Carne, voglia d'eccellenza - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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qualitaly<br />
sul territorio + D istribuZ ione<br />
Manuel Murgia<br />
Gruppo AlimentAre SArdo SpA<br />
Sede legale: Zona industriale Predda<br />
Niedda - 07100 Sassari<br />
Tel. 0792679004<br />
Fax 079262197<br />
Fatturato: 18 milioni<br />
n° addetti: 30<br />
Zone commercialmente servite:<br />
Sardegna e sud Corsica<br />
www.alimentare.it<br />
Carlo Livi<br />
mArkAl SpA<br />
Sede: via Orsucci Vieri, 21<br />
51011 Borgo Buggiano (Pt)<br />
Commerciale Tel. 057230306-7<br />
Fax 0572 30941<br />
Amministrazione Tel. 057230312<br />
Fax 0572319343<br />
Fatturato: 14 milioni di euro<br />
n° addetti: 30<br />
Zone commercialmente servite:<br />
tutta la Toscana<br />
www.markal.it<br />
ottobre-novembre-2012<br />
la mancanza di una politica di marchio penalizza notevolmente il set-<br />
tore italiano anche secondo i rilievi del rapporto ismea 2011 tanto che<br />
laddove, come nel comparto avicolo per esempio, si è lavorato ad una<br />
strategia di marketing i risultati sono sempre stati positivi. «quando si<br />
parla di qualità della carne non bisogna mai dimenticare il fattore soggettivo<br />
, cioè il gusto personale - dice roberto Capecchi amministratore<br />
di Capecchi -. nella stessa italia si registrano diversi tipi di preferenze, ad<br />
esempio, per quel che riguarda il bovino, nel lazio si preferisce una vacca<br />
(naturalmente ben preparata alla macellazione) mentre in altre regione<br />
amano il vitellone. Gli stessi francesi che in un certo senso hanno creato<br />
il bovino da carne consumano moltissimo la carne di vacca». Paese che<br />
vai piatti che trovi, anche perché le ricette regionali sono tante e per<br />
ciascuna esiste un tipo di taglio particolarmente adatto. e in tema di cultura<br />
del territorio molti sono gli chef che scelgono di riscoprire antiche<br />
ricette regionali. «a guardare l’altra faccia della medaglia chi sceglie di<br />
mantenere livelli di qualità punta alla riscoperta di antiche ricette che<br />
valorizzano i tagli meno pregiati - continua Zanobi -. il che però richiede<br />
alla ristorazione un maggiore impegno nella ricettazione perché ad esempi<br />
i quarti anteriori devono essere ben lavorati per risultare accattivanti<br />
come una entrecote o un filetto al pepe verde».<br />
Non solo tagli pregiati<br />
«in italia dalla fine degli anni ‘70 i consumi di carne hanno subito un<br />
grosso incremento e ci siamo abituati a mangiare parti pregiate e che<br />
sono anche più facili da cucinare - dice italo nebiolo - sia per la casalinga<br />
che per il ristoratore. Del pollo si consumano i petti mentre per il<br />
consumo di altre parti ci si affida a semi preparati già impanati e ricettati,<br />
che consentono alla produzione di utilizzare e mettere facilmente<br />
in commercio le altre parti dell’animale». eh sì, perché un pollo ha solo<br />
due cosce e un bovino solo due quarti posteriori, un suino due prosciutti<br />
e tutto il resto non può venire buttato. «Credo infine - aggiunge Carlo<br />
livi - che gli operatori possano giocare un ruolo importante nel far conoscere<br />
e valorizzare il prodotto italiano, e nel mantenere e sviluppare<br />
questo settore creando progetti a lungo termine grazie connessioni tra i<br />
produttori e gli chef. Garantire un sistema di vendita adeguato permette<br />
ad allevatore e macellatore la possibilità di avere i giusti margini».