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glia è attestata duemilacinquecento anni fa con il<br />
termine làganon, lenzuolini <strong>di</strong> pasta larghi e piatti,<br />
tagliati a strisce sottili. Vocabolo che troviamo<br />
pari pari (làgane: pasta fresca dalla forma irregolare<br />
da consumare sia in brodo sia con sugo, il più<br />
tra<strong>di</strong>zionale dei quali è a base <strong>di</strong> carne <strong>di</strong> capra)<br />
ancor oggi nelle aree infl uenzate dalla cultura greca<br />
della Calabria e della Puglia. Ma anche Apicio<br />
ed Orazio cantano le lo<strong>di</strong> della pasta: l’uno nel<br />
De Coquinaria prevede che le sfoglie <strong>di</strong> lagane<br />
siano alternate a carne, pesce, uova e con<strong>di</strong>te con<br />
olio d’oliva e pepe (parenti lontane delle lasagne,<br />
quin<strong>di</strong>); l’altro nelle Satire non vede l’ora <strong>di</strong> accomodarsi<br />
accanto alla propria scodella <strong>di</strong> porri,<br />
ceci e lagane. In attesa che la pasta si potesse con<strong>di</strong>re<br />
con il pomodoro, 1800 anni più tar<strong>di</strong>…<br />
Se per la buona riuscita <strong>di</strong> un prosciutto il segreto<br />
risiede nella stagionatura, per la pasta questo<br />
segreto è da cercarsi nei<br />
meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> essiccazione<br />
e nella porosità della<br />
superfi cie. Per questo<br />
ultimo aspetto ci viene<br />
in aiuto il vecchio caro<br />
mattarello: la pasta tirata<br />
a mano assorbe più<br />
acqua una volta nella<br />
pentola, e nel piatto<br />
richiama a sé più con<strong>di</strong>mento,<br />
che si attarda<br />
sulle minuscole rughe e<br />
penetra tra le microscopiche<br />
fessure. Per quanto<br />
riguarda l’essicazione<br />
furono invece gli Arabi a<br />
intuire i benefi ci pratici<br />
della conservazione, in<br />
assenza <strong>di</strong> acqua per preparare alimenti freschi<br />
ogni giorno. Concetto molto ben descritto dal geografo<br />
Al Idrisi nel 1154 nel suo Libro per chi si<br />
<strong>di</strong>letta <strong>di</strong> girare il mondo, scritto per Ruggero<br />
II <strong>di</strong> Sicilia: l’esposizione al sole è necessaria per<br />
la pasta prima <strong>di</strong> affrontare anche viaggi verso<br />
destinazioni lontane senza deteriorarsi. Sfatata<br />
quin<strong>di</strong> la leggenda che vorrebbe Marco Polo, <strong>di</strong><br />
ritorno dalla Cina nel 1295, colui che introdusse<br />
la pasta in Occidente. Tanto che tra le meraviglie<br />
del mondo descritte nel Milione, cita le lasagne<br />
<strong>di</strong>cendole buone quanto quelle che ho mangiato<br />
tante volte in Italia. Dal Me<strong>di</strong>oevo la pasta inizia<br />
ad essere defi nita con il nome <strong>di</strong> maccheroni,<br />
dal siculo maccari, schiacciare, l’energica azione<br />
<strong>di</strong> pressione che richiede la semola <strong>di</strong> grano duro<br />
per essere impastata. Nel XVIII secolo i maccheroni<br />
erano a tal punto simbolo <strong>di</strong> raffi natezza da<br />
dare il nome a uno dei più esclusivi club lon<strong>di</strong>nesi,<br />
il Macaroni Club, i cui appartenenti si <strong>di</strong>stinguevano<br />
nell’alta società del tempo.<br />
22 <strong>Affari</strong> <strong>di</strong> <strong>Gola</strong> novembre <strong>2011</strong><br />
IL TOUR GASTRONOMICO<br />
Tre locali<br />
dove togliersi lo sfizio<br />
Proprio perché in cucina l’estro italiano si esprime al<br />
meglio, le tra<strong>di</strong>zionali ricette per preparare paste ripiene<br />
hanno subito trasformazioni, anche sostanziali. Come<br />
all’Antica Osteria dei Camelì <strong>di</strong> Ambivere (telefono<br />
035908000) dove Camillo Rota racconta con meritata<br />
enfasi la genesi degli sfoglioni <strong>di</strong> scamorza affumicata e<br />
zucchine (nella foto), uno dei piatti simbolo del locale<br />
e da anni presente nel menù. Il ripieno si prepara con<br />
cipolle rosolate nel burro a cui si aggiungono fette sottili<br />
<strong>di</strong> zucchine, opportunamente speziate, che <strong>di</strong>venteranno<br />
croccanti. Su <strong>di</strong> esse si accomoda la scamorza affumicata,<br />
fatta a cubetti e spellata. A seguire, la mortadella a<br />
piccoli cubetti per dare gusto e sapore ai profumi già intensi.<br />
La mattina successiva si prepara la sfoglia, anzi gli<br />
sfoglioni, facendone un cerchio e piegandolo su se stesso.<br />
Poiché si vuole che il gusto della farcia sia protagonista<br />
del piatto, al burro sciolto in un pentolino si aggiungono<br />
sottili strisce <strong>di</strong> bucce <strong>di</strong> zucchine. Giganteschi,<br />
gli sfoglioni vengono serviti due a due, a ricreare quel<br />
cerchio primigenio. Anche a Breno, dove si cucinano i<br />
caicc, il numero <strong>di</strong> questi che entra nel piatto è necessariamente<br />
contenuto, vista la <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> ciascuno.<br />
Alla Trattoria Cà Bianca (telefono 0364320059) Grazia<br />
Ducoli ha rinver<strong>di</strong>to la tra<strong>di</strong>zione tirando una pasta spessa<br />
e riempiendola <strong>di</strong> salame, arrosto <strong>di</strong> maiale, mortadella,<br />
formaggio Silter, noci, biete, pangrattato e amaretti.<br />
Amalgamati tra <strong>di</strong> loro e lasciati riposare per qualche ora<br />
gli ingre<strong>di</strong>enti, se ne fanno sfere che farciscono la pasta,<br />
cucita a mano. Con<strong>di</strong>ti con tanto burro fritto e salvia,<br />
sono serviti con della polenta accanto! In una tra<strong>di</strong>zionale<br />
osteria <strong>di</strong> paese, con vini in mescita e tavoli consunti<br />
dalle giocate a briscola all’ingresso, Dell’Alba, in<br />
località Vho <strong>di</strong> Piadena (telefono 037598539) si possono<br />
assaggiare invece i tortelli <strong>di</strong> zucca al pomodoro, una<br />
fusione <strong>di</strong> profumi e sapori che caratterizzano questa<br />
terra <strong>di</strong> frontiera tra Mantova e Cremona. La farcia, che<br />
va preparata il giorno prima <strong>di</strong> essere utilizzata nella pasta,<br />
oltre alla zucca <strong>di</strong> varietà delica, prevede l’utilizzo <strong>di</strong><br />
uova, mostarda <strong>di</strong> mele campanine, formaggio grattugiato,<br />
amaretti e noce moscata. I tortelli vengono poi serviti<br />
con un sugo <strong>di</strong> pomodoro, dopo che avere soffritto nel<br />
burro della cipolla o dello scalogno.