Ottobre - Sardinews
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che gli individui hanno nella scelta dei servizi<br />
pubblici, con la speranza che più scelta<br />
portasse a un miglioramento generalizzato<br />
dei livelli dei servizi. Ed Miliband è stato<br />
eletto con il contributo determinante dei<br />
sindacati – i parlamentari del partito e gli<br />
iscritti hanno infatti preferito il fratello per<br />
un margine ristretto. Quale peso avranno<br />
i sindacati nelle scelte di Ed Miliband in<br />
questo senso?<br />
Per quanto riguarda l’approccio alle povertà<br />
e le diseguaglianze, Ed Miliband è stato<br />
molto più esplicito. Come già detto, vuole<br />
una politica più attiva nelle riduzioni delle<br />
diseguaglianze economiche. È convinto che<br />
il gap tra i ricchi e i poveri sia troppo largo<br />
nel Paese e questo è un male per la società<br />
intera. Il sistema fiscale deve perciò affrontare<br />
questo problema, non tanto attraverso<br />
la tassazione del reddito ma quella della<br />
ricchezza, sia finanziaria che patrimoniale.<br />
Questo tratto lo distingue nettamente<br />
dal New Labour, che nonostante avesse<br />
fortemente attaccato la povertà, sopratutto<br />
quella dei bambini, era stato alquanto deludente<br />
nel frenare le diseguaglianze crescenti<br />
del periodo Tatcheriano. È rimasta famosa la<br />
non risposta di Blair a un famoso giornalista<br />
della BBC che gli aveva chiesto se le diseguaglianze<br />
economiche dovevano essere ridotte,<br />
così come l’affermazione di Mandelson di<br />
“essere estremamente rilassato nel vedere le<br />
persone al top diventare molto ricche”: non<br />
importa quanto largo sia il gap tra i ricchi e<br />
i poveri, ma è importante ridurre le povertà.<br />
E questo ci porta a considerare il tratto<br />
principale del Blairismo, quello riguardante<br />
la considerazione del centro politico. Da<br />
chi è formato questo centro, chi è l’elettore<br />
mediano, la classe media? È molto probabile<br />
che Ed Miliband abbia un’interpretazione<br />
diversa dal Blairismo su chi sia la classe<br />
media, una interpretazione informata dalla<br />
conoscenza più dettagliata di quelle che<br />
sono le diseguaglianze economiche e quindi<br />
della distanza fra il ceto povero e quello<br />
medio, e tra quello medio e quello ricco.<br />
Ho avuto la fortuna di guidare il team che<br />
ha prodotto il rapporto del National Equality<br />
Panel, messo su dal precedente Governo<br />
Brown e pubblicato nel Gennaio del 2010,<br />
rapporto che offre un analisi comprensiva<br />
delle diseguaglianze economiche nel Regno<br />
Unito. Lì si trova che il reddito mediano del<br />
Paese - quindi il reddito familiare di quella<br />
persona che è nella metà della distribuzione<br />
del reddito (ovvero metà della popolazione<br />
ha un reddito uguale o inferiore al suo e<br />
metà un reddito superiore) – è di circa<br />
£20000. Questo non sembra certamente un<br />
reddito elevato, pensando che il reddito del<br />
10 per cento più ricco della popolazione è<br />
di circa 43000. Quello di un Parlamentare,<br />
non certo una professione molto ambita<br />
di questi tempi, è di 63000, escludendo<br />
il rimborso per varie spese, quello di un<br />
insegnante di scuole elementari di quasi<br />
£34000, quello di un pilota di £74000.<br />
Insomma, molte professioni, che potrebbero<br />
definire la classe media, hanno un<br />
reddito medio abbastanza più elevato del<br />
reddito della metà della popolazione. E<br />
questo perché il gap tra i ricchi e i poveri<br />
è sostanziale e rende la realtà dei numeri<br />
difficile da capire. Infatti, c’è molta disinformazione<br />
su questi fatti: il livello delle<br />
diseguaglianze non è conosciuto sufficientemente<br />
e la maggior parte delle persone,<br />
inclusi molti banchieri della city che hanno<br />
redditi che li collocano nello 0.5 per cento<br />
più ricco della popolazione, pensa di essere<br />
classe media.<br />
Scenario all’italiana<br />
strano assai per gli inglesi<br />
In conclusione, sia il New Labour versione<br />
Blair che la nuova linea di Ed Miliband riconoscono<br />
l’importanza del centro politico, e<br />
il fatto che non si vince presentandosi come<br />
partito di protesta distante dalle esigenze<br />
della classe media. Tuttavia, sembra che le<br />
due posizioni abbiano un’interpretazione<br />
Dalla prima pagina<br />
un po’ differente di cosa effettivamente sia<br />
la classe media. Inoltre, le due posizioni si<br />
relazionano in modo differente con la classe<br />
media. Mentre il New Labour di Blair può<br />
collocarsi nella tradizione pragmatica, di<br />
revisionismo modernizzatore, secondo la<br />
quale bisogna cambiare la posizione politica<br />
per riflettere i cambiamenti della società,<br />
Ed Miliband sembra essere più vicino a un<br />
approccio secondo il quale “non bisogna<br />
accettare il mondo così com’è ma bisogna<br />
avere la responsabilità di cambiare le cose<br />
per il meglio” e il meglio è indicato dalle<br />
proprie convinzioni e valori.<br />
Chi ha ragione? Chi avrà la meglio? Difficile<br />
dirlo. Come detto. La classe media è<br />
abbastanza estesa, e quindi il centro politico<br />
ampio e variegato, rappresenta interessi differenti,<br />
valori a volte differenti, e certamente<br />
diversi livelli di attaccamento a certi valori<br />
fondamentali.<br />
Una coalizione di Governo composta da<br />
due partiti abbastanza differenti, e i cambiamenti<br />
all’interno del Partito laburista<br />
descritti sopra, in alcuni anni potrebbero<br />
risultare in qualcosa non proprio comune<br />
per il sistema e la cultura politica inglese, e<br />
certamente più comune a quelli italiani: le<br />
varie fazioni propriamente più centriste dei<br />
tre partiti principali potrebbero formare un<br />
nuovo movimento politico. Alcuni esponenti<br />
forti del New Labour versione Blair,<br />
seppur rimanendo all’interno del partito,<br />
stanno collaborando attivamente e direttamente<br />
con il Governo attuale, alla guida di<br />
commissioni di inchiesta molto importanti,<br />
sulle pensioni, o la povertà, con il compito<br />
di presentare soluzioni per il governo. Molti<br />
all’interno dei Libdem sono abbastanza<br />
delusi dall’azione del governo stesso del<br />
quale fanno parte.<br />
La situazione politica a Westminster è in una<br />
fase di passaggio, estremamente interessante<br />
ma certo non stabile o in equilibrio. Tutto<br />
mi sembra possibile in anni avvenire, anche<br />
uno scenario all’italiana talmente strano per<br />
la cultura inglese.<br />
Vittoria<br />
la mia parrucchiera<br />
via Castiglione 57 Cagliari - tel. 070487708<br />
ottobre 2010<br />
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