Dalla malattia di Alzheimer al Mild Cognitive Impairment: il ... - Padis
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<strong>di</strong>missioni, dei risultati <strong>di</strong> an<strong>al</strong>isi portati in visione <strong>al</strong>la prima visita, nonché le copie dei test <strong>di</strong><br />
screening somministrati, la relazione fin<strong>al</strong>e neurologica (cfr. cap. 5) e la documentazione rela-<br />
tiva <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>utazione neuropsicologica (cfr. cap. 6).<br />
Il Centro Disturbi della Memoria de<strong>di</strong>ca <strong>al</strong>le prime visite neurologiche (cfr. par. 5.1) un po-<br />
meriggio a settimana, <strong>il</strong> martedì, durante <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e possono essere fissati anche appuntamenti<br />
per visite <strong>di</strong> controllo (cfr. par. 5.6) a pazienti già seguiti o inquadrati. Nel programma pome-<br />
ri<strong>di</strong>ano, sintetizzato da un prospetto prestampato (“schema degli appuntamenti”) in base <strong>al</strong>le<br />
prenotazioni, sono <strong>di</strong> solito previste do<strong>di</strong>ci visite <strong>di</strong>stribuite a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> venti minuti l‟una<br />
d<strong>al</strong>l‟<strong>al</strong>tra a partire d<strong>al</strong>le 14,20. Per lo sm<strong>al</strong>timento delle visite, i me<strong>di</strong>ci si <strong>di</strong>slocano in due o<br />
tre <strong>di</strong>versi ambulatori.<br />
La psicologa è in ambulatorio per quattro giorni a settimana (lunedì, mercoledì, venerdì, saba-<br />
to) per la v<strong>al</strong>utazione neuropsicologica, ossia la somministrazione <strong>di</strong> una batteria completa <strong>di</strong><br />
test psicometrici. Gli appuntamenti dei pazienti con lei vengono fissati dai neurologi che ri-<br />
portano <strong>il</strong> nominativo della persona ed un suo recapito telefonico in un‟apposita agenda desti-<br />
nata solo a questo. In seguito, la psicologa prende visione del c<strong>al</strong>endario delle visite e può rin-<br />
tracciare i pazienti se c‟è necessità <strong>di</strong> spostare l‟incontro. La psicologa, nei suoi orari <strong>di</strong> ambu-<br />
latorio, non somministra la batteria <strong>di</strong> test solo agli utenti del Centro, ma anche a degenti <strong>di</strong><br />
vari reparti ai qu<strong>al</strong>i venga prescritta durante <strong>il</strong> ricovero: in questo caso, l‟appuntamento viene<br />
fissato telefonicamente da membri del person<strong>al</strong>e <strong>di</strong> reparto quando la dottoressa è già in am-<br />
bulatorio.<br />
Io ho assistito a: prime visite neurologiche; visite neurologiche <strong>di</strong> controllo; v<strong>al</strong>utazioni neu-<br />
ropsicologiche.<br />
In tutti i casi sedevo <strong>di</strong>etro la scrivania accanto <strong>al</strong> me<strong>di</strong>co che conduceva la visita ed indossa-<br />
vo un camice bianco che mi fu fornito da uno speci<strong>al</strong>izzando neurologo su sollecitazione della<br />
Responsab<strong>il</strong>e del Centro. Lo studente ed io coprimmo la targhetta identificativa cucita sul ta-<br />
schino con un lembo <strong>di</strong> nastro adesivo bianco, in modo che non fossero visib<strong>il</strong>i i dati riportati,<br />
relativi ad una ex dottoressa dell‟osped<strong>al</strong>e.<br />
Durante le visite neurologiche stendevo note a mano su un taccuino, mentre quando assistevo<br />
<strong>al</strong>le v<strong>al</strong>utazioni neuropsicologiche portavo <strong>il</strong> mio PC portat<strong>il</strong>e e stendevo <strong>il</strong> <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> campo <strong>di</strong>-<br />
rettamente su un f<strong>il</strong>e: operai questa scelta dopo poco l‟avvio della ricerca per velocizzarmi,<br />
perché mi ero resa conto che lo scambio incessante battute, scan<strong>di</strong>to pressoché esclusivamente<br />
d<strong>al</strong> ritmo inc<strong>al</strong>zante delle domande e risposte relative <strong>al</strong>le prove dei test, non poteva essere ri-<br />
portato in modo sufficientemente rigoroso ed estemporaneo scrivendo a mano.<br />
Che un ricercatore in antropologia indossi un camice bianco dentro un osped<strong>al</strong>e o <strong>al</strong>tra zona<br />
clinica è un‟opzione metodologica su cui <strong>il</strong> <strong>di</strong>battito dell‟etnografia dell‟osped<strong>al</strong>e si è soffer-<br />
mato an<strong>al</strong>izzandone sia gli aspetti vantaggiosi sia quelli più insi<strong>di</strong>osi sul piano procedur<strong>al</strong>e e<br />
teorico. Fra i benefici che può trarne l‟etnografo è concordemente annoverata l‟opportunità <strong>di</strong><br />
rifuggire <strong>al</strong>l‟ambiguità che potrebbe emanare una figura che si sottrae <strong>al</strong>l‟incasellamento fra i<br />
ruoli istituzion<strong>al</strong>i form<strong>al</strong>izzati in ambiente osped<strong>al</strong>iero – le varie compagini <strong>di</strong> professionisti<br />
sanitari e i degenti – garantita da un potente simbolo polisemico che, fra le <strong>al</strong>tre cose, evoca<br />
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