Il Patto per la salute e il ruolo dell'Agenas
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Dalle Regioni | La rete oncologica in Umbria<br />
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• <strong>il</strong> miglioramento continuo del<strong>la</strong> qualità dell'assistenza<br />
attraverso <strong>il</strong> coinvolgimento dei<br />
professionisti nel<strong>la</strong> valutazione dell'efficacia,<br />
del<strong>la</strong> appropriatezza, del<strong>la</strong> sicurezza e<br />
dell’equità e dell’efficienza dell’attività clinica;<br />
• l’integrazione tra le strutture oncologiche<br />
regionali in un sistema che coinvolgesse anche<br />
i medici di medicina generale;<br />
• <strong>il</strong> coordinamento delle attività di ricerca trans<strong>la</strong>zionale<br />
e clinica in campo oncologico.<br />
Tutto ciò ha portato a sostenere tutte le iniziative<br />
volte al<strong>la</strong> realizzazione e all’organizzazione<br />
di una Rete Oncologica Regionale, avendo<br />
a modello quanto già realizzato nel<strong>la</strong> Regione<br />
Piemonte ed inToscana, e che avesse come obiettivo<br />
sostanziale <strong>la</strong> presa in carico sistematica e<br />
continuativa di ogni paziente del territorio regionale.<br />
In una fase iniziale <strong>il</strong> passo più importante è<br />
stato l’aggregazione dei professionisti nei Gruppi<br />
Multidisciplinari <strong>per</strong> Patologia (GMP), un elemento<br />
che ha determinato un forte cambiamento<br />
culturale verso l’attitudine al confronto e al<strong>la</strong><br />
considerazione del bene comune rappresentato<br />
dal paziente nel<strong>la</strong> sua centralità.<br />
A questo riguardo, si può affermare che <strong>la</strong> necessità<br />
di fare sistema, di riunire le potenzialità e<br />
di incana<strong>la</strong>rle verso un obiettivo ben chiaro,è stata<br />
avvertita dagli stessi o<strong>per</strong>atori come un elemento<br />
positivo e <strong>per</strong>tanto sono stati loro i più<br />
convinti sostenitori del<strong>la</strong> realizzazione dell’attuale<br />
modello di rete.<br />
A questo primo passo sono seguite diverse iniziative<br />
<strong>per</strong> definire <strong>per</strong>corsi diagnostici e terapeutici<br />
comuni, sono state e<strong>la</strong>borate linee guida<br />
ut<strong>il</strong>izzando <strong>la</strong> metodologia raccomandata dal<br />
SNLG dell’ISS, è stato attivato un portale informatico<br />
dedicato, che oltre a costituire una importante<br />
sorgente di informazioni, ha rappresentato<br />
un ut<strong>il</strong>e strumento di <strong>la</strong>voro. Inoltre è<br />
stato attivato un servizio di documentazione<br />
scientifica volto a fornire ai gruppi multidisciplinari,<br />
nel<strong>la</strong> loro area riservata, gli articoli scientifici<br />
più recenti attinenti alle tematiche di loro<br />
competenza.<br />
È da sottolineare come in questo contesto sia<br />
stata fattiva e determinante <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione con<br />
<strong>il</strong> Registro Tumori Umbro di Popo<strong>la</strong>zione<br />
(RTUP), <strong>per</strong>altro uno dei pochi registri a dimensione<br />
regionale.Tale col<strong>la</strong>borazione ha <strong>per</strong>messo<br />
di estendere le attività del Registro verso<br />
le indagini valutative di processo e di outcome,<br />
configurando una potenzialità di sv<strong>il</strong>uppo notevole<br />
e legata ovviamente al progresso tecnologico<br />
nel campo dell’informatica.<br />
Questo esempio organizzativo, si realizza pienamente<br />
nel dicembre 2008 con l’istituzione<br />
del<strong>la</strong> rete oncologica regionale (DGR n. 1662).<br />
A conferma di tale scelta, <strong>il</strong> nuovo Piano sanitario<br />
regionale 2009-2011, fa delle reti cliniche<br />
uno dei cardini del<strong>la</strong> programmazione sanitaria<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> triennio: “Le reti cliniche offrono l’opportunità<br />
di integrare più strettamente l’assistenza<br />
ospedaliera e l’assistenza primaria attraverso <strong>la</strong> condivisione<br />
di <strong>per</strong>corsi assistenziali coordinati e integrati”.<br />
Peraltro le finalità del<strong>la</strong> rete oncologica regionale<br />
dell’Umbria sono <strong>per</strong>fettamente in linea<br />
con quanto recentemente presentato nel piano<br />
oncologico nazionale 2010-2012 del Ministero<br />
del<strong>la</strong> Salute, che vengono integralmente riportate<br />
nel riquadro.<br />
La rete oncologica regionale (ROR) dell’Umbria<br />
è costituita da una aggregazione funzionale<br />
ed integrata di servizi distrettuali ed ospedalieri<br />
delle aziende unità sanitarie locali e delle aziende<br />
ospedaliere,basata su un coordinamento regiona-