Terapia_occupazionale_161 - Compagnia di San Paolo
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almeno il 50% dello sforzo necessario, e la non autosufficienza<br />
completa, che richiede un’intensa o completa assistenza poiché il<br />
paziente è in grado <strong>di</strong> compiere meno del 50% dello sforzo richiesto<br />
nell’attività da svolgere.<br />
Nella scala <strong>di</strong> valutazione FIM sono tre le aree prese in considerazione:<br />
l’area motoria è comprensiva della «Cura della persona»<br />
(nutrirsi, rassettarsi, lavarsi, vestirsi dalla vita in su, vestirsi dalla<br />
vita in giù, igiene perineale), della «Mobilità» (trasferimenti: lettose<strong>di</strong>a-carrozzina,<br />
WC, vasca o doccia) e della «Locomozione»<br />
(cammino, carrozzina, scale). L’area sfinterica (controllo sfinterico:<br />
vescica, alvo); l’area cognitiva, comprensiva della «Comunicazione»<br />
(comprensione, espressione) e delle «Capacità relazionali/cognitive»<br />
(rapporto con gli altri, soluzione dei problemi, memoria).<br />
La valutazione dettagliata <strong>di</strong> queste aree permette <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
in modo specifico le <strong>di</strong>fficoltà del paziente, come intervenire e in<br />
quali settori ha ottenuto i miglioramenti. L’obiettivo principale della<br />
FIM è l’identificazione <strong>di</strong> ciò che il paziente è in grado <strong>di</strong> effettuare<br />
realmente nella vita quoti<strong>di</strong>ana e in che misura il trattamento<br />
<strong>di</strong> T.O. consente <strong>di</strong> renderlo capace <strong>di</strong> eseguire le attività funzionali<br />
per la sua autonomia in con<strong>di</strong>zioni abituali. I pazienti emiplegici<br />
presi in esame e ricoverati presso le due strutture hanno seguito<br />
contemporaneamente un programma terapeutico integrato <strong>di</strong> T.O.,<br />
<strong>di</strong> rieducazione neuromotoria e del linguaggio.<br />
Il programma <strong>di</strong> terapia <strong>occupazionale</strong><br />
Un piano <strong>di</strong> trattamento <strong>di</strong> T.O. tiene conto <strong>di</strong> tutta la serie <strong>di</strong><br />
sintomi che si presentano in relazione alla localizzazione della lesione<br />
e che determinano non solo <strong>di</strong>sfunzioni riguardanti la postura<br />
e il movimento, ma anche la capacità <strong>di</strong> percepire l’ambiente e organizzarsi<br />
in modo sequenziale al fine <strong>di</strong> eseguire un atto motorio<br />
finalizzato ed intenzionale. Lo scopo è <strong>di</strong> potenziare, migliorare,<br />
stimolare la capacità <strong>di</strong> autonomia dei pazienti, intesa come abilità<br />
cognitiva, motoria e psichica mirante al sod<strong>di</strong>sfacimento dei bisogni<br />
e degli interessi del soggetto inserito nel proprio contesto sociale.<br />
L’intelligenza e l’abilità cognitiva <strong>di</strong>pendono dall’abilità integrativa<br />
del cervello: i processi integrativi possono essere <strong>di</strong>sturbati<br />
da una lesione del sistema nervoso centrale (SNC), determinando<br />
una caduta delle capacità mnemoniche, <strong>di</strong> orientamento, <strong>di</strong> formulazione<br />
<strong>di</strong> un ragionamento astratto e questi elementi interferiscono<br />
sulla capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento. Quin<strong>di</strong> se un soggetto è incapace