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Bilancio di Sostenibilità 2011 - Indesit

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<strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> Sostenibilità <strong>2011</strong> – Lettera del Presidente<br />

Lettera del Presidente<br />

Signori Azionisti,<br />

il <strong>2011</strong> è stato un anno ancora <strong>di</strong>fficile per l’economia, l’industria, il settore e la nostra Impresa da<br />

cui però <strong>Indesit</strong> è uscita con una red<strong>di</strong>tività sui migliori livelli del settore e fiducia immutata sulle<br />

prospettive future.<br />

Per l’economia Europea l’anno era iniziato bene, con la stessa Grecia che nel primo trimestre riportava<br />

un PIL in progresso dello 0,8%, ma col passare dei mesi le cose sono cambiate profondamente e<br />

nell’ultimo trimestre dell’anno solo 3 paesi dell’eurozona hanno potuto registrare un PIL positivo<br />

(Slovacchia +0,9%, Francia +0,2% e Finlan<strong>di</strong>a +0,1%). In calo in tutti gli altri, persino la Germania (–0,2%).<br />

Soprattutto l’anno si è chiuso con la consapevolezza che la crisi del debito si è spostata a un livello<br />

più alto e soprattutto più pericoloso per la tenuta dell’intero sistema, perché anche gli Stati possono<br />

<strong>di</strong>ventare insolventi. Sono venute insomma a galla le fragilità dell’Euro e dell’Europa. Ma anche fuori<br />

dall’Europa, dove le cose vanno certamente meglio, alcune economie emergenti hanno leggermente<br />

rallentato (In<strong>di</strong>a, Cina, Brasile), colpite dalla crisi dei consumi <strong>di</strong> alcuni Paesi europei.<br />

La crisi ha con<strong>di</strong>zionato pesantemente anche il nostro settore e molti mercati in cui la nostra azienda<br />

opera, spingendoli a livelli molto bassi e, in alcuni casi, verso crolli drammatici. Le nostre previsioni <strong>di</strong><br />

inizio anno, sulle quali avevamo <strong>di</strong>segnato i programmi sono state completamente stravolte.<br />

Siamo tuttavia riusciti nel non facile compito <strong>di</strong> non <strong>di</strong>sperdere energie e risorse. Abbiamo ripensato<br />

i nostri piani in funzione della crisi. Abbiamo cercato ogni strada possibile per rafforzare il Gruppo,<br />

riuscendo a chiudere positivamente l’anno con una red<strong>di</strong>tività sui migliori livelli del settore e la<br />

posizione patrimoniale e finanziaria solida, sostanzialmente in linea con l’anno precedente.<br />

Il <strong>2011</strong> è stato però un anno positivo anche per altri aspetti: nei 12 mesi <strong>Indesit</strong> Company ha investito<br />

70 milioni <strong>di</strong> euro in nuovi prodotti e 71 milioni in comunicazione; sono stati lanciati 350 nuovi<br />

prodotti, ne sono stati venduti oltre 13 milioni ed è stata migliorata <strong>di</strong> un ulteriore 15% la qualità;<br />

abbiamo registrato il 30% <strong>di</strong> brevetti in più, migliorato ancora la sicurezza delle nostre se<strong>di</strong> (35 siti<br />

certificati OHSAS 18001), con straor<strong>di</strong>nari risultati in termini <strong>di</strong> riduzione del numero degli infortuni e<br />

della gravità, e ridotto ulteriormente i consumi <strong>di</strong> acqua (–10%) ed energia (–6%) e la produzione <strong>di</strong><br />

rifiuti (–1%). Sono state fatte 250.000 ore <strong>di</strong> formazione ai 13.000 <strong>di</strong>pendenti coinvolti.<br />

Con l’avvio del consorzio HomeLab abbiamo stretto importanti partnership sul fronte della ricerca e<br />

innovazione domotica, creando le con<strong>di</strong>zioni per raccogliere le opportunità che l’automazione della<br />

casa potrà dare ai prodotti (consumi, usabilità, smart grid, <strong>di</strong>agnostica, ecc.) e più in generale favorendo<br />

la ricerca e definizione <strong>di</strong> standard e protocolli aperti che potranno accelerare lo sviluppo del mercato<br />

domotico.<br />

L’anno appena passato è stato molto importante anche per la crescita, in Italia e in Polonia, del Progetto<br />

Jonathan che <strong>Indesit</strong> sostiene ormai da 13 anni, con l’obiettivo <strong>di</strong> contribuire a reintegrare nella collettività<br />

ragazzi con problemi sociali e penali anche gravi attraverso la ricerca <strong>di</strong> strumenti innovativi.<br />

Il 2012 si presenta ancora come un anno <strong>di</strong>fficoltoso, in particolare nell’area Euro, in un quadro <strong>di</strong><br />

forte volatilità dei mercati, ma continueremo a operare affinché il Gruppo consoli<strong>di</strong> i propri vantaggi<br />

competitivi.<br />

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