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Terapia_occupazionale_161 - Compagnia di San Paolo

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si vorrebbero creare collegamenti telematici <strong>di</strong>retti con le strutture<br />

della ASL, con i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base e con gli altri operatori sanitari.<br />

Molto più <strong>di</strong>ffusa e capillare appare l’informazione sugli ausili. Il<br />

SIVA (Servizio Informazioni Valutazioni Ausili), che fa capo alla<br />

Fondazione Pro Juventute Don Gnocchi <strong>di</strong> Milano, offre un servizio<br />

<strong>di</strong> banca dati sugli ausili che rappresenta un punto <strong>di</strong> riferimento<br />

per molti dei centri considerati nell’indagine.<br />

11. Integrazione con l’ambiente e con i servizi territoriali<br />

L’indagine effettuata non lascia dubbi sulla scarsa integrazione<br />

tra le azioni e gli interventi prodotti dalla T.O. e gli altri servizi socio-sanitari<br />

presenti sul territorio. Ma questa mancata integrazione<br />

non è addebitabile all’inadeguatezza dei servizi <strong>di</strong> T.O., in quanto il<br />

problema riguarda il sistema dei servizi territoriali nel loro complesso.<br />

Nel suo percorso riabilitativo il paziente incontra ed attraversa<br />

<strong>di</strong>versi servizi che non comunicano né si coor<strong>di</strong>nano tra loro: il<br />

me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base ignora la T.O., il centro <strong>di</strong> “primo ricovero” – finita<br />

la fase acuta della malattia – invia il paziente al centro riabilitativo<br />

per la cura terapeutica, il paziente al termine del trattamento fa ritorno<br />

a casa senza che vi siano contatti tra il centro ed i servizi territoriali<br />

che dovrebbero accompagnare l’inserimento.<br />

Tra gli anelli deboli del sistema vi è senza dubbio la figura del<br />

me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base: se si escludono i casi in cui il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base conosce<br />

già la T.O. ed il centro in cui viene praticata, in generale egli<br />

non ha contatti <strong>di</strong>retti con il servizio. Il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base prescrive la<br />

visita specialistica, poi sarà il me<strong>di</strong>co fisiatra a destinarlo alla terapia<br />

<strong>occupazionale</strong> 34 : ciò che manca in questa fase è una funzione <strong>di</strong><br />

orientamento e <strong>di</strong> accompagnamento che potrebbe invece svolgere<br />

il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base.<br />

Anche alle <strong>di</strong>missioni del paziente manca completamente un<br />

raccordo tra il servizio ed il me<strong>di</strong>co che ha in cura il paziente.<br />

Quando si ricerca un contatto <strong>di</strong>retto esso si limita ad una comunicazione<br />

formale ed uni<strong>di</strong>rezionale: dal servizio al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base.<br />

Nel Pio Albergo Trivulzio, alla <strong>di</strong>missione del paziente il servizio<br />

<strong>di</strong> T.O. pre<strong>di</strong>spone una relazione sul trattamento terapeutico effettuato,<br />

che si accompagna alla cartella clinica compilata dal me<strong>di</strong>co<br />

34 Il più delle volte i pazienti vengono segnalati al servizio da altri centri ospedalieri.

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