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Terapia_occupazionale_161 - Compagnia di San Paolo

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<strong>di</strong> potenzialità rimaste finora nascoste, <strong>di</strong> scoperta <strong>di</strong> nuovi spazi <strong>di</strong><br />

azione, <strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> elaborazione creativa dei contenuti<br />

formativi e professionali 4 .<br />

Tale riconoscimento è giunto dopo anni <strong>di</strong> impegno e <strong>di</strong> lavoro<br />

per assicurare la sopravvivenza e la crescita della professione, nonostante<br />

il mancato sostegno e le incomprensioni dell’ambiente<br />

me<strong>di</strong>co e sanitario. Se è stato possibile tenere in vita e sviluppare,<br />

seppur in modo limitato, la T.O., ciò è dovuto al fatto che c’è una<br />

domanda latente che rimane tuttora inevasa e che solo la T.O. è in<br />

grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare: si tratta della capacità <strong>di</strong> intervenire sulle motivazioni<br />

del paziente e non soltanto sui deficit funzionali .<br />

Molti terapisti della riabilitazione sono arrivati alla T.O. proprio<br />

perché alla ricerca <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e <strong>di</strong> trattamenti alternativi in grado<br />

<strong>di</strong> agire efficacemente in questa particolare sfera del trattamento<br />

riabilitativo. Adesso occorre recuperare il ritardo e superare la prolungata<br />

immaturità. Ma perché la T.O. sconta tutto questo ritardo ?<br />

Possiamo addebitare le ragioni a <strong>di</strong>versi fattori, quali la mancanza<br />

<strong>di</strong> scuole <strong>di</strong> formazione, la scarsità <strong>di</strong> risorse destinate al servizio,<br />

la lentezza dei processi legislativi, ma almeno due appaiono più determinanti<br />

delle altre e spesso sono all’origine delle stesse carenze<br />

sopra in<strong>di</strong>cate.<br />

Una <strong>di</strong> queste è il ritardo culturale accumulato nell’ambiente<br />

me<strong>di</strong>co e sanitario italiano che non ha colto la specificità olistica<br />

dell’approccio terapeutico. La T.O. ha tra le sue peculiarità quella<br />

<strong>di</strong> considerare il paziente nella sua globalità, in tutti i suoi aspetti<br />

funzionali, cognitivi, sensoriali e relazionali, mentre le altre figure<br />

della riabilitazione tendono a mirare il loro intervento su una specifica<br />

funzione da riabilitare.<br />

La cultura riabilitativa è stata per molti anni centrata sull’esigenza<br />

<strong>di</strong> intervenire in modo mirato sulla <strong>di</strong>sabilità fisica o psichica<br />

da recuperare. Quando non c’era più nulla da recuperare il paziente<br />

veniva istituzionalizzato e solo in quel caso il terapista <strong>occupazionale</strong><br />

era chiamato ad intervenire intrattenendo il paziente con attività<br />

motorie e <strong>di</strong> animazione più vicine allo scopo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare esigenze<br />

legate alla gestione del tempo libero che a perseguire obiettivi<br />

riabilitativi veri e propri. Per molti anni questo equivoco sulle<br />

4 La terapia <strong>occupazionale</strong> si trova attualmente in Italia nella con<strong>di</strong>zione paragonabile a<br />

quella <strong>di</strong> un giovane adolescente nel <strong>di</strong>fficile passaggio alla maggiore età, con la quale<br />

acquista la piena capacità giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> agire.

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