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San Tino paciere tra gli Ulivi - Unico

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CILENTO<br />

16 n°39 26 ottobre 2007<br />

continua da pag. 6<br />

Padre Candido Gallo, testimone di vita e di cultura<br />

Il cappellano del <strong>San</strong> Leonardo è anche scrittore<br />

Quando iniziò a scrivere libri ?<br />

Dopo l’alluvione, scrissi “Salerno ore<br />

1,52”, con quattro edizioni, di cui l’ultima<br />

del 2004, l’unica documentazione<br />

detta<strong>gli</strong>ata di quelle giornate. Verso la<br />

fine de<strong>gli</strong> anni ’50 scrissi pagine a tema<br />

per “Il Mattino”, poi per trent’anni non<br />

ho scritto nulla. Solo dopo la morte di<br />

alcuni confratelli, dal dolore e dall’amore<br />

fraterno fui mosso a scrivere<br />

“Cappuccini del ‘900. 25 frati più una<br />

donna” che sarebbe la terziaria salernitana<br />

consacrata laica Maria Cavicchio,<br />

molto vicina ai nostri frati, anima<br />

mistica. Seguirono “Una vita che loda<br />

il Signore”, “Marcellino frate semplice”,<br />

“Andar per conventi”, uscito due<br />

anni fa e che narra la mia avventura i<br />

quei 12 anni di vita nei conventi salernitano<br />

– lucani. Qui narro la <strong>tra</strong>dizione<br />

religiosa cappuccina, i luoghi, mentre<br />

ne “Le novelle dell’Acquafetente” descrivo<br />

la vita contadina, la morale, i costumi<br />

e le abitudini de<strong>gli</strong> antichi contadini<br />

di Altavilla. Ci sono molti altri<br />

libri, ma vorrei soffermarmi sul penultimo<br />

pubblicato con la giornalista Patrizia<br />

de Mascellis “Gli Ospedali Riuniti<br />

di Salerno: 1183-2000”, una ricerca di<br />

8 secoli di storia, in cui vi è la <strong>tra</strong>duzione<br />

latina, di Riccardo Avallone, della<br />

pergamena di fondazione prima sconosciuta<br />

e di cui vi era solo una <strong>tra</strong>sposizione<br />

dal latino beneventano al latino,<br />

risalente al ‘500 ad opera dell’Ughelli,<br />

certosino toscano che passando per Salerno<br />

annotò questo documento detto<br />

<strong>tra</strong>ttato Daiello-Daiello, cioè <strong>tra</strong> padre<br />

Matteo Daiello, cancelliere di Tancredi<br />

ed il fi<strong>gli</strong>o Nicolò Daiello, vescovo.<br />

auguri...<br />

Nella suggestiva Chiesa Antica di S. Eustachio, in Salerno,<br />

si sono uniti in matrimonio, domenica 7 ottobre, la nos<strong>tra</strong><br />

collaboratrice Rossella Oricchio e Ciro Spagnuolo,<br />

consi<strong>gli</strong>ere comunale di Vietri sul Mare.<br />

I novelli sposi, prima di partire per la “luna di miele”, hanno<br />

salutato parenti e amici nell’incantevole scenario di Villa<br />

Wenner.<br />

Il padre chiese al fi<strong>gli</strong>o la chiesa di S.<br />

Giovanni per creare il primo ospedale<br />

laico e in cambio <strong>gli</strong> diede appartamenti<br />

e la chiesa di <strong>San</strong>ta Maria in Vincolo<br />

<strong>San</strong>ta Trofimena alle Fornelle. La ricerca<br />

ci ha portato a conoscere un dipinto<br />

del XIX sec.,“Gesù Farmacista”<br />

commissionato per il coro della congrega<br />

“Fatebenefratelli” di Vienna, al<br />

pittore Emme Vajda, conservato nel refettorio<br />

del convento a Vienna. Grazie<br />

a contatti con l’ambasciata viennese e<br />

tedesca, ne abbiamo ricevuto una foto<br />

e abbiamo chiesto al pittore salernitano<br />

Gennaro Napoli di riprodurne un dipinto.<br />

Il quadro 1,20 x 70 di altezza verrà<br />

S P O S I<br />

“Nei secoli fedele!” ha giurato Paola Desiderio, nota giornalista<br />

di Capaccio, a Carmelo Buccino, da Sessa Cilento<br />

ed in forza alla Benemerita ad Agropoli il 13 ottobre presso<br />

la chiesa del Getsemani. I parenti e <strong>gli</strong> amici, con una<br />

nutrita rappresentanza di colleghi dei due coniugi, hanno<br />

assistito alla “fatidica” cerimonia del matrimonio e poi si<br />

sono <strong>tra</strong>sferiti appropinguandosi al bel ricevimento tenutosi<br />

presso l’Excelsior. I due sposini, buttati all’aria <strong>gli</strong> strumenti<br />

propri delle loro attività, sono partiti per un lungo<br />

viaggio di nozze. Noi di “<strong>Unico</strong>”, amici e compagni di lavoro<br />

della sposa, auguriamo ad en<strong>tra</strong>mbi un oceano di auguri.<br />

consegnato <strong>tra</strong> qualche<br />

tempo all’Ordine dei Farmacisti<br />

perché venga diffuso<br />

in tutte le farmacie<br />

della regione. L’ultima<br />

mia fatica uscirà prima di<br />

natale “Per le vie dell’ospedale”,<br />

ove racconto<br />

le vicende dell’ospedale<br />

che io conosco dal suo nascere, sono<br />

stato nelle diverse sedi del Ruggi: via<br />

Vernieri, Torre Angellara. Parlo anche<br />

del rapporto arricchente con il malato.<br />

Di cosa si occupa e che approccio ha<br />

con <strong>gli</strong> ammalati di età diverse?<br />

Visito soprattutto i malati del reparto<br />

malattie infettive, rianimazione, unità<br />

coronarica. E’ un approccio difficile<br />

che nasce dall’esperienza. Bisogna conoscere<br />

l’ammalato, en<strong>tra</strong>re nel suo<br />

mondo. La mia “<strong>tra</strong>dizione della terra”<br />

mi ha giovato perché non ho posto distanze:<br />

con semplicità entro nella psicologia<br />

dell’infermo. So dialogare<br />

anche con uomini colti, avendo studiato,<br />

infatti ne “Le novelle dell’Acquafetente”<br />

descrivo la vicinanza con grosse<br />

personalità. Io osservo il malato, lo<br />

consolo, parlo il linguaggio più idoneo<br />

a seconda che sia un giovane o un anziano.<br />

In ospedale sono attivi anche<br />

altri miei confratelli cappuccini, noi abbiamo<br />

arredato la chiesa dell’ospedale,<br />

abbiamo innalzato il monumento a<br />

Padre Pio, scultura di Pierfrancesco<br />

Mastroberti dopo il miracolo di una inferma<br />

dell’ospedale guarita da un male<br />

incurabile, caso che portò alla beatificazione<br />

di Padre Pio. Un’al<strong>tra</strong> nos<strong>tra</strong><br />

creazione è la biblioteca informatica<br />

dell’ospedale attiva da<strong>gli</strong> anni ’90. Il<br />

logo del Ruggi è stato ideato da me.<br />

Che rapporto stabilisce con un giovane<br />

infermo?<br />

Con i giovani mi mostro felice, parlo<br />

il loro linguaggio, studio la moda del<br />

momento e faccio le mi<strong>gli</strong>ori conversazioni:<br />

si parla di scuola, università, interessi<br />

vari. E’ bello vedere gente che,<br />

una volta uscita dall’ospedale, torna nel<br />

tempo a farmi visita, è segno di gratitudine<br />

e verace amicizia.<br />

Il modo di vivere la malattia cambia<br />

a seconda dell’età?<br />

In genere, avvilisce tutti, è naturale<br />

questo, e in quel momento giungo io a<br />

portare speranza. Comunque, ciascuno<br />

lo vive in modo personale. Quando impongo<br />

il Sacramento della Salute, ex<br />

estrema unzione, invito i parenti a pregare<br />

con fede insieme a me. Talvolta si<br />

sono verificate riprese insperate.<br />

Maria Laura Pirone<br />

18 anni<br />

Diventa maggiorenne<br />

Mariacristina<br />

Valletta, fi<strong>gli</strong>a<br />

di Antonio.<br />

A lei <strong>gli</strong> auguri<br />

affettuosi della<br />

sorella Elisa, dei<br />

fratelli Giovanni<br />

e Carmine, Sonia<br />

e Luigi Mucciolo e… dulcis in fundo<br />

del suo ragazzo Fabio.<br />

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