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Marzo - Sardinews

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Credito<br />

Un documento dell’istituto sassarese sul 2011, margine di interesse sale del 7,9 per cento<br />

Banco di Sardegna: il bilancio nell’anno nero<br />

Sale l’utile consolidato, sofferenze in crescita<br />

Il consiglio di amministrazione del Banco<br />

di Sardegna ha approvato il bilancio<br />

consolidato del gruppo al 31 dicembre<br />

2011. Il margine d’interesse si è attestato<br />

a 343,2 milioni di euro, in crescita del<br />

7,9 per cento rispetto al 2010; il margine<br />

d’intermediazione a 479,1 milioni, in aumento<br />

del 7,4. L’utile consolidato al lordo<br />

delle imposte è salito a 60,8 (+86,7)<br />

e l’utile netto consolidato a 29,1 milioni,<br />

contro i 12,3 milioni del 2010: +136,2.<br />

Impieghi con clientela ordinaria, al netto<br />

delle operazioni a termine, a 10.186<br />

milioni, in aumento dello 0,5 rispetto ai<br />

10.136 milioni di fine dicembre 2010.<br />

Raccolta diretta da clientela a 10.470 milioni<br />

(-1,3 per cento). Il cda ha deciso di<br />

proporre la distribuzione di un dividendi<br />

di 0,18 euro per ogni azione di risparmio,<br />

0,30 euro per ogni azione privilegiata e<br />

0,12 euro per ogni azione ordinaria. Ma<br />

ecco le parti principali del comunicato<br />

diffuso dal Banco e firmato dal suo presidente<br />

Franco Farina, nella foto.<br />

“Nonostante lo scenario economico ancora<br />

di estrema debolezza, caratterizzato da<br />

una forte instabilità nell’area Euro, i risultati<br />

del 2011 evidenziano una sostanziale<br />

tenuta degli aggregati patrimoniali ed una<br />

redditività in apprezzabile crescita. Il positivo<br />

andamento del margine di<br />

interesse e delle commissioni nette favorisce<br />

un buon progresso dell’utile netto,<br />

grazie anche alla contenuta dinamica dei<br />

costi operativi. Ciò pur in presenza di un<br />

risultato netto delle attività finanziarie penalizzato<br />

dall’andamento dei mercati e disvalutazioni<br />

del portafoglio crediti ancora<br />

elevate”.<br />

Conto economico consolidato 2011<br />

Sotto il profilo reddituale il margine<br />

d’interesse si conferma – scrive il Banco<br />

di Sardegna - la principale voce di<br />

ricavo attestandosi a 343,2milioni,in<br />

crescita del 7,9 rispetto ai 318,1milioni<br />

del 2010.I maggiori ricavi conseguiti,<br />

per25,1milioni,sono ascrivibili a tutti i<br />

comparti e vanno attribuiti interamente<br />

alla risalita dei tassi attivi più marcata<br />

dei passivi e al corrispondente ampliamento<br />

dello spread totale. Il contributo<br />

al margine prodotto dal comparto<br />

clientela ha fatto registrare una crescita<br />

del 2,3 per cento grazie a una dinamica<br />

r.c.<br />

positiva degli interessi attivi di 36 milioni<br />

contro un incremento degli interessi<br />

passivi di 29,3 milioni. Ancora più rilevante<br />

è stato il contributo di redditività<br />

proveniente dalle altre componenti e, in<br />

particolare,dall’interbancario che ha prodotto<br />

uno sbilancio positivo più elevato di<br />

9,7milioni rispetto all’anno precedente e<br />

dal portafoglio titoli che ha registrato un<br />

aumento di 8,9 milioni.<br />

Le commissioni nette si attestano a 139,4<br />

milioni,in crescita del 3,7 per cento rispetto<br />

all’esercizio 2010,trainate principalmente<br />

dai proventi percepiti sui servizi<br />

di incasso e pagamento (+7,1)e da quelli<br />

rivenienti dalla distribuzione di servizi di<br />

terzi (+6,1). Prosegue peraltro la flessione<br />

delle commissioni percepite dal collocamento<br />

di titoli (-6,5) e dalle attività di<br />

banca depositaria (-21,4).<br />

I dividendi e proventi simili incassati<br />

nell’esercizio pervengono a 6,2 milioni, in<br />

calo del 9,9 per cento rispetto al periodo<br />

a raffronto. All’interno della voce assume<br />

una particolare rilevanza il dividendo straordinario<br />

di 5,3 milioni erogato dalla società<br />

del gruppo Em.Ro.popolare.<br />

Il margine d’intermediazione raggiunge<br />

i 479,1milioni, con un incremento del<br />

7,4 per cento pari a 32,9milioni, rispetto<br />

ai 446,2milioni del periodo a raffronto.<br />

I recuperi di spesa, segnatamente per imposta<br />

di bollo, si mantengono stabili sui<br />

25,4 milioni. Così anche le rettifiche di<br />

valore su attività materiali e immateriali<br />

che, in assenza di significative modifiche<br />

delle relative voci patrimoniali, assommano<br />

a 13,2 milioni (-1,4). Gli accantonamenti<br />

netti ai fondi per rischi ed oneri<br />

stanziati nell’esercizio, in prevalenza relativi<br />

alle cause passive e alle revocatorie<br />

fallimentari, si attestano a 8,9 milioni, in<br />

diminuzione del 19,6, pur mantenendo<br />

adeguato il livello di copertura dei rischi.<br />

L’utile dell’operatività corrente al lordo<br />

delle imposte perviene a 60,8 milioni, in<br />

crescita di oltre 28 milioni rispetto al dato<br />

del 2010. Dedotti gli accantonamenti per<br />

le imposte del periodo, pari a 29,8 milioni<br />

(con un tax rate del 49%), e l’utile di<br />

pertinenza di terzi per 1,9 milioni, si perviene<br />

ad un risultato netto di pertinenza<br />

della sub-holding di 29,1 milioni, a raffronto<br />

con i 12,3 milioni del precedente<br />

esercizio (+16,8 milioni).<br />

Gli impieghi netti verso la clientela si<br />

posizionano a 10.186 milioni, con un decremento<br />

del 3 per cento su base annua,<br />

ma in crescita dello 0,5 al netto delle operazioni<br />

di pronti contro termine, presenti<br />

peraltro nel solo esercizio a raffronto. In<br />

particolare, risulta positiva la dinamica<br />

dei mutui (+1), che si conferma il settore<br />

prevalente con un incidenza del 46,3%<br />

e dei conti correnti (+14,6 e un peso del<br />

13,5), compensata dalla riduzione delle<br />

altre operazioni di finanziamento (-29,4);<br />

sostanzialmente stabile il settore del leasing<br />

finanziario, a 1.406,6 milioni (+0,6).<br />

I crediti deteriorati pervengono a valori<br />

netti a 1.182 milioni (+18,8) con rettifiche<br />

di valore specifiche per 778,8 milioni<br />

e un indice di copertura complessivo<br />

del 39,7. Le sofferenze nette assommano<br />

a 472,3 milioni in crescita del 19,8, con<br />

un grado di copertura sempre molto elevato<br />

(58,6), mentre le partite incagliate<br />

pervengono a 529,8 milioni con un indice<br />

di copertura del 16,3. I crediti scaduti<br />

si portano a valori netti a 143,3 milioni<br />

contro i 131,7 milioni dell’esercizio 2010.<br />

18 marzo 2012

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