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Il Patto per la salute e il ruolo dell'Agenas

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RDalle Regioni | La rete oncologica in Umbria<br />

➔<br />

La rete oncologica in Umbria<br />

di Maurizio Tonato * , Maria Concetta Patisso ** , Marcello Catanelli *** , Paolo Di Loreto °<br />

*<br />

Coordinatore rete oncologica regionale Umbria<br />

**<br />

Assessorato al<strong>la</strong> sanità Regione Umbria<br />

***<br />

Dirigente Programmazione socio-sanitaria dell’assistenza di base e ospedaliera<br />

***<br />

Coordinatore rete oncologica regionale Umbria<br />

°<br />

Direttore generale Assessorato al<strong>la</strong> sanità Regione Umbria<br />

L’<br />

oncologia costituisce una delle priorità del sistema<br />

<strong>salute</strong> in ambito nazionale, sia <strong>per</strong> l’incidenza<br />

(250.000 nuovi casi l’anno), che <strong>per</strong> <strong>la</strong> prevalenza<br />

dei tumori in Italia (nel 2010 sono previsti<br />

oltre 2 m<strong>il</strong>ioni di casi). La regione Umbria<br />

è da tempo orientata a sv<strong>il</strong>uppare un’adeguata<br />

programmazione volta a migliorare tutti gli aspetti<br />

del<strong>la</strong> lotta contro <strong>il</strong> cancro, sia <strong>per</strong> quanto riguarda<br />

<strong>la</strong> prevenzione che <strong>per</strong> <strong>la</strong> qualità dell’assistenza<br />

e del<strong>la</strong> ricerca.<br />

Ri<strong>per</strong>correndo a ritroso l’analisi delle impostazioni<br />

di carattere normativo, vediamo che <strong>la</strong><br />

programmazione sanitaria regionale aveva assunto,<br />

già nel PSR 1999-2001, i principi del<strong>la</strong><br />

teoria sul<strong>la</strong> burocrazia professionale di Mintzberg,<br />

nel<strong>la</strong> quale vengono priv<strong>il</strong>egiati, all’interno<br />

del sistema sanitario, modelli organizzativi a<br />

matrice, prevedendo, quindi, oltre al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica<br />

impostazione dipartimentale, anche impostazioni<br />

orizzontali che pongono al centro dell’attenzione<br />

<strong>il</strong> <strong>per</strong>corso assistenziale. È stata così focalizzata<br />

l’attenzione sul processo piuttosto che sul<strong>la</strong><br />

singo<strong>la</strong> prestazione, sui meccanismi di coordinamento<br />

piuttosto che sul<strong>la</strong> struttura organizzativa,<br />

<strong>il</strong> che ha favorito <strong>la</strong> creazione di un circuito<br />

“virtuoso” di comportamenti coerenti rispetto<br />

all’intero processo sanitario ed al problema di<br />

<strong>salute</strong> globalmente inteso.<br />

In seguito, mantenendo questa impostazione<br />

di base, <strong>il</strong> PSR del 2003-2005 assume <strong>il</strong> governo<br />

clinico come strategia <strong>per</strong> <strong>la</strong> “costruzione di<br />

appropriate re<strong>la</strong>zioni funzionali nelle aziende sanitarie<br />

tra le responsab<strong>il</strong>ità cliniche ed organizzative <strong>per</strong><br />

migliorare <strong>la</strong> qualità dell’assistenza”.

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