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San Tino paciere tra gli Ulivi - Unico

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n°39 26 ottobre 2007 CULTURA<br />

17<br />

Lettera postuma ad Agostino Ma<strong>gli</strong>ani di Laurino<br />

Fu Ministro delle finanze e del tesoro con Depretis e Crispi<br />

Agostino Ma<strong>gli</strong>ani nacque a Laurino il<br />

26 lu<strong>gli</strong>o del 1824. Morì a Roma il 21<br />

febbraio del 1891.<br />

Fu Ministro delle Finanze e del Tesoro<br />

dal 1877 al 1888 nei vari governi Depretis<br />

e nel primo governo Crispi.<br />

Caro Ministro Ma<strong>gli</strong>ani,<br />

qualche giorno fa, spulciando nella mia<br />

libreria (lo faccio spesso), mi è capitato<br />

<strong>tra</strong> le mani il pregevole volume che<br />

racco<strong>gli</strong>e <strong>gli</strong> atti di un importante convegno<br />

di studio, tenutosi alcuni anni fa,<br />

fortemente voluto e splendidamente organizzato<br />

dal Prof. Diomede Ivone dell’Università<br />

di Salerno.<br />

L’ho riletto con piacere e rinnovato interesse.<br />

La tua opera di economista ed<br />

uomo di governo viene sviscerata da<br />

studiosi di prestigio nazionale ed europeo.<br />

Me ne fece dono, con dedica affettuosa,<br />

Angelo Nicoletti, all’epoca<br />

giovane, bravo ed entusiasta sindaco di<br />

tuo paese, Laurino, che volle rievocarti<br />

e festeggiarti in una giornata di studio,<br />

che vide sfilare alla tribuna uomini<br />

del governo nazionale, regionale,<br />

provinciale e locale. E fu ripercorsa, in<br />

tutti i particolari, la tua brillante carriera,<br />

da<strong>gli</strong> esordi alla Corte dei Borbone<br />

a Napoli all’apice come ministro delle<br />

Finanze e del Tesoro, per ben dieci<br />

anni, nei vari governi Depretis e nel<br />

primo governo Crispi.<br />

Ne<strong>gli</strong> ultimi decenni del secolo scorso<br />

l’Italia ebbe l’impronta della tua guida<br />

con un processo di rinnovamento e di<br />

ammodernamento at<strong>tra</strong>verso un oculato<br />

alleggerimento della pressione fiscale,<br />

un effettivo decen<strong>tra</strong>mento della<br />

grande infrastrutturazione s<strong>tra</strong>dale e ferroviaria<br />

del Paese, su cui pesava ancora<br />

il retaggio di divisioni della recente<br />

Unità. Se ne avvantaggiò anche il Mezzogiorno<br />

d’Italia con la costruzione<br />

della <strong>tra</strong>tta ferroviaria Eboli-ReggioCalabria,<br />

tesa ad eliminare l’emarginazione<br />

delle aree più deboli del Sud. Ci fu<br />

il tentativo di una deviazione per la<br />

Valle del calore, che, però, attese invano<br />

il miracolo della rottura dell’isolamento.<br />

Le cose non sono cambiate gran<br />

che, caro Ministro Ma<strong>gli</strong>ani. E il tuo<br />

paese, che pure vanta pagine di storia<br />

nobile civile e religiosa e che può contare<br />

su di un patrimonio artistico e monumentale<br />

di discreto valore, dal Convento<br />

di <strong>San</strong>t’Antonio, alla Chiesa Collegiata<br />

ed al Palazzo Ducale, non dispone<br />

ancora di una s<strong>tra</strong>da comoda e scorrevole<br />

di accesso, pur trovandosi nel<br />

cuore verde del parco del Cilento, con<br />

alle spalle il Cervati che regala panorami<br />

da ebbrezza dai pianori a duemila<br />

metri e con davanti la vallata solcata dal<br />

sinuoso nastro d’acqua del Calore.<br />

L’unica s<strong>tra</strong>da di accesso resta sempre<br />

quella che utilizzarono <strong>gli</strong> antichi Pestani<br />

per colonizzare le popolazioni dell’interno<br />

ed attivare <strong>tra</strong>ffici e commerci.<br />

Di lì scesero i Padri Lucani, armati<br />

di tutto punto e decisi a darsi uno sbocco<br />

al mare, at<strong>tra</strong>tti dalla pianura ricca<br />

e fertile, su cui Poseidonia esercitava i<br />

suoi domini.<br />

Staccatasi dalla statale 18 all’altezza di<br />

Capaccio Scalo, dopo un breve percorso<br />

in pianura con sullo sfondo la Basilica<br />

del Calpazio con le ve<strong>tra</strong>te accese<br />

ai ba<strong>gli</strong>ori del sole e i resti scheletriti<br />

del Castello testimone muto delle raccapriccianti<br />

storie della Congiura dei Baroni,<br />

si inerpica <strong>tra</strong> vigneti ed uliveti su<br />

su per la Valle del Calore. A chi abbia<br />

L’Associazione dei giovani imprenditori,<br />

in una sua nota, esprime apprezzamento<br />

per una nos<strong>tra</strong> iniziativa. “Un interessante<br />

“viaggio sondaggio” è stato<br />

organizzato dal settimanale <strong>Unico</strong>,<br />

molto seguito nei comprensori a Sud<br />

di Salerno. At<strong>tra</strong>verso l’iniziativa – dice<br />

Assogips - si invita la cittadinanza ad<br />

indicare una triade di nomi per la presidenza<br />

del Parco del Cilento e Vallo di<br />

Diano. Molta gente ha espresso la propria<br />

opinione indicando persone conosciute,<br />

in quanto a lungo sulla scena<br />

politico/istituzionale, ed altre meno<br />

note ma il cui profilo professionale e<br />

morale è di primissimo piano. Il “viaggio<br />

sondaggio” di “<strong>Unico</strong>” indica diversi<br />

nomi <strong>tra</strong> i quali Ciociola, Calandriello,<br />

Cariello, Pellegrino, Ma<strong>gli</strong>occa, Biancamano,<br />

ecc., ma <strong>tra</strong> “i tre uomini al<br />

comando “ vi è un inconsapevole<br />

outsider: Vincenzo Qua<strong>gli</strong>ano Direttore<br />

di AssoG.I.P.S. che si aggiunge<br />

all’ex direttore Domenico Nicoletti<br />

ed allo scrittore Giuseppe Liuccio.<br />

“L’apprezzamento che in questo sondaggio<br />

ci è stato riservato da tutti i ceti<br />

sociali, per noi di AssoG.I.P.S. rappresenta<br />

una conferma ulteriore della<br />

bontà del nostro operato – ha dichiarato<br />

il Vice-Presidente Donato Ciociola<br />

-. L’auspicio e che si tenga conto<br />

delle indicazioni che vengono dal basso<br />

e che anche le associazioni che operano<br />

quotidianamente sul territorio del<br />

Parco possano essere coinvolte sia in<br />

ordine alla nomina dei dirigenti ma, soprattutto,<br />

nelle scelte di lungo termine<br />

vo<strong>gli</strong>a e tempo di percorrerla per intero,<br />

fino alla Sella del Corticato e puntare<br />

su Atena e di lì s<strong>tra</strong>ripare in Basilicata,<br />

toccando Grumentum ed, infine,<br />

Metaponto, non mancheranno le sorprese<br />

lungo un itinerario disseminato di<br />

“frurioi” greci e di “oppida” romane.<br />

Ad ogni tornante uno spettacolo nuovo<br />

con Roccadaspide che minaccia di ruinare<br />

nella vallata con quel<br />

grumo di case abbarbicate al<br />

castello, prestigiosa dimora<br />

dei Filomarino, teatro di fasti<br />

e di congiure, di <strong>tra</strong>volgenti<br />

storie d’amore e di <strong>tra</strong>dimenti<br />

ex<strong>tra</strong>coniugali finiti nel sangue.<br />

Ad una svolta, come per<br />

incanto, Castel <strong>San</strong> Lorenzo,<br />

con la sua colata di case ardite<br />

sul fianco della collina digradante<br />

, rievoca opulenza di<br />

vino generoso, di olio ex<strong>tra</strong>vergine<br />

e di laboriosa in<strong>tra</strong>prendenza<br />

di cooperative e<br />

cantine sociali. Di fronte i<br />

con<strong>tra</strong>fforti de<strong>gli</strong> Alburni con<br />

Castelcivita che ricama arabeschi<br />

di civiltà nel verde pedemontano<br />

e più in là Aquara luminosa<br />

sulla collina-terrazza<br />

nel verde delle campagne coltivate.<br />

Giù, in fondo, il fiume<br />

sacro alla memoria storica<br />

della vallata, il fiume carico di<br />

storia e di leggende scompare<br />

e riappare nel suo percorso sinuoso<br />

<strong>tra</strong> campi di vigne e<br />

gole di intricata vegetazione,<br />

come quella orrida e bellissima<br />

<strong>tra</strong> Felitto e Ma<strong>gli</strong>ano con<br />

la montagna spaccata, che rovescia<br />

sul letto del fiume una<br />

che condizionano il comprensorio del<br />

Parco, dell’intera provincia di Salerno<br />

e delle aree confinanti. Oltre al ringraziamento<br />

per quanti hanno indicato il<br />

mio nome – prosegue Donato Ciociola<br />

- anche alla luce della mia recente<br />

nomina alla Presidenza Nazionale dei<br />

Giovani Unimpresa, ci sia consentito di<br />

sottolineare che il consenso avuto dal<br />

Direttore Vincenzo Qua<strong>gli</strong>ano testimonia<br />

anche l’esigenza di nominare e<br />

coinvolgere operativamente risorse<br />

La mia terra<br />

Al cuore delle grotte<br />

serra segreti antichi<br />

a carezza di mare a disgelare.<br />

Nelle notti di luna il pescatore<br />

ve<strong>gli</strong>a spiando a fremito dell’onda<br />

alici, pane stento, a catturare.<br />

Profuma di ginestre la mia terra<br />

nel vento dei dirupi<br />

argilla di calanchi a ingioiellare.<br />

A MIA TERRA<br />

La mia terra<br />

al cuore delle grotte<br />

serra segreti antichi<br />

a carezza di mare a disgelare.<br />

Nelle notti di luna il pescatore<br />

ve<strong>gli</strong>a spiando a fremito dell’onda<br />

alici, pane stento, a catturare.<br />

Profuma di ginestre la mia terra<br />

nel vento dei dirupi<br />

argilla di calanchi a ingioiellare.<br />

(<strong>tra</strong>tta da: Giuseppe Liuccio<br />

“A TRANSITO DI GIORNO”<br />

Plectica Editrice)<br />

Da Assogips apprezzamenti alla nos<strong>tra</strong> iniziativa per<br />

“sce<strong>gli</strong>ere” il presidente del Parco del Cilento e Diano<br />

umane in rappresentanza dei comprensori<br />

del Vallo di Diano (è nato e risiede<br />

a Sassano), della Piana del Sele e di<br />

altre aree limitrofe che in passato sono<br />

state ampiamente marginalizzate. Un<br />

ringraziamento va ad Oreste Mottola<br />

che sul suo giornale ha innescato una<br />

discussione utile e partecipata in ordine<br />

allo sviluppo economico ed occupazionale<br />

della Provincia di Salerno,<br />

della Regione Campania e dell’intero<br />

Mezzogiorno d’Italia”.<br />

lava di verde intenso di lecci e querce,<br />

ontani e cerri, carpini e lentischi, eriche<br />

e ginestre. Come ai tuoi tempi il territorio<br />

è sempre bello e riserva scariche di<br />

emozione in ogni con<strong>tra</strong>da.<br />

Certo la s<strong>tra</strong>da non è più quella di una<br />

volta, ma resta pur sempre inadeguata<br />

ed insufficiente per i tanti che dalla<br />

costa si inerpicano su verso i paesi dell’interno<br />

a gustare paesaggi incontaminati,<br />

anche se da alcuni mesi possono<br />

contare su di una variante più comoda<br />

e scorrevole, che, a fondo valle, congiunge<br />

Roccadaspide a Villa Littorio,<br />

uscita in parte dal suo isolamento secolare.<br />

La tua terra, che è anche la mia, profuma<br />

sempre di ginestre e macchia mediterranea<br />

e nei mesi di calura il cardo<br />

mos<strong>tra</strong> sempre, all’arido di roccia, il<br />

velluto del fiore spiumato alla scorza<br />

del cilicio.<br />

Sui calanchi c’è ancora la capra, che ardita<br />

bruca l’erba sotto l’occhio minaccioso<br />

del falco pellegrino.<br />

Qui, nonostante il passare del tempo,<br />

non ci sono grandi risorse economiche,<br />

soprattutto, perché manca una progettualità<br />

d’insieme in grado di attivare un<br />

meccanismo di sviluppo, puntando sul<br />

turismo, ma non solo.<br />

E’ un problema di grande attualità per<br />

<strong>gli</strong> amminis<strong>tra</strong>tori che puntano tutto, e<br />

giustamente, sul Parco per rianimare le<br />

attività economiche. Sarebbe la s<strong>tra</strong>da,<br />

o almeno una delle s<strong>tra</strong>de, giuste per far<br />

decollare il territorio. Peccato che manchi<br />

un leader che abbia capacità e carisma<br />

per guidare la rinascita. Ci vorrebbe,<br />

se mi consenti, un altro Agostino<br />

Ma<strong>gli</strong>ani. Ma non c’è. Purtroppo.<br />

Giuseppe Liuccio<br />

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