Carne, voglia d'eccellenza - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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<strong>24</strong><br />
QUALITALY<br />
IN PRIMO PIANO + FUORI PORTA<br />
<strong>Carne</strong>, il consumo<br />
è in calo: una disaffezione che rischia<br />
di mettere fuori uso i nostri<br />
canini, iniziata da circa un decennio<br />
con le carni rosse, a seguito delle<br />
epidemie da mucca pazza, e proseguite<br />
con le carni bianche per i<br />
polli alla diossina. Parallelamente a<br />
OTTOBRE-NOVEMBRE-2012<br />
• www.ilgastronomade.com - Vittorio Castellani, in arte • CHEF KUMALÈ<br />
Non solo tagli pregiati in tavola: si risparmia e il gusto ci guadagna<br />
I PIACERI DELLA CARNE,<br />
basta il buon senso<br />
Non mancano gli estimatori di un buon<br />
bollito, bell’esempio di piatto gustoso realizzato<br />
con tagli cosiddetti “poveri”.<br />
questa tendenza si è assistito ad una<br />
new wave veggie, salutista, d’ispirazione<br />
animalista e naturista che ha a<br />
sua volta disincentivato il consumo<br />
di proteine animali.<br />
Come spesso succede, si tende a reagire<br />
a un problema adottando scelte<br />
estreme, come la messa al bando o<br />
la drastica riduzione del consumo di<br />
carni. Mentre è bene ricordare che<br />
una dieta equilibrata deve sì prevedere<br />
il consumo di vegetali, frutta e<br />
verdura, legumi, pani e farine integrali<br />
e pesce, ma non deve criminalizzare<br />
il consumo di carne. Va solo<br />
evitato l’abuso, dando via libera a<br />
carni provenienti da allevamenti<br />
controllati e sicuri.<br />
Se parliamo con Silvio Brarda, premiato<br />
artigiano macellaio di Cavour<br />
(To), scopriamo che in macelleria si<br />
vende oramai solo la parte più nobile<br />
del posteriore bovino, che equivale<br />
ad un 30% dell’animale. Una<br />
tendenza ben diversa da quella in<br />
auge nella cultura contadina di un<br />
tempo che predicava che dell’animale<br />
“non si butta via niente” e<br />
che vedeva anche nella gastronomia<br />
del quinto-quarto una buona<br />
pratica ecologica e in grado di farci<br />
risparmiare.<br />
L’invito è quindi a consumare anche<br />
i tagli più a buon mercato, indispensabili<br />
per preparare, per esempio, un<br />
buon bollito piemontese o un piatto<br />
di trippa alla orentina.<br />
Quando parliamo di qualità poi è<br />
bene sapere che la carne dell’animale<br />
ha gusto se la bestia viene allevata<br />
bene, senza stress, possibilmente<br />
non reclusa a vita nelle stalle in<br />
pochi metri quadrati, gon ata con<br />
estrogeni e anabolizzanti, ma allevata<br />
a terra con la possibilità di brucare<br />
erbe e ori e non solo mangimi.<br />
Diciamo sì allora al consumo di carni,<br />
ma in modo moderato, utilizzando<br />
tutti i tagli per farci risparmiare<br />
e soprattutto scegliendo prodotti a<br />
liera certi cata, a garanzia del benessere<br />
dell’animale.