Valore e misura invariabile in Ricardo e Sraffa
Valore e misura invariabile in Ricardo e Sraffa
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lavoro e mezzi di produzione che serve il grano, allora, al variare della<br />
distribuzione, non solo Y tenderà a restare costante; esso sarà anche noto<br />
(con approssimazione); poiché la sterl<strong>in</strong>a ed X tenderanno a scambiarsi<br />
proporzionalmente alle quantità di lavoro direttamente e <strong>in</strong>direttamente<br />
<strong>in</strong>corporate. La (2,7), di conseguenza, può essere scritta come di seguito<br />
n<br />
<br />
j1<br />
f<br />
j<br />
n<br />
<br />
j1<br />
w, r<br />
p q Y<br />
j<br />
j<br />
~ , con f e q date per tutte le j (2,11)<br />
j j<br />
con w, Y ~ e p j espressi <strong>in</strong> sterl<strong>in</strong>e e dove il simbolo Y ~ <strong>in</strong>dica una costante (al<br />
variare della distribuzione) nota con approssimazione.<br />
Dato w (espresso <strong>in</strong> sterl<strong>in</strong>e), la (2,11) restituisce il valore approssimato di r.<br />
Nota la coppia w-r (con r approssimato), <strong>Ricardo</strong> può calcolare (con<br />
approssimazione) il prezzo di ciascuna delle merci della nazione. 32<br />
______________<br />
Sopra <strong>in</strong> questo paragrafo, abbiamo visto la logica essenziale della<br />
procedura con cui <strong>Ricardo</strong> calcola r. A tale procedura, per i motivi che ora<br />
vedremo, egli preferisce però la seguente variante. (Pr<strong>in</strong>cipi, pp 48-51.)<br />
Sulla base della sola conoscenza del livello monetario di w, non siamo <strong>in</strong><br />
grado di dire se il lavoro sia ben o mal remunerato; occorre evidentemente<br />
considerare il rapporto w/Y (con w ed Y espressi <strong>in</strong> sterl<strong>in</strong>e). Per questo<br />
motivo, nella sezione VII (l'ultima) del capitolo primo della terza edizione<br />
dei Pr<strong>in</strong>cipi, egli propone una variante alla procedura che abbiamo appena<br />
descritto, sopra <strong>in</strong> questo paragrafo. La logica di tale variante, <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi,<br />
consiste semplicemente nel moltiplicare tutti i membri della (2,11) per Y ~<br />
1 .<br />
A tali condizioni, si ottiene la seguente: 33<br />
n<br />
<br />
j1<br />
n<br />
w p j<br />
f j<br />
~ , r<br />
<br />
~ q j 1,<br />
con f e q date per tutte le j (2,12)<br />
j j<br />
Y j1<br />
Y<br />
con w, Y ~ e p j espressi <strong>in</strong> sterl<strong>in</strong>e.<br />
Nella (2,12), a destra del secondo segno di uguale, compare il numero 1.<br />
Tale numero rappresenta la quantità totale di lavoro <strong>in</strong>corporata direttamente<br />
e <strong>in</strong>direttamente <strong>in</strong> X (la massa di merci prodotta dalla nazione). Cioè, il<br />
32 Poiché egli esprime i prezzi <strong>in</strong> funzione delle sole w ed r.<br />
33 Per la precisione, <strong>Ricardo</strong>, nello svolgere questo genere di ragionamenti, considera anche le rendite. Per semplicità<br />
abbiamo omesso questa complicazione. (Pr<strong>in</strong>cipi, p.50)<br />
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