Il Patto per la salute e il ruolo dell'Agenas
Il Patto per la salute e il ruolo dell'Agenas
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<strong>Il</strong> <strong>Patto</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>salute</strong>, un’occasione <strong>per</strong> ri<strong>la</strong>nciare <strong>la</strong> programmazione<br />
(di tipo diagnostico, terapeutico, riab<strong>il</strong>itativo<br />
e assistenziale) ad alto costo, che non sarebbe<br />
etico limitare o addirittura negare;<br />
4. <strong>la</strong> conseguente consapevolezza che, in una<br />
situazione di confermata limitatezza delle<br />
risorse disponib<strong>il</strong>i (resa ancor più stringente<br />
dall’attuale ciclo sfavorevole dello sv<strong>il</strong>uppo<br />
economico del Paese) è necessario mettere<br />
in campo iniziative che consentano di<br />
razionalizzare <strong>il</strong> sistema in modo da mantenere<br />
l’erogazione dei livelli di assistenza fin<br />
qui assicurati nel Paese e, al tempo stesso,<br />
reggere all’impatto delle sfide sul piano assistenziale<br />
che <strong>il</strong> quadro epidemiologico e<br />
demografico sopra richiamato ci pone nel<br />
medio e nel lungo <strong>per</strong>iodo.<br />
<strong>Il</strong> nuovo <strong>Patto</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>salute</strong> sottoscritto <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
triennio 2010-2012 dà continuità a questa impostazione,<br />
dando, in primo luogo, certezza di risorse<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> Servizio sanitario nazionale su un arco<br />
pluriennale, prevedendo, comunque, una crescita<br />
del finanziamento pur nei limiti del<strong>la</strong> compatib<strong>il</strong>ità<br />
con <strong>la</strong> programmazione finanziaria del<br />
Paese.<br />
Con <strong>il</strong> nuovo <strong>Patto</strong> si sono <strong>per</strong>fezionati i sistemi<br />
di controllo <strong>per</strong> le Regioni in disavanzo,<br />
accompagnandole con un affiancamento dei Ministeri<br />
competenti, fino all’eventuale commissariamento,<br />
<strong>per</strong> favorire le scelte più appropriate e<br />
meno dispendiose <strong>per</strong> i cittadini dei loro territori,<br />
aiutandole nell’organizzazione strutturale del<br />
sistema sanitario e dei servizi.<br />
Si è partiti dal<strong>la</strong> constatazione che queste Regioni<br />
hanno uno sv<strong>il</strong>uppo non control<strong>la</strong>to dell’assistenza<br />
ospedaliera, con costi elevati, senza offrire<br />
le adeguate cure domic<strong>il</strong>iari e residenziali<br />
agli anziani, ai portatori di handicap, ai pazienti<br />
psichiatrici ed a coloro che si trovano nelle fasi<br />
terminali del<strong>la</strong> vita.<br />
Le scelte strategiche del<strong>la</strong> politica sanitaria<br />
del prossimo triennio, in termini di opportunità<br />
e di vincoli, si caratterizzeranno fortemente<br />
verso:<br />
1. <strong>il</strong> miglioramento e potenziamento delle attività<br />
di prevenzione;<br />
2. <strong>la</strong> riorganizzazione ed <strong>il</strong> potenziamento delle<br />
cure primarie;<br />
3. <strong>la</strong> promozione e <strong>la</strong> diffusione, nei servizi<br />
sanitari, del<strong>la</strong> clinical governace <strong>per</strong> <strong>la</strong> qualità<br />
e <strong>la</strong> sicurezza dei pazienti, con forte attenzione<br />
ai costi sostenuti nello scegliere<br />
tra le diverse opzioni disponib<strong>il</strong>i di pari efficacia;<br />
4. <strong>il</strong> potenziamento dei sistemi di rete nazionali<br />
e sovraregionali (ma<strong>la</strong>ttie rare, trapianti<br />
etc.);<br />
5. <strong>il</strong> ri<strong>la</strong>ncio dell’integrazione sociosanitaria;<br />
6. <strong>la</strong> promozione del <strong>ruolo</strong> del cittadino e delle<br />
associazioni nel<strong>la</strong> gestione e nel controllo<br />
delle prestazioni del servizio sanitario;<br />
7. <strong>il</strong> miglioramento e <strong>la</strong> qualificazione del <strong>per</strong>sonale<br />
dei servizi sanitari.<br />
Da parte governativa l’impostazione sarà quel<strong>la</strong><br />
di applicare ai vari sistemi regionali una pressione<br />
selettiva in grado di incoraggiare le buone<br />
pratiche e scoraggiare <strong>la</strong> cattive, in riferimento alle<br />
due direttrici definite da:<br />
• l’incremento dell’efficienza collegata al buon<br />
uso dei fattori di produzione dei servizi sanitari<br />
(risorse umane e beni e servizi);<br />
• l’efficacia e l’appropriatezza nelle realizzazione<br />
dei <strong>per</strong>corsi di diagnosi, cura, riab<strong>il</strong>itazione<br />
e assistenza.<br />
O<strong>per</strong>ativamente, nel rapporto tra Governo e<br />
Regioni viene schematicamente confermato questo<br />
quadro rego<strong>la</strong>torio:<br />
1. verifiche trimestrali sull’andamento economico<br />
finanziario <strong>per</strong> singo<strong>la</strong> regione al fine<br />
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