delle regole di convivenza, spiega al cane le regole serenamente e con positività, insegna al proprio cane le abilità che gli servono per vivere bene, tutela il proprio cane dalle esperienze negative, affronta i piccoli e grandi problemi con positività ottimismo e buon umore, il tutto condito da grandi, grandissime dosi d'amore” Stage presso il Centro Cinofilo “Tutti Pazzi per Fido” sabato 16 luglio alle 16.00 “Come raggiungere la corretta Leadership uomo-cane”. Info: cell. 320.56.60.135. Una corretta Leadership torno ai quali sembra accadere qualcosa di interessante e che siano in grado di dare un senso di sicurezza, non di insicurezza e paure. Allontaniamoci dal vecchio concetto di dominanza-sottomissione ed avviciniamoci ad un più sano concetto di Leadership; la leadership non viene imposta ma costruita rispettando e soddisfacendo i bisogni del cane. To Lead significa guidare, dirigere, il leader quindi è colui che nel branco si fa carico di prendere le decisioni e di guidare le scelte. Solo diventando un punto di riferimento ci guadagneremo il rispetto, quindi la “vera obbedienza” (non quella per timore) e non ultima in importanza la serenità del nostro amico! Il leader è calmo, sicuro e non aggressivo. E’ lui che prende l’iniziativa, che difende il resto del branco, i capi nel mondo naturale non sono dei tiranni, non perdono le staffe perché non hanno la situazione sotto controllo. I leader insegnano, proteggono, guidano, distribuiscono il cibo, decidono ed impongono le loro decisioni, ma mai, usano la violenza all’interno della loro famiglia. E’ per questo motivo, e credeteci davvero, che il cane non capisce e non può capire la violenza fisica o verbale a scopo educativo. Per lui una forma di violenza equivale ad una aggressione, non ad una indicazione su come fare qualcosa. E’ fondamentale essere il leader del proprio cane ma un leader deve essere buono e sicuro proprio come quello di un branco di lupi. Qual è allora la differenza tra capobranco e leader? La famosa storia “capobranco” in realtà sapete come funziona? Noi siamo un branco misto, uomo e cane e questo il nostro cane lo sa, non ci potrà mai vedere come vedrebbe veramente un capobranco di un branco solo di cani, è a noi che aiuta la leggenda del capobranco perché più siamo capaci di comportarci come farebbe lui più siamo leggibili e credibili agli occhi del nostro cane. Non agitarsi nervosamente nei momenti di emergenza o in caso di novità, mantenere sempre la calma per trasmettere sicurezza, non cercare la sfida, essere propositivi e capaci di portare il branco a nuove esperienza positive. Buona Leadership a tutti!
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