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Terapia_occupazionale_161 - Compagnia di San Paolo

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sferimenti dalla carrozzina. La lunga degenza <strong>di</strong>pende anche dal<br />

fatto che la maggior parte dei pazienti, la cui età me<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> circa 50<br />

anni, non ha più nessun familiare che la possa assistere.<br />

Quando è possibile, si cerca <strong>di</strong> mandare a casa il sabato e la<br />

domenica chi fra i pazienti ha ancora la famiglia, solitamente ogni<br />

quin<strong>di</strong>ci giorni, prolungando il periodo <strong>di</strong> qualche giorno per una<br />

vacanza nel periodo estivo. Ma la maggior parte dei degenti resta<br />

sempre in Istituto.<br />

Programmazione e valutazione<br />

La programmazione dell’attività rivolta ai pazienti ricoverati in<br />

reparto viene effettuata dall’équipe multi<strong>di</strong>sciplinare all’inizio dell’anno.<br />

La programmazione riguarda principalmente le attività <strong>di</strong><br />

gruppo da suggerire ai pazienti, mentre per le terapie in<strong>di</strong>viduali, si<br />

mantiene una certa flessibilità.<br />

Trimestralmente sono previste verifiche, ovvero aggiornamenti<br />

d’équipe, in occasione delle quali si può correggere l’in<strong>di</strong>rizzo dato<br />

al percorso riabilitativo. Alla fine dell’anno, invece, è prevista la<br />

verifica generale, che analizza sia la situazione dei singoli pazienti<br />

che i risultati ottenuti con le attività <strong>di</strong> gruppo. Anche per l’attività<br />

ambulatoriale, pur non essendoci una vera e propria programmazione<br />

generale, sono previsti aggiornamenti d’équipe ogni tre mesi.<br />

Per la valutazione, i terapisti non fanno riferimento a nessuna<br />

scala valutativa: le valutazioni così risultano soggettive e sono affidate<br />

all’esperienza del terapista.<br />

Lavoro <strong>di</strong> gruppo e terapia in<strong>di</strong>viduale<br />

L’attività espressiva è alla base della terapia <strong>di</strong> gruppo. Si usano<br />

varie tecniche <strong>di</strong> lavoro, semplici e gratificanti, opportunamente<br />

graduate, tali da consentire al paziente esperienze <strong>di</strong> successo: attività<br />

manipolative sensoriali (cartapesta, colori a <strong>di</strong>ta, farina, creta),<br />

attività <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione oculo-manuale ed attività espressive dalla<br />

pittura al collage con la carta riciclata. È importante proporre attività<br />

che prevedano l’uso <strong>di</strong> materiali familiari come carta, pennarelli,<br />

colori a tempera e colla, perché, essendo eseguibili in tempi brevi,<br />

offrono rassicurazione e gratificazione imme<strong>di</strong>ata al paziente. Sulla<br />

base <strong>di</strong> tali esperienze positive, i terapisti possono poi proporre anche<br />

attività più elaborate strutturalmente, come i lavori <strong>di</strong> falegnameria<br />

che richiedono un’estensione temporale del progetto prima <strong>di</strong><br />

raggiungere il risultato <strong>di</strong> un prodotto finito.<br />

Un’altra esperienza particolarmente articolata è stata quella del<br />

teatro delle ombre cinesi, sperimentata nel 1998 per la sua doppia

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