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Governo dei Contratti ICT - Archivio CNIPA

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G OVERNO DEI C ONTRATTI <strong>ICT</strong><br />

rappresenta anche un importante strumento di gestione del progetto: in esso devono<br />

essere presenti le informazioni utili per organizzare il lavoro, coordinare le risorse, controllare<br />

l’andamento del progetto, osservare con particolare attenzione le attività più critiche<br />

ai fini del conseguimento degli obiettivi prefissati.<br />

La versione iniziale del piano di progetto deve essere prodotta dal Fornitore all’inizio<br />

delle attività progettuali e deve essere formalmente approvata dall’Amministrazione. In<br />

particolare, l’Amministrazione dovrà verificare che esso sia coerente con i propri obiettivi<br />

e che recepisca quanto dichiarato dal Fornitore in fase di offerta. Sovente infatti a livello<br />

di capitolato tecnico, oltre a richiedere in maniera esplicita lo svolgimento di determinate<br />

attività, viene data la facoltà al Fornitore di offrire attività aggiuntive, soluzioni particolari,<br />

anticipo nei tempi di esecuzione di particolari attività. Questi aspetti, che spesso<br />

contribuiscono ad indirizzare l’Amministrazione nella scelta di un’offerta, devono essere<br />

recepiti all’interno del piano di progetto.<br />

Il piano di progetto non è un documento da produrre una tantum ma, al contrario, esso va<br />

mantenuto costantemente aggiornato, in quanto normalmente rappresenta lo strumento con<br />

cui periodicamente il Fornitore e l’Amministrazione verificano lo stato di avanzamento <strong>dei</strong><br />

lavori, e concordano eventuali ripianificazioni e rimodulazioni di attività. La periodicità con<br />

cui il piano di progetto deve essere prodotto dal Fornitore è specificata a livello contrattuale<br />

e di solito dipende da fattori quali la complessità del progetto, la sua dimensione, l’importanza<br />

per l’Amministrazione. Normalmente essa è mensile o bimestrale.<br />

Anche le versioni del piano di progetto successive alla prima devono essere formalmente<br />

consegnate dal Fornitore ed approvate dall’Amministrazione. L’approvazione del piano<br />

da parte dell’Amministrazione potrebbe in alcuni casi rappresentare l’atto formale che<br />

autorizza il Fornitore a fatturare le attività consuntivate nel periodo di riferimento del<br />

piano, ma sarebbe più opportuno realizzare uno specifico documento che dettagli le<br />

milestone raggiunte, le attività realizzate o i servizi erogati e poi, conseguentemente, procedere<br />

alla fatturazione.<br />

Un aspetto spesso trascurato nel piano di progetto è quello relativo al servizio di<br />

garanzia. Se contrattualmente è previsto un periodo di garanzia di 24 mesi come stabilito<br />

dalle nuove Normative europee, questo può essere visto come l’evento conclusivo<br />

del progetto. In questo caso il Fornitore dopo l’accettazione della fornitura dovrà<br />

assicurare, anche nel piano di progetto, la presenza delle risorse necessarie per coprire<br />

il periodo di garanzia. A tutela dell’Amministrazione, è possibile riservare una piccola<br />

percentuale (ad esempio il 5%) dell’ammontare del contratto da corrispondere a<br />

conclusione della garanzia.<br />

Nel capitolo 6 del presente manuale è riportata la struttura tipica del piano di progetto.<br />

48<br />

4.1.2 MISURARE LO STATO AVANZAMENTO LAVORI (SAL)<br />

Come accennato in precedenza, le versioni successive alla prima del piano di progetto<br />

normalmente rappresentano i documenti con cui contrattualmente viene formalizzato lo<br />

stato di avanzamento delle attività.<br />

Dal punto di vista pratico, il Fornitore può utilizzare diversi criteri con cui misurare l’avanzamento<br />

e quindi l’andamento delle attività di natura progettuale. Di seguito si fornisce un<br />

breve cenno a tali criteri, di cui in letteratura è possibile reperire maggiori informazioni.<br />

N. 27 I QUADERNI - Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione - MAGGIO 2006

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